Brooklyn Bridge Park

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Harvey's POV

Vengo svegliato dal fastidioso rumore della mia suoneria, con gli occhi ancora socchiusi rispondo.

'Pronto?'

'Harvey, sono io' riconosco la voce di Vic.

'Hey, cosa c'è?' chiedo con la voce ancora impastata dal sonno.

'Ieri sera sei scappato senza dire nulla, volevo solo sapere cosa fosse successo.'

Sbuffo, perché le sue parole mi fanno ricordare la sera prima e mi metto seduto.

'Chloe.' dico solo quel nome sapendo che lui avrebbe capito tutto

'Ma non ha fatto nulla'

'Lo so, ma il solo fatto di averla di nuovo a quel tavolo' sospiro.

'Capisco amico.' risponde a voce bassa.

'Gli altri stanno organizzando una colazione per stamattina' continua informandomi.

'Sicuramente ci sarà anche lei e io... Beh, io non me la sento.' mi mordo il labbro

'Va Bene Harvey, troverò una scusa tranquillo' e con queste parole stacca la chiamata.

Chloe's POV

I miei occhi iniziano ad aprirsi molto presto, c'è qualcosa che mi tormenta.

Sbuffo alzandomi e con ancora gli occhi socchiusi e i capelli arruffati apro la finestra e mi accendo una sigaretta.

Mentre fumo sento il suono di una notifica provenire dal mio cellulare, lo prendo e scopro che è Jen.

'Spero questo sia ancora il tuo numero. Ti andrebbe una colazione con i tuoi vecchi amici?'

Sorrido leggendo e rispondo in modo affermativo prima di andare in bagno per fare una doccia.

Una volta asciutta infilo un paio di jeans neri, una T-shirt bianca e un cardigan bordeaux. Do una sistemata ai capelli dando loro una piega ondulata, decido però di non truccarmi ed esco di casa.

Arrivo finalmente al bar 'Fort Defiance', dopo aver rischiato di perdermi.

Mi avvicino ai miei amici vedendoli già seduti ad un tavolo e mi ritrovo tra Brianna e Vic.

Ordiniamo e tutto arriva molto in fretta, mentre beviamo sento tutti farfugliare di qualcosa o meglio, qualcuno.

'Di cosa parlate?' chiedo facendo finta di non aver capito.

'Harvey, è molto strano che non sia qui' mi risponde Cheryl e io annuisco mentre sorseggio il mio cappuccino.

Resto un po' in silenzio ma poi, non resistendo, mi giro verso Vic e lo chiamo sottovoce.

'Hey, dimmi.' mi fa un piccolo sorriso.

'Come mai Harvey non c'è?' chiedo senza pensarci due volte.

'Lui... lui ha deciso di rimanere a casa. Stava poco bene'

Annuisco quasi dispiaciuta e torno a parlare con gli altri. La mattinata passa tra una battuta di Rafael e domande da parte di Cheryl, che voleva conoscermi meglio.

Qualche ora dopo decido di andarmene, in modo da avere il tempo di fermarmi al supermercato per comprare qualcosa da mangiare per pranzo.

Una volta aver fatto la spesa, torno a casa mangiando ancora una volta un triste sandwich.

Dopo aver pranzato mi sistemo sul letto leggendo per un bel po' di tempo.

Nel tardo pomeriggio decido di andare da sola a fare una passeggiata, così senza neanche cambiarmi esco di casa.

Ripercorro tante strade, cercando di memorizzarle di nuovo e soprattutto di non perdermi come stamattina.

Non so come e perché, mi ritrovo all'interno del Brooklyn Bridge Park e mi guardo intorno mentre cammino, non è cambiato proprio niente.

Il parco era quasi deserto e così posso girarci più tranquillamente.

Ad un certo punto, passando davanti alla panchina più appartata del parco sento qualcuno tossire. Alzo lo sguardo e vedo Harvey con il viso basso mentre fumava.

Rimango impalata per qualche secondo, fino a quando non ritorno alla realtà. Non so perché mi sistemo i capelli e mi avvicino a lui.

'Hey' dico semplicemente.

Quasi sobbalza e alza lo sguardo verso di me.

'Chloe' fa un altro tiro.

Mi siedo affianco a lui e lo guardo.

'Vedo che il malore ti è passato subito' rido

'C... Cosa?' chiede confuso.

'Stamattina stavi talmente male che non ti sei presentato a colazione' gli spiego e lui sollevato annuisce.

'Si, semplice mal di testa' abbassa lo sguardo come se avesse paura di guardarmi negli occhi.

'Non offri due tiri a una tua cara amica?' chiedo sfacciata.

'Oh si, certo. Scusa' fa un piccolo sorriso passandomela.

Inizio a fumare e tra di noi cala il silenzio, che poco dopo lui decide di rompere.

'Così ti sei fidanzata... con un italiano?' mentre lo chiede quasi ride e io lo guardo male mentre lui è distratto.

'Non proprio fidanzata, ma continua a scrivermi e credo che mi piaccia' mento spudoratamente.

Quasi sbianca ma poi vedo subito tornare la sua faccia da duro.

'Puoi darmela perfavore?' chiede quasi con prepotenza e così gli passo la sigaretta che lui finisce.

'Credo di dover andare' mi avvisa senza guardarmi in faccia iniziando ad allontanarsi.

'Aspetta Harvey' lo richiamo istintivamente

'Il tuo numero è sempre lo stesso?' gli chiedo

'No, l'ho cambiato' mi informa

Senza dire altro gli passo il cellulare e lui sembra capire subito, aggiungendosi in rubrica.

'Io... ho cancellato il tuo numero Chloe' dice un po' imbarazzato.

Tendo la mano e lui mi da il suo cellulare, dove scrivo il mio numero.

'Ecco... magari un giorno potresti offrirmi un caffè' sorrido imbarazzata.

Perché sono imbarazzata? È solo un caffè in amicizia, no?

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