C’era una volta un bambino…
Un giorno il padre gli portò un falco, un animale feroce e aggressivo, il padre disse al figlio “Tieni questo animale, dovrai addomesticarlo e quando lo avrai fatto portalo da me”.
Il bambino stava sempre con il falco, cercando di addomesticarlo. Il bambino versava il suo sangue su quel rapace, il bambino aveva le mani ricoperte di sangue per colpa delle beccate varie del rapace, ma cercava ancora di addomesticarlo doveva farlo a tutti i costi.
Il bambino comprò tutto il necessario: il mangime, il guinzaglio, il collarino, tutto.
Il bambino riuscì piano piano ad addolcire la creatura. Si sedeva davanti all’uccello ad accarezzargli le ali per fargli vedere che si poteva fidare di lui.
Il falco imparò ad aggrapparsi sulla spalla del bambino e quando lo faceva grattava con il becco molto delicatamente la testa del bambino in segno di affetto e amore verso di lui.
Il bambino era così fiero di se che portò il falco dal padre.
Quando il padre vide i risultati prese il falco e gli spezzò il collo uccidendolo e disse: “Tu non lo hai addomesticato, gli hai insegnato ad amarti e i falchi non sono così, sono cocciuti, aggressivi e selvaggi. Lo hai rovinato”
Il bambino pianse sopra il cadavere del falco. Il padre chiamò un servitore per far seppellire il corpo dell’animale. Il bambino smise di piangere ma ne rimase sconvolto.Morale: tutto quello che ami muore.