Act 7

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"An heart can't take two loves"


Giuseppe era lì, davanti Salvatore, sembrava un sogno per il piccolo.

Le lacrime scendevano dalle sue guance, cadendo a terra in piccole gocce felici.

Il piccolo Salvatore si buttò su di lui, stringendolo fortemente.
Singhiozzava appena, tremava per la gioia.

Giuseppe gli poggio le grandi mani sui fianchi.

Non era amante di gesti affettuosi, ma avrebbe lasciato il moro sfogarsi sul suo petto.

L'aura rossa di Giuseppe inglobò anche Salvatore, e piccole scintille lo punzecchiavano dietro la schiena.

Un'anima cattiva non può diventare buona, tanto meno condizionare un anima neutra.

Quell'abbraccio stava andando contro le regole degli spiriti, ma a loro non interessava.
Si erano ritrovati dopo tanto tempo, erano così felici.

Giu:"Su, piccolino mio! Ora asciuga le tue lacrime"

Salvatore obbedì, allontanandosi di un passo dall'uomo e asciugarsi le lacrime col dorso della mano.
Aveva un sorriso sul suo volto così bello, così gioioso.

Sal:"Mi sei mancato così tanto, io non riuscivo a vivere senza te"
Giu:"Suvvia! Non esagerare! Piuttosto, come sei finito qui? Chi è quell'altra anima?"

Salvatore si sentì leggermente ferito a quelle parole, ma ci passò sopra.
Ora voleva solo stare con la persona che ha amato per tutta la vita.

Sal:"Mi sono suicidato, il dolore era così grande che mi stava mangiando vivo"
Dichiarò, abbassando lo sguardo.

Giu:"Mamma mia, che esagerazione!"
Esclamò a gran voce.

Sal:"E l'altra anima è Stefano. Il mio... qualcosa..."

Chiuse gli occhi e serrò i pugni.
Sapeva che ora Giuseppe avrebbe dato su tutte le furie.

Giu:"Vuoi dirmi che ti sei messo con quel moscerino?!"

La sua voce intimoriva Salvatore, che strinse i denti.
Non riusciva a parlare, era come bloccato dai senso di colpa.
Giuseppe lo prese per le spalle, scuotendolo violentemente.

Giu:"RISPONDI!"

Salvatore alzò lo sguardo.
I suoi occhi era lucidi e lo sguardo di Giuseppe pesava su di lui.

Sal:"Io non lo amo più"
Disse, insicuro di sé.

Giuseppe sorrise a quella frase.
Salvatore si sentì più sollevato nel vedere il viso del grande più calmo.

Il grande avvicinò il suo viso a quello di Salvatore, e poggiò cautamente le sue labbra sulle sue.
Fu un bacio a stampo, veloce e insignificante.

Giuseppe si allontanò di qualche passo dal piccolo.

Giu:"Ci vediamo domani, a quest'ora della notte, sempre qui, piccolo mio"

Scomparve sotto gli occhi attenti di Salvatore, ancora sotto effetto del bacio.

Sorrise, girando di spalle e incamminarsi verso casa di Sascha.

Sentiva un formicolio al centro del suo stomaco.

Gli faceva quasi male, e bruciava arduamente.
Si alzò la maglia scorgendo una piccola macchia rossa.
Era una sorta di piccola fiamma sul suo corpo, una fiamma di rosso acceso.
Provò a toccarla, ma si bruciò.

Ste:"SALVATORE! SALVATORE!"
Lo chiamava da lontano, fin quando non lo vide.

Stava correndo incontro a Salvatore, il quale si abbassò la maglia per non far vedere quella piccola fiamma a Stefano.

Stefano gli buttò le braccia al collo, lasciandogli poi un tenero bacio sulla guancia del piccolo prima di lasciarlo.

Sal:"Che c'è?"
Chiese scontroso.

Stefano non significava più nulla per lui ora, voleva mandarlo via, farlo allontanare.

Ste:"Mi stavo semplicemente preoccupando. Perché sei così scontroso? È successo qualcosa?"

Salvatore sbuffò, rispondendo:"Nulla che ti riguardi"

Gli passò accanto, andando dritto da Sascha.

Stefano rimase lì, perplesso e ferito, sempre più ferito dal moro.

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Only you 2||salvefano (surry/stepny)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora