Jupiter Disco

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Sono passate settimane ormai, ed Harvey da quel giorno non si è più fatto sentire.

Non lo vedo più, non esce più con noi e sapere che tutto questo è per colpa mia mi fa stare male.

Questi ragazzi ormai erano più suoi amici che miei, e io glieli avevo strappati via improvvisamente.

È venerdì e stamattina mi ha chiamata Jen per sapere se stasera sarei andata in discoteca con loro ed io, pensando che se ci fossi andata Harvey avrebbe perso l'ennesima serata con i suoi amici, ho deciso di restare a casa.

Ho passato la mattina con i miei genitori e ho pranzato con loro, poi sono andata al supermercato per prendere tutto quello che mi sarebbe stato utile in questi giorni.

Nel tardo pomeriggio torno a casa, sistemo la spesa e mi metto in pigiama iniziando a leggere un libro.

Tra una pagina e un'altra decido anche di sgranocchiare qualcosa e mentre lo faccio sento bussare alla porta.

Era sera, ero sola in casa e quasi nessuno sapeva dove abitassi così il panico si fa spazio in me mentre vado ad aprire.

Faccio un sospiro di sollievo quando vedo una Jen sorridente dinanzi a me.

'sembri una settantenne' dice riferendosi a una me in pigiama, con gli occhiali da vista e i capelli sparati da ogni parte.

'sei tu che invadi la mia privacy cara' la guardo male invitandola ad entrare

'dai Chloe, vieni con noi' facendomi la faccia dolce.

'No Jen'

'Perché no?' mi chiede e io scuoto la testa non avendo voglia di spiegare tutto

'Nulla, semplicemente non mi va'

'Sono anni che non facciamo una cosa del genere insieme perché tu te ne sei andata' dice lei diventando seria e quasi arrabbiata

'Te ne sei andata, senza spiegare nulla a nessuno. Ma soprattutto, a me Chloe. Sono venuta a casa tua, era un lunedì come tanti, per andare a scuola e tua mamma mi ha detto che eri partita per andare a Milano da tua zia!' quasi urla.

Lì capisco quanto le ho fatto male e sospiro, non volevo farla stare male ancora, così decido di accontentarla per quella sera.

'Va bene Jen, aspettami qui. Vado a prepararmi.' dico andando in camera mia.

Infilo un top nero e merlettato, una gonna a scacchi bianca e nera, degli stivaletti senza tacco in pelle e sopra un chiodo.

Cerco di fare il più presto possibile, truccandomi in modo veloce e lasciando i capelli mossi.

Dopo essermi preparata in fretta e furia io e Jen usciamo di casa per arrivare ad una discoteca vicino al pub che frequentiamo.

Davanti al locale troviamo Rafael, Brianna, Cheryl e c'era anche Harvey che non vedevo e sentivo da settimane.

Saluto tutti lasciando il moro per ultimo e quando mi avvicino capisco dai suoi occhi che voleva morire in quel momento.

Entriamo tutti insieme, ma subito dopo ci perdiamo, naturalmente, perché il locale era pieno. Subito mi precipito al bancone e chiedo un "Sex On The Beach".

Resto un po' lì vicino mentre sorseggio il mio drink quando all'improvviso anche Harvey si avvicina al bancone, imbarazzato e nervoso, come sempre, mi saluta accennando un sorrisetto, subito gli rispondo e iniziamo a chiacchierare.

Vorrei tanto chiedergli che fine ha fatto in queste settimane, però poi penso che non sono affari miei.
Posso vivere anche senza la risposta a quella fatidica domanda: 'Perchè non mi hai cercato una volta da quando hai il mio numero?'

La serata prosegue e non so perché ma Harvey mi ha offerto un drink.
'Forse sarà per scusarsi?' penso tra me e me, accetto volentieri un buonissimo e fresco "Angelo Azzurro". Mentre lo sorseggio continuiamo a parlare.

Appena finito il drink inizia a girarmi un po' la testa, ero un po' brilla, anche Harvey aveva bevuto un bel po' ma era come se a lui l'alcool non facesse nulla.

Appoggio il gomito sul bancone e la testa  sulla mano guardando nel vuoto e sono sicura che lo sguardo di Harvey è ancora su di me.

Ad un certo punto, evento più unico che raro, parte un lento.

'Dai andiamo a ballare' mi dice lui, l'alcool gli ha forse dato alla testa?

Lo guardo stranita e lui mi fa alzare portandomi in pista.

Mi poggia le mani sui fianchi e io appoggio le mie sul suo petto mentre balliamo in silenzio.

Ad un certo punto mi toglie i capelli dalle spalle facendoli ricadere tutti dietro la schiena e poi mi accarezza una guancia.

Andava tutto bene, fino a quando lui non si stacca improvvisamente.

'Io... Io non posso' dice agitato e poi va via lasciandomi in mezzo alla pista, da sola.

Dopo quell'evento, anche io volevo tornarmene a casa quindi inizio a cercare Jen e gli altri, ma con scarsi risultati.

La testa mi girava e faceva un caldo infernale, così decido che sarei uscita e li avrei aspettati fuori.

Mi siedo su un muretto e inizio a pensare a cosa fosse preso ad Harvey, quando un ragazzo mi si avvicina.

'Ciao' dice mezzo ubriaco e io non gli rispondo neanche.

Si siede affianco a me e mi squadra.

'Se vuoi ho la macchina qui dietro' fa uno stupido sorrisino mentre mi accarezza il viso.

Harvey's POV

Non posso soffrire ancora, non posso permettere che lei mi dia di nuovo amore e poi mi abbandoni.

Non credo che sopporterei un'altra delusione del genere.

Mi stacco improvvisamente da lei mentre balliamo, farfuglio qualcosa di incomprensibile e poi mi allontano da lei.

Esco velocemente fuori dal locale e mi siedo nella mia Range Rover nera opaca, apro i finestrini e mi accendo una sigaretta.

Per una parte penso di aver fatto bene ad allontanarmi prima che succedesse altro, ma dall'altra sono un po' preoccupato di averla lasciata sola.

Sbuffo continuando a fumare fino a quando non la vedo uscire dal locale e tiro un sospiro di sollievo perché ora avrei potuto controllarla.

La guardo da lontano e rimango quasi ammaliato dalla sua bellezza, fino a quando non vedo un ragazzo avvicinarsi a lei.

Cerco di non partire prevenuto, magari lo conosce.

Mi limito a guardarli e capisco sempre di più che Chloe non conosceva quel tipo.

Quando vedo che inizia ad accarezzarla mi innervosisco ed esco dall'auto.

'Lasciala stare' sbotto improvvisamente

'Ma io...' cerca di mettere due parole insieme mentre io prendo Chloe e la metto dietro di me.

Quando vedo che lui non vuole andarsene, gli spengo la sigaretta sulla costosa maglia di Gucci che indossava mentre lui inizia ad imprecare.

Mi urla contro e inizia a spintonarmi, io alzo gli occhi al cielo vedendo quanto fosse ubriaco e gli do un pugno in pancia.

Si allontana e sorrido soddisfatto sedendomi sul muretto, seguito subito da Chloe.

'Perché?' mi chiede

'Cosa?'

'Perché lo hai fatto?'

'Non posso difenderti? Lo hai detto tu che sei una vecchia amica' ridacchio e la vedo abbassare lo sguardo.

'Vecchia amica... Si.'

Aggrotto la fronte portando una mano sulla sua guancia, lei alza lo sguardo su di me e si avvicina.

Le mie labbra sono a due centimetri dalle sue e solo in quel momento mi rendo conto quanto veramente mi fosse mancata.

Sto per tagliare qualsiasi distanza quando mi suona il cellulare.

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