Coffee

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Mi metto ai fornelli preparando del latte caldo per entrambi , anche se Harvey continua a dormire beatamente e io continuo a guardarlo ogni tanto sorridendo.

Quando il latte è pronto per fortuna Harvey si sveglia da solo, così non avrei dovuto provare l'imbarazzo di svegliarlo.

'Oh, hey' sussurra guardandomi dal divano.

'Ciao dormiglione' inizio a bere il mio latte.

'Sei lì da molto?' chiede con le guance che vanno a fuoco e si alza in fretta da lì.

'No, solo cinque minuti' mento.

'Non volevo disturbarti, mi ero appoggiato solo per riposarmi un' attimo. Poi sono crollato' mi spiega ma non mi convince molto.

'Non preoccuparti' lo guardo.

'Bevi il tuo latte dai' gli indico la tazza e lui la prende subito.

'Anche la colazione mi prepari, grazie' ride prendendo anche qualche biscotto.

'È il minimo, dovrei ringraziarti io per ieri sera' dico e lo vedo sbiancare.

'Per... Per cosa esattamente?'

'Mi hai riportata qui sana e salva no?'

'Ah si' lo sento tirare quasi un sospiro di sollievo e lo guardo confusa.

'Harvey, è successo qualcosa che dovrei sapere?' gli chiedo smettendo di bere.

'Ma no... A parte che eri completamente ubriaca, cosa vuoi sapere?' sorride.

'non lo so, ho ricordi confusi'

'beh, eri ubriaca... Non ho trovato Jen e ti ho portata con me' mi spiega brevemente.

'Dove siamo andati?' chiedo.

'Prima ti ho difesa da uno che ti importunava' scuote la testa quasi indignato e io sorrido perché quello lo ricordavo.

'poi siamo andati da Vic, perché aveva bisogno di me' continua.

'Cosa gli era successo?' finisco il latte e metto la tazza nel lavandino.

'Aveva bisogno di un posto dove stare, l'ho invitato da me per un po'. ' finisce anche lui.

'Povero... Con i suoi va ancora male?' chiedo e lui annuisce semplicemente.

'Poi non è successo altro?' insisto

Scuote la testa passandosi una mano tra i capelli.

In questo momento vorrei sotterrarmi, io quel quasi bacio lo ricordavo... E anche bene.

Lo aveva completamente omesso, come se per lui non avesse significato nulla.

Abbasso la testa trattenendo le lacrime e cala un imbarazzante silenzio.

Era anche lui ubriaco e lo aveva dimenticato? O semplicemente, per lui non era stato importante?

'Hai del caffè?' sento la sua voce richiamarmi.

'No, Harvey...' rispondo.

'Preparati dai, ti avevo promesso un caffè no?' mi sorride e in quel momento avrei solo voluto prenderlo a pugni.

Ma era troppo bello per farlo, così mi alzo  e vado in camera.

Mi faccio una doccia velocissima perché non volevo farlo aspettare tanto.

Dopo infilo una T-shirt bianca legata con un nodo sotto al seno, un pantalone militare e ai piedi degli anfibi.

Non mi trucco e lego i capelli in una coda, infine esco dalla stanza.

Lo vedo steso comodamente sul mio divano a guardare una partita e quando mi vede sgrana gli occhi.

'Ma...ma voi donne ci mettete ore.' mi indica quasi accusandomi.

Io alzo un sopracciglio guardandolo.

'E se io volessi essere l' eccezione?'

Sorride guardandomi da capo a piedi.

'Hai ragione, tu non sei per niente come le altre...'

'Vado a darmi una sistemata, arrivo subito' si alza velocemente andando a chiudersi in bagno.

Dopo poco siamo seduti al bar con davanti il suo solito espresso e il mio solito macchiato, infondo non siamo cambiati.

Iniziamo a chiacchierare del più e del meno, come farebbero due normali amici, ma noi... noi eravamo amici?

'Harvey' lo richiamo improvvisamente mordendomi il labbro inferiore.

'Dimmi' alza lo sguardo su di me.

'Perché non mi hai mai chiamata?'

'In questi anni Chloe? Seriamente me lo chiedi? Tu mi hai lasciato...' inizia ad alterarsi.

'Non in questi anni, da quando hai di nuovo il mio numero' lo stoppo subito.

'Perché non ti sei fatto sentire... E neanche vedere?'

'Ho avuto da fare' dice con tono duro.

'Non sono stupida, so che mi stai evitando.' faccio una risata isterica e lo vedo rimanere spiazzato da quell'affermazione.

'forse hai ragione... Ma è normale, sono passati anni, è difficile guardarti senza pensare a noi.'

'È difficile perché sei un codardo!' inizio ad alzare la voce.

'Chloe, ma che ti prende? Calmati!'

'So tutto di stanotte.' stringo un fazzoletto in una mano dal nervoso.

'So che ci stavamo per baciare Harvey.'

'Tu... Tu lo sai?' lo vedo arrossire leggermente.

'Si... Come dimenticare una cosa del genere? Per me sarebbe stato importante. A quanto pare, solo per me, tu non me lo hai nemmeno detto' dico con tono ancora alto.

'Pensavo che tu avresti reagito male! Ti ricordo che tu mi hai lasciato!' mi rinfaccia ancora.

'Tanto so come stanno le cose. Volevi farlo solo perché ero ubriaca. Per fortuna Victor ha chiamato, a mai più Harvey' mi alzo lasciando i soldi sul tavolo e uscendo velocemente dal bar.

So che forse sono partita prevenuta, senza ascoltare lui cosa avesse da dirmi, ma io sono fatta così.

E poi, non c'è altra spiegazione.

Perché non dirmelo?

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