AMICHE PER LA PELLE

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<Non voglio parlare con te! Non rivolgermi la parola!>

<Ma Magda, aspetta, ti devo dire una cosa importante!> Sahara

<No, vaffanculo! Hai avuto la tua possibilità!>

<Ti prego Magda, non sapevo che ti piacesse! E comunque è tutto finito con quel pezzo di merda!>

<Davvero!? Ma chi ci crede lo sanno tutti che lo hai fatto apposta! Menzoniera! Non dici altro che bugie su bugie!>

<Magda, senti, te lo dico col cuore in mano: è vero ti ho mentito, ma ho sbagliato e me ne pento. è da giorni che cerco di contattarti per dirtelo: l'ho lasciato per te! Per la nostra amicizia, il nostro legame! E poi non ne valeva la pena (nel senso indecente). Non mi soddisfa come stare con te. MI manca il tempo trascorso con te! Passiamo ogni giorno insieme da diciassette anni, lui è solo un granello nella clessidra del tempo che collega le nostre anime!>

<Non m'interessa.> e salì in macchina, ma Sahara si schiantò sul finestrino prima che lei potesse accendere la macchina.

<CHI HA PROTETTO CON TE RENATO DA QUEI TEPPISTI CHE VOLEVANO FARGLI MALE! CHI TI HA FATTO COPIARE I COMPITI PER TUTTI GLI ANNI DI SCUOLA! CHI ERA LA TUA SPALLA SU CUI PIANGERE QUANDO I TUOI SONO MORTI MALE! CHI ERA LA TUA AMICA DI VASINO QUANDO ERAVAMO ALL'ASILO?! IO MAGDA, IO! IO C'ERO SEMPRE PER TE!> la sua voce si spense, rotta dal pianto <Pensa a tutto questo, non buttarlo via così.>

Magda sospirò, il suo cuore si stava incrinando dal dolore. Aveva ragione Sahara perché buttare via tutti quegli anni di amicizia e sorellanza per un toso. È vero, Sahara l'aveva ignorata per mesi e non si era più fatta sentire, ma quando le aveva inviato quell'audio in cui ansimava si poteva sentire tutta la sua sofferenza, nonostante le avesse chiesto perchè piangeva lei di tutta risposta scrisse LOL e la blocco su ogni piattaforma social. Nonostante tutto loro erano amiche del cuore, lo erano sempre state e lo sarebbero sempre rimaste.

Scese dalla macchina buttandosi tra le braccia della sua migliore amica. Non si abbracciavano spesso, i loro seni indecentemente grandi premevano uno contro l'altro e la faceva sentire fortemente a disagio perché era contro natura, era il loro 6 abbraccio in 15 anni di amicizia e non era mai resitita più di 10 secondi.

Si guardarono in viso con le lacrime agli occhi, Sahara sembrava sorpresa anche se contenta. Sembrava ancora più sorpresa quando Magda la spinse via, rossa in viso. La sorpresa durò poco, conosceva la sua amica come i negozi per trovare i reggiseni più capienti a buon mercato e sapeva che non resisteva a lungo a quelle dimostrazioni d'affetto.

Magda stava per salutarla e tornare casa, era soddisfatta e non avrebbe potuto essere più felice. Ma Sahara la afferrò per le spalle, sbattendola sulla portiera chiusa. I suoi occhi stavano studiando Magda, con uno sguardo fisso che la spaventò. La sua attenzione si concentrò sul seno di Magda, la sua mano si spostò in quella direzione con fare troppo deciso.

Magda era sotto shock, non sapeva come reagire, aveva il cuore in gola e il tempo sembrò fermarsi. Perché aveva avuto quella reazione? Si erano abbracciate troppo a lungo? Le aveva fatto credere di essere...essere...essere quel genere di persona a cui piacciono le persone dello stesso sesso come Kristen Stewart!?

<C... C...c..c..cosa stai facendo? > mormorò Magda, pietrificata dal panico.

<Hai una gomma sulla maglia. Non puoi certo presentarti alla festa così.> la sua mano stavo indicando il pezzetto bianco che Maya le aveva sputato addosso.

<Oh cielo. AHAHHAHAHAHAHAHHAHA PENSAVO CHE FOSSI AhhahahhahahahahHAHAHAHAHHA, TIPO ....tipo( l'imbarazzo crebbe), tipo.......un pò.............un pò tanto......lesbica. >sussurrò distogliendo lo sguardo, senza il coraggio di guardarla in viso.

Sahara ridacchiò<Sempre la solita Maddie, ogni anno sempre lo stesso discorso. Ti ricordi quando in seconda superiore mi hai dato della lesbica perché ti ho fatto notare che avevi i pantaloni sporchi di sangue del ciclo. > rise ancora e le diede una pacca sulla spalla.

Magda si sentí sciogliere dasollievo, si supporto sulla macchina quando le gambe le vennero meno.

<Se vuoi ho un vestito che ti starebbe in modo squisito, così ti puoi cambiare. >

<No Sahara, io... Non posso, sai che stasera è la serata di mamma. >

<Dai tosa che sono morti dieci anni fa ormai, e ora che festeggiamo la nostra rinnovata amicizia! Lo vorrebbe anche tua mamma, ti ricordi che che mi voleva adottare? C'era sempre per me quando i miei andavano ai raduni hippy, quale modo migliore di festeggiare la sua memoria se non divertendoci insieme?>

<Hai ragione, sarà dalla prima media che non vado a una festa! Potrò anche divertirmi di tanto in tanto. >

<Si Maddie. >fece un balletto della vittoria scuotendo le anche freneticamente su e giù, scuote i fianchi su e giù velocemente sul proprio asse verticale, creando così un tremolio sulle natiche.

<Va bene ma promettimi di rimanermi accanto. Sai che mi sento a disagio in posti chiusi o aperti in cui c'è più di una persona che non conosco.>

Si strinsero le mani dolcemente, e Magda guardò Sahara nei suoi grandi occhi da mucca, dolci ma profondi con segreti oscuri.

<Andiamo che ti do il cambio. >la sollevò come un sacco di patate, come quando erano bambine, e la trasportò al bagno dentro alla casa. Era proprio diventata forte Sahara da quando aveva iniziato a giocare a frisbee competitivo.

Sahara la aveva spinta dentro al bagno con la sua borsa di tessuto in cui teneva il cambio per fine serata. Magda sospettò che fosse un po' zoccola ma non ci volle pensare troppo. 

Non Sapevo Fossero MostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora