IL FANTASMA E IL PIANISTA

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L'inverno era ormai arrivato, bianchi e soffici fiocchi di neve ricoprivano il paesaggio cittadino di un sottile e freddo manto che, ai margini delle strade, assumeva un colore grigio sporco. Tutto aveva assunto da qualche giorno un'aria spettrale e fredda, molti sognavano ancora la calda primavera dai colori brillanti, ma ormai l'allegro cinguettio delle rondini ed i fiori profumati erano un ricordo lontano.

Gli alunni si erano completamente immersi nell'ambiente scolastico e si impegnavano affondo nei loro progetti artistici.

Yoongi guardava fuori dalla finestra, amava la neve: cosi apparentemente pura e chiara ma, allo stesso tempo, cosi facile da corrompere ed annerire

il professore di storia quel giorno era assente ed il ragazzo aveva due ore di buco, indeciso sul da farsi si era ritrovato a percorrere il viottolo

esterno al giardino scolastico che conduceva alla vecchia biblioteca, dopo quelle ore ci sarebbe stata la pausa pranzo e Yoogi penso che quello sarebbe stato un ottimo posto in cui passare il tempo che aveva a disposizione. L'aria all'esterno era gelata e le nuvolette di condensa che si formavano ad ogni suo respiro ne erano la conferma. Passarono pochi minuti prima che entrasse e non appena lo fece lo sbalzo di temperatura lo investi in pieno facendo arrossare le sue guance e facendogli bruciare le mani prima congelate; la biblioteca era deserta nonostante le piene ore di studio degli studenti, questo perché pochi anni prima vi era stata costruita una seconda ala molto più grande e ricca di vari volumi aggiornati e di libri da leggere in ottimo stato, cosi gli studenti si ritrovavano li a studiare e la vera biblioteca era stata presto abbandonata a lei stessa scrigno dagli inestimabili valori ormai ingialliti ed impregnati di tempo. Yoongi prese un respiro profondo e non poté fare a meno che sorridere: si sentiva a suo agio in quel luogo che, a prima vista, poteva sembrare tetro e sinistro; quello che però altri non sapevano era quanto potesse essere affascinante il poter girare per quei corridoi silenziosi osservando le lettere sulle costole dei vecchi libri schiacciati dal peso del tempo che gli dava quell'odore inebriante e rendeva le loro pagine giallastre, cosa che faceva partire la fantasia al ragazzo dai capelli color menta che si chiedeva spesso chi e quante persone avessero toccato quel libro, spesso si preoccupava più della loro storia che non di quella che narravano al loro interro con parole nere su carta bianca, a ripensarci gli facevano venire in mente il suo splendido pianoforte, le storie che tentava di raccontare con quella musica creata dalle sue mani pallide ed affusolate sui tasti bianchi che, proprio come le pagine di un libro, erano sovrastati da quelli neri come l'inchiostro.

Il pianista era talmente immerso nei suoi pensieri che non si accorse di una figura minuta, questa a differenza del menta era li per sfuggire a quel mondo che tanto lo spaventava e che era a sua volta terrorizzato alla sua singola presenza. I due ragazzi erano l'uno dal lato opposto di una libreria, ma nessuno dei due si era in realtà accorto della presenza dell'altro. Jimin passò la sua mano fredda tra quei capelli che i era promesso di ritingere al più presto e continuò a camminare, in quel momento Yoongi prese un libro che lo attirò particolarmente, il caso volle che dall'altra parte della libreria nessun libro gli impedisse la visuale sul corridoio opposto il ragazzo si bloccò di scatto riconoscendo quel corpo esile avvolto da abiti neri e quel volto inespressivo, mascherato, del ragazzo dagli occhi neri che aveva incontrato ad inizio scuola; senza farsi sentire lo seguì e non poter fare a meno di pensare a quanto gli sembrasse triste.

Yoongi era confuso, se le voci erano vere, quello doveva essere un pazzo insensibile, qualcuno da evitare per la sua pericolosità, eppure, a lui sembrava solo un ragazzo come un altro che non aveva avuto modo di raccontarsi a quel punto il pianista si chiese se tutto ciò che immaginava sul mascherato fosse frutto della sua fantasia.

Fu in quel preciso momento che credette di aver avuto l'idea più geniale che il suo cervello avrebbe mai potuto partorire.

"C'è qualcuno?"

The Masked || 💜Yoonmin💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora