Tale Padre Tale Figlia!

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30 Capitolo.
Alla fine la mia agenda lo trovata sotto il tappetto, quindi la grande figura chi la fatta ovviamente iooo!!
Oggi aono prorpio stanca non so perché ma secondo me non mi sento tanto bene visto che ci ho messo un ora per tornare a casa.
<<Buonaseraa sono tornataaa>> non ho risposta è questo mi turba nell'ingesso non vedo ne Lola ne la mamma 
<< Lola amore dove sei?>> ancora niente
Faccio il giro della casa, cerco ovunque talalmente del panico cerco anche nell'armadio ma non trovo nulla
<< LOLA, MAMMA DOVE SIETEEE?>> ancora niente inizio a gironzolare per casa, guardando dove ancora non credevo di aver guardato.
Poi sento una porta aprirsi è poi richiudersi
<< Mammaa , Lola siete voii??>> cosi vado all'ingresso
<< Mammaa>> la voce di Lola mi invade che quando la vedo la predo tra le braccia è la strigo forte ho gli occhi chiusi è la sensazione di paura e vuoto di poco fa si dissolve nel mio cuore
<<dove sei stata ?>> gli chiedo ancora tremolante 
<< nonna>> mi dice quando apro gli occhi vedo la mamma.. ma accanto a se una persona che non mi sarei mai aspettata di rivedere..
<<papà?>>.
Ed eccolo d'avanti a me papà lui è molto simile a me ha i capelli corti ma ricci ricci come i miei, ha i miei stessi occhi ma a mia differenza lui è molto alto
<< Ciao tesoro come stai?>> mi dice sorridendomi io ho ancora Lola in braccio è tranquilla
passo da lo sguardo su di lui alla mamma << se ne deve andare mamma>> rimango immobile per vedere la sua reazione..lui abbassa gli occhi la mamma invece mi viene incontro
<< Sky ti prego>> 
<< mamma ma cosa dici ti prego?? ti pregoo?? tu sei uscita con mia figlia è con lui?>> i miei occhi escono dalla orbite 
la mamma sospira << non potevo mica rimanere Lola da sola a casa è smettila che la stai spaventando..>>
<< tu dici a me che sto spaventando mia figlia, tu non mi hai mai è poi mai raccontato di papà non sapevo nemmeno come era fatto mi basavo solo sui miei ricordi >>
<< era complicato>>
<< cazzo mamma complicato>>
Lola inizia ad agitarsi cosi l'appoggio a terra, inizio ad agitarmi 
<< deve andare via ora!>>
<< io non andrò via>> dice l'uomo di fronte a me 
<< come osi prendere una decisione per me è tu mamma >> mi giro verso entrambi 
<<mi dovete perdonare se non sono la figlia che avete sempre voluto io fossi.
Mi dovete perdonare se sono cresciuta insicura e con mille problemi nella testa, ma sai mamma non è per niente facile crescere senza un padre che ha fatto di tutto per farti capire di non volerci. mi devi perdonare se non sono stata la migliore della mia classe, se ho lasciato l'università, se non sono la figlia per cui una madre ne vada fiera e per cui farebbe mille discorsi su di essa, lodandola. mi sento incompresa, sbagliata, non voluta. io mi sento come se non fossi ciò che hai sempre desiderato, come se fossi una continua e perenne delusione per te, ma sai mamma io sono cresciuta, maturata..>> non sto piangendo ma sono piena di rabbia..
Ne la mamma ne papà mi rispondono quindi dopo secondi interminabili di silenzio mi anticipo 
<< Ora è meglio che tu te ne vada>> lo guardo negli occhi, poi giro le spalle e vado in soggiorno dov'è Lola.
Mi siedo a terra con Lola che sta giocando con una bambola 
<< ti prometto amore mio che sarò quel genitore che non farà piangere i propri figli, perché i miei m'hanno fatto versare troppe lacrime per i loro errori"
quando alzo lo sguardo la mamma e li e piange 
<< so che non ci vuoi parlare, ma tu hai bisogno di sapere cosa è successo quella notte>>
<< fallo venire qui perché io non mi muovo>>.
<< Bene parla>> gli dico a mio padre seduto sul divano io sono ancora per terra di fianco a Lola e la mamma è rimasta in piedi
<<cosa ricordi?>>
<< è necessario dirti cosa ricordo?>>
<<si cosi so dove partire>>
<< forse dall'inizio>>
<< Sky cosa ricordi?>>
<< ma anzi aspetta prima di iniziare il tuo racconto, voglio sapere perché sei qui?>>
<< questo non è il momento>>
<<oh si che lo è, è proprio il momento giusto>>
<< per te e tua madre>>
<< quindi ti ha rifatto il lavaggio del cervello, come mi raccontavi quando io ero piccola>> è guardo la mamma
<< ero un uomo diverso>>
<< un uomo non può nascere quadrato e morire rotondo>>
<< ero un alcolizzato>>
<< ah quindi vuoi dire che ora ti sei dissintossicato e sei un uomo nuovo>>
<< io amo te e tua madre>>
<< ma io ti odio>> lo guardo fisso negli occhi lo fa anche lui ma  un certo punto abbasso lo sguardo
<<fammi provare almeno, ora hai anche una figlia puoi capirmi>>
<< proprio perché ora posso capiti ti odio di più, ci hai abbandonate>>
<< fammi spiegare è capirai>>
<< bene allora prego parla>>
<< cosa ricordi?>>
sbuffo, racconati tutto quello che ricordavo di quella notte..
<<Bene partiamo da quando ti sei messa sulle scale io ti vidi è non volevo che fossi li..>>
<< io ho sentito uno sparo e ho visto il sangue e la mamma che piangeva >>
<< si esatto, loro volevano uccidermi, quei uomini beh avevo dei debiti di gioco con loro, aravano in quattro in quella stanza l'uomo con i baffi non sapeva che gli altri due avevano un patto con me..>>
<< che patto?>>
<< mi avrebbero aiutato ad ucciderlo e a nascondermi erano miei cari amici, è uno di questi tu lo ha conosciuto..>>
<< aspetta aspetta, ricapitolando tu avevi dei debiti di gioco e in più eri un alcolizzato, i tuoi strozzini volevano ucciderti cosi due tuoi amici tra cui uno che conosco, lo hanno ucciso inscenato la tua morte , messo al sicuro pero tu hai dovuto abbandonare noi?>>
annuisce 
<< l'uomo che ti ho detto che conoscevi era il nonno di Samuel>>
rimango spiazzata IL NONNO DI SAMUEL mando giu la salica che si era formata nella mia bocca
<< Samuel lo sapeva?>>
<< assolutamente no>>
annuisco io questa volta
<< ah poi non so se lo sai ma c'è una busta gialla che il nonno di Samuel ha rimasto quando è morto..>>
<< si ne sono a  conoscenza>>
<< beh li c'è scritto che tu hai il 10% dell'azienda..->
<<COSA???>>
<< GIà!>>
<< e perché?>>
<< con il tempo mi sono sdebitato è lui mi ha fatto un regalo>>
abbasso gli occhi non sto capendo più nulla
<<Sono fiero dei tuoi successi e sono fiero anche dei tuoi insuccessi,  come padre, è quella di essere all'altezza del mio ruolo. ... Sono orgoglioso di te, e mi vanto con tutti, di quello che sei, di come sei, quindi i prego dammi l'opportunità di rimediare..>>

Non so più cosa provo, forse più niente, ma so che molto spesso mi capita di ... e non arriva,faccio del bene e mi arriva del male... che devo fare allora?
<< va bene ma con calma>> 
papà annuisce è la mamma invece piange ma tanto
<< posso abbracciarti è anche Lola?>>
annuisco prendo Lola in braccio mi avvicino a lui è ci abbraccia, LA VERITA' MI E' MANCATO, TANTO.!



SPAZIO AUTRICE
È ORA COSA SUCCEDERÀ????

SUPPORTATEMI CON UNA STELLINA E UN COMMENTO A DOMANI CON UN NUOVO CAPITOLOO❤️❤️





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