Viaggio Nel Tempo (Parte 1)

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⚠️Attenzione questo capitolo potrebbe contenere un alto tasso di demenzialità, non sono responsabile dei rischi e dei danni mentali che potrebbero affliggervi al termine della lettura, quindi la scelta sta a voi miei cari lettori. ⚠️

Per tutti coloro che hanno scelto di farsi contagiare da tale demenzialità dò il benvenuto ad uno dei ricordi di Cana Alberona.

Pov Narratrice

10 anni fa ...

La nostra conduttrice preferita nonché Cana Alberona stava sdraiata su una sdraio di plastica che si trovava nel giardino della casa di sua zia, intenta a prendere il sole, nell'attesa che quest'ultima terminasse in fretta il discorso che stava facendo.

Era una giornata d'estate abbastanza afosa, perciò la ragazzina castana per avere un pochino di sollievo decise di rinfrescarsi le papille gustative bevendosi uno dei cocktail a base di vino bianco, bitter rosso, acqua frizzante e ghiaccio ,il tutto accompagnato da qualche fogliolina di menta che faceva da decorazione insieme a qualche fetta di arancia che si era preparata in precedenza quel giorno, "creando" così del semplice Spritz.

Essendo un giorno abbastanza speciale, decise di indossare dei pantaloncini neri corti fino a metà coscia, una canottiera del medesimo colore che le arrivava appena sopra l'ombelico ed infine degli occhiali da sole. Sarebbe stato un abbigliamento perfetto se non si trovasse nel bel mezzo di un funerale.

Già avete capito bene, Cana stava assistendo ad un funerale, intorno a lei stavano una ventina di persone sedute composte su una sedia di plastica mentre lei era quella che più stonava in mezzo a quella folla.

Sua zia che era intenta a pronunciare parole di gratitudine verso la persona che l'aveva messa al mondo iniziò ad accusare un tic nervoso all'occhio che le capitava quando era arrabbiata ed in questo caso la sua furia era diretta verso sua nipote che le stava facendo fare una pessima figura di fronte a tutti gli ospiti.

Per cercare di salvare in qualche modo la situazione decise di interpellare la nipote in modo che dedicasse qualche parola alla sua defunta nonna.

Ormai conosciamo perfettamente Cana e sicuramente l'idea della zia avrebbe peggiorato la situazione.

Cana si alzò dalla sdraio scocciata e tenendo in mano il suo cocktail si precipitò dietro il podio di legno marrone situato al centro del vasto giardino in modo che fosse ben visibile a tutti i presenti.

<< Ecco... come dire, qualcuno vuole un bicchiere di Spritz?>>

Domandò sorridendo lasciando sul volto della gente un espressione perplessa mentre suo padre cercava di nascondere una risata alla vista dello sguardo assassino che sua sorella rivolgeva alla nipote cercando di trattenersi dal commettere un omicidio.

<<Cazzo, siete troppo seri. In realtà non ero pronta per fare un discorso perciò cercherò di non mandarvi in letargo come ha fatto Cristine con il suo discorso da quattro soldi, preso sicuramente da internet ed imparato a memoria come un pappagallo>>

<<Ma come ti permetti insolente, dovresti aver rispetto per le persone più grandi di te e dovresti chiamarmi zia... Gildarts dovresti dare un freno a tua figlia>>

Urlò la zia alzandosi dal suo posto mentre Cana la guardava impassibile da sotto gli occhiali gustandosi la sua bevanda.

<<Cristine se hai finito di dare spettacolo, mi piacerebbe continuare il mio discorso tra qualche ora dovrei andare in discoteca, quindi se non ti dispiace siediti che il tuo momento di gloria l'hai già avuto>>

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