capitolo 19

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Mike, i giorni a seguire, non andò a trovare Claire. Neanche una volta. E Claire, del canto suo, non si alzò più. Né per mangiare né per prendere le medicine. Stava sempre a letto, fra le coperte grigie. Jacques ogni tanto entrava, si sedeva sul letto vuoto e guardava Claire che piano piano si distruggeva.

Passò il primo mese che Claire doveva passare lì. Gli occhi sempre più neri, i capelli sempre più disordinati, le ossa sempre più sporgenti.

'30kg' segnava la bilancia. Lì, Jacques si allarmò.

"Claire, pesi trenta chili." Disse. "Come una bambina, Claire."

Claire scese dalla bilancia e si sdraiò di nuovo sul letto. "Claire, ascoltami." Disse Jacques. "Non va bene."

"C'è qualcosa che va bene?" Jacques assunse un'espressione sorpresa. Claire aveva smesso di parlare da quando Mike non andava più lì. La sua voce era roca.

"Claire." La richiamò Jacques. "Ti prego: mangia, bevi, prendi le medicine."

"No."

"Fallo per te!" La rimproverò Jacques.

"Non me ne fotte niente di me." Disse Claire.

"Cosa ti può far cambiare idea?" Mugolò Jacques, esausto.

"L'unico che mi potrebbe far cambiare idea mi ha baciato e poi se n'è andato." Disse Claire, dura. "Quindi nessuno."

Jacques ragionò un attimo. "Parli di Mike?"

Claire fece sì con la testa. "Come fa di cognome? Mi serve per scriverlo nel registro delle visite." Mentì Jacques.

"Sanders." Disse Claire.

"Veniva a scuola con te, no?" Claire annuì.

Jacques uscì come una furia dalla 675, dicendo: "Non fare cazzate, torno fra un po'."

Jacques si ritrovò fuori la Storefront School per amore di Claire. Per un amore che non avrebbe mai ottenuto.

Entrò nell'edificio troppo familiare ed andò da George, il bidello del primo piano. "Sai dov'è un certo Mike Sanders?" Chiese.

"Non lo troverai mai in classe, quindi è inutile che te la dico, Jacques." Disse George con un gran sorriso.

"Dove lo posso trovare?" Chiese Jacques.

"O fuori a fumare o per i corridoi a bivaccare. Prova." Jacques iniziò la sua ricerca, e giurò che non si sarebbe mai più innamorato di qualcuno, se girare per la Storefront School era il risultato.

Trovarlo fu facile, anche Jacques era stato un ragazzo. Entrò semplicemente nel bagno dei maschi, e guardò sotto le porte. Invece che dei piedi, però, vide un corpo steso. "Mike!" Urlò.

Aprì il piccolo scompartimento del bagno, Mike era lì, seduto, con una siringa ficcata nel bel mezzo del braccio. Sfilò il telefono dalla tasca della giacca e compose il numero dell'ambulanza, intimò di fare preso, "un'overdose" continuava a ripetere.

E lì Jacques capì che non tutti gli adolescenti erano uguali. Le singole storie si differenziavano, e creavano persone completamente diverse. "Che cazzo combini, Mike?" Chiese Jacques, più a se stesso che al ragazzo steso sul pavimento, che era più di là che di qua. "Devi salvare Claire, portarla via da quel posto infernale. Non puoi permetterti di sbagliare, quando hai una vita sulle tue spalle."

Cuore di lattaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora