Capitolo 7

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Pov Jess

"Vedo che oggi la nostra disgrazia ha portato la scorta!" un'altro caloroso benvenuto da parte di mio padre.

"Smettila Robert! Stai zitto!" grida la zia. Non l'ho mai vista così arrabbiata.

"Chi non muore si rivede! Come stai sorellina?" entra mia madre nel minuscolo salottino.

"Taci anche tu El!" scatta la zia.

"Per te non sono più El!" dice la mamma.

"E non sono più neanche mamma per questa miserabile bambinetta" queste parole mi trafiggono il cuore. Come può dire così una madre? Le lacrime iniziano a scendere e abbasso lo sguardo.

"Piangi pure. Per colpa tua non abbiamo neanche più un soldo e abbiamo anche rovinato il nostro rapporto!" dice facendo segno tra lei e mio padre.

"Ma io cosa ne posso? Non è colpa mia se io sono qui!" urlo. Sono stufa di questa storia.

"Zitta!" gridano i miei insieme.

"Voglio andarmene via da qui" dico.

"No, tu resti qui" replica papà.

"No papà! Mi odiate, mi usate e non mi volete bene. Perchè cazzo dovrei rimanere? Le uniche mie possibilità sono la zia o Anne" E Harry aggiunge il mio subconscio ma non voglio mettere nei guai anche lui.

"Anne? Ancora lei? Patetica" dice mamma.

"Non quanto te Elizabeth" dice la zia. La mamma le rivolge uno sguardo omicida e quando sta per parlare la zia la interrompe rivolgendosi a me.

"Vai a prendere la tua roba. Te ne vai da questa casa." automaticamente si forma un leggero sorriso e corro subito in camera. In un borsone riunisco tutte le mie poche cose che comprendono vestiti, biancheria intima e prendo anche lo zaino con l'occorrente per la scuola. Quando scendo le scale i miei stanno litigando, ovviamente, e la zia sta osservando con aria disgustata la scena davanti ai suoi occhi.

"Andiamo?" chiedo piano alla zia.

Annuisce e poi si rivolge verso i miei genitori.

"Voi due non provate a cercarla. Mai più. Addio" dice con freddezza. Non saluto neanche e finalmente, dopo sei anni di torture, sono finalmente libera dall'inferno.

POV di Harry

"Finalmente sono libera!! Addio sofferenza, addio stronzi!!" sento delle urla fuori dalla strada. Strano o mi è familiare?

"Fanculo!" di nuovo quella voce. Sbaglio o è la ragazza che amo?

"Fottetevi!" ok, non ho dubbi. È Jess. Mi affaccio alla finestra e vedo lei che corre per il marciapiede felice con due zaini pieni di roba. Che cazzo sta succedendo?

Scendo di corsa dalla mia stanza saltando i gradini delle scale a due a due e mi dirigo verso l'uscita: Jess sta correndo come una pazza furiosa e sua zia è dietro di lei che cerca di mantenere il suo passo.

Quando l'angelo mi vede, lascia le sue borse per terra, il suo sorriso si allarga di più e corre verso di me, saltandomi addosso. Perdo l'equilibrio e cadiamo sul prato del giardino di casa mia. Lei è a cavalcioni su di me. Mi prende il volto tra le sue mani e mi lascia vari baci sulla fronte, sul naso, sulle guance ed infine uno lento e appassionato sulla bocca. Istintivamente chiudo gli occhi, beandomi di quel momento. Quando si stacca riapro gli occhi e i suoi bellissimi marroni sono brillanti e rivelano le bellissime sfumature verdi. Hanno la stessa luce di quando la baciai a casa mia qualche ora fa.

È passata solo qualche ora?

"Harry!" mi grida a due centimetri dal mio viso.

"Jess!" rispondo imitando il suo tono e lei scoppia in una lunga risata.

"Mi trasferisco! Andrò con la zia per sempre!" mi dice gridando felice, tenendomi sempre le sue mani sul mio viso. Ribalto la situazione e mi metto io a cavalcioni su di lei e le lascio un piccolo bacio all'angolo della bocca, che so fa impazzire alle ragazze.

Finalmente potrà essere una ragazza felice, senza essere picchiata o essere insultata dai suoi genitori.

Finalmente potrà essere una ragazza che vive.

Finalmente potrà essere una ragazza amata.

Da me.

E anche il settimo capitolo è pubblicato!

spero che vi piaccia, grazie a tutte quelle che leggono la storia, la votano e la commentano. Grazie di cuore, siete importanti <3

Al prossimo capitolo

nenenanna ;)

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