Act 3

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"You."


Rimasero a guardarsi, spaventati e sorpresi nel vedere l'altro.
Non riuscivano a muoversi, a spicciar parola.
Avevano paura che fosse tutto solo un miraggio.

Sal:"Stefano..."
Uscirono queste lettere dalle sue labbra, come un respiro.

Salvatore sentiva le gambe tremare, la testa girare.
Stava sognando, non poteva essere davvero Stefano quello davanti a lui.

Ste:"Salvatore... cosa ci fai qui...?"
Sussurrò il grande, alzandosi da terra.

Salvatore si sentiva nuovamente fragile e insignificante.
Avrebbe voluto piangere, in fondo era felice di averlo ritrovato.

Il suo sguardo vagava su tutto il volto di Stefano, soffermandosi infine sulle labbra.

Lo avrebbe voluto baciare, sentire il suo sapore ancora, ma qualcosa lo fermava.

Stefano gli si buttò addosso, stringendolo con tutte le sue forze e piangendo sulla sua spalla.
Salvatore ricambiò, un po' a disagio.
Si sentiva osservato.

Ste:"Salvatore... che cazzo hai fatto..."
Sussurrò tra i singhiozzi.

Stefano aveva capito cos'era successo.
Salvatore si era suicidato.

Sal:"Oh Stefano, mi dispiace... i-io..."

I sensi di colpa stavano annebbiando la sua mente per la seconda volta.

Stefano alzò il viso dalla sua spalla e guardò Salvatore negli occhi.
Le lacrime scorrevano come un fiume sulle sue guance.
Accarezzò il volto del piccolo.

Ste:"Perché l'hai fatto?"
Chiese flebilmente.

Sal:"Perché ti amavo, avrei sofferto senza te"

Stefano spalancò gli occhi.
Perché ha usato il passato?
Perché ha detto 'ti amavo'?

Ste:"M-mi amavi? Che significa? Ora non mi ami più?"
Domandò turbato.

Sal:"Io non lo so Stefano, mi sento diverso"

I suoi occhi erano bui e senza sentimenti.
Erano spenti come una volta.

Ste:"Salvatore, io ti amo, non dirmi questo. Ti ho cercato per giorni da quelle nuvole, speravo di vederti sulla terra... Ora che ti ho trovato, ti ho perso?"

Salvatore rimase in silenzio.
Non voleva ferire Stefano, lui lo aveva salvato.
Stefano iniziò a pensare al peggio, quando una voce dal pian terreno della casa richiamò la loro attenzione.

X:"Ma dove l'ho lasciata?"

Dei pesanti passi si avvicinavano.

Salvatore e Stefano si fecero prendere dal panico.
Colui che stava venendo li avrebbe visti.

Iniziarono a guardarsi attorno in cerca di un nascondiglio, ma la stanza era vuota.

C'era solo uno specchio sporco e con la cornice leggermente ammuffita e una scatola nell'angolo a destra.

La porta alle spalle di Salvatore si aprì.

Rimasero immobili, pronti a sentire le urla della persona.
Ma ciò non accadde.
La persona passo dentro di loro e andò verso la scatola.
La prese e andò via.

Salvatore e Stefano erano terrorizzati.

Sal:"Siamo invisibili..."
Disse a fil di voce.

Ste:"Sascha..."
Disse con lo stesso tono.

Ebbene sì, caro lettore.
Erano nella casa di Sascha, l'amante di Stefano.

Ciao ho sonno, fa caldo e Salvatore è un bono :)

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Only you 2||salvefano (surry/stepny)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora