Capitolo 42

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《Manuel devi svegliati, dobbiamo andare a scuola.》Mi sono alzata da una mezz'oretta e prima di svegliare il bambino mi sono data io per prima una sistemata, mi sono vestita e ho preparato la colazione《uffa! Ola mi alzo, pelò ho sonno mamma》gli stampo tanti baci sull viso finché dice《mamma batta! 》E si alza.
Lo vesto e gli faccio fare colazione《Manuel, papà ha detto che ti viene a prendere lui a pranzo per mangiare insieme.》
《Mangiamo co te, mamma?》nego《no, tesoro, io ho un impegno, ma quando avrete finito e papà dovrà tornare a lavoro ti verrò a prendere》prende il suo bicchiere di succo e beve《va bene, ma poi stasela papà vieni qui a stale co noi ?》stamattina è in vena di domande《non lo so, dopo chiediglielo.》Gli dico, poi lo porto a scuola e io vado a lavoro; tra una pausa e l'altra penso alla mia situazione con Dan, oggi ho un appuntamento con Frank dopo scuola, durante il quale mi darà alcuni consigli su come procedere nella mia ricerca per la casa da affittare.

Pov's Dan
Una cosa che mi hanno insegnato nell'esercito è stato imparare a tenere fuori i problemi personali e concentrarsi solo sul lavoro.
Ma oggi non riesco a non pensare a Lili e a quello che mi ha detto.
《Dan, Dan!》guardo il mio compagno《ci siamo fermati, abbiamo la pausa, ma cos'hai oggi?》stavo prolungando la mia serie di flessioni, lui è un veterano, lo conosco da quando sono entrato a far parte dell'esercito, ha trentotto anni e mi ci rivedo molto in lui.
Ha messo la sua vita in stand-by fino a quando non ha lasciato le missioni《non ho dormito per niente...》È la verità ma non è questo che mi tiene la mente lontana《non sei il tipo che si fa distrarre da un' ora di sonno in meno.》Mi conosce bene《ha qualcosa a che fare con la mamma del tuo bambino? 》
《Ma che fai? Leggi la mente?》chiedo ironico《lo sapevo, cosa è successo?》mi chiede mentre sistemiamo i nostri attrezzi《ho scoperto che sta cercando una casa in cui andare a vivere con il bambino, e  gli ho proposto di venire a vivere da me.
Sto facendo sistemare anche la camera per Manuel -te ne ho parlato- davo per scontato che sarebbero venuti a vivere da me molto presto, e invece mi ha risposto che non può dirmi di si perché noi non siamo nemmeno una coppia, che vuole tempo per pensare alla situazione.》Mi scruta《ha ragione, voi non siete una coppia, da quello che mi hai raccontato, lei ti ha specificato che da te ora non voleva una relazione che implicasse sentimenti.
Dalle un po' di tempo, cosa pretendi dopo quattro anni di assenza? Ti ha già dato troppo, e questo ti dimostra che ti ama.》Mi dice dandomi una pacca sulla spalla.
Lo saluto e mi dirigo a scuola da Manuel, oggi andrò a prenderlo per pranzare insieme, non vedo l'ora di vederlo, lo porterò a mangiare al ristorante italiano.
Quando entro nella sua classe lo vedo chiacchierare con una bambina dai capelli castano chiaro raccolti in due trecce, sembra più piccola di Manuel ma mio figlio sembra più grande dei compagni della sua età, quindi saranno coetanei.
Stanno costruendo un torre di Lego insieme, e io improvvisamente sento una voce《Signor Visser, che piacere vederla》abbasso lo sguardo e vedo una delle maestre di Manuel, una tipa tutta curve e abbastanza alta《salve, sono venuto a prendere il bambino, ma mi sono fermato, sta giocando con una bambina.》dico, la donna sorride《non dovrei dirlo ma quel biricchino di Manuel le ha rubato qualche bacetto》tutto suo padre... Se vuole una cosa se la prende《può dirgli che sono arrivato?》Devo farmi una chiacchierata con mio figlio e poi non vorrei trascorrere poco tempo con lui.
《Papà!》mi giro e lo vedo avvicinarsi con il suo zainetto, mi abbasso《Manuel, giovanotto!》Lo prendo tra le braccia, e poi lo rimetto giù, salutiamo le maestre e andiamo via
Mentre ci incamminiamo alla macchina gli faccio qualche domanda riguardo quella bambina《allora chi è quella bimba? La tua fidanzatina?》Alza lo sguardo verso me e mi sorride con sguardo biricchino《è una mia amichetta》ha cominciato presto con le "amichette" 《ah certo, cosa hai fatto oggi, oltre a giocare con la tua amichetta?》Comincia a raccontarmi ciò che ha fatto, arriviamo alla macchina e lo posiziono nel suo seggiolino《che bella la tua macchina papà!》Me lo dice ogni volta che lo porto in giro, e ciò mi fa capire che abbiamo un'altra cosa in comune: la passione per le auto.
Ho la mia Mercedes Gle Coupé da poco prima di cominciare la mia storia con Lili, la comprai prima di partire per una missione e qui ho molti ricordi con la mamma del mio bambino.
A lei permettevo persino di mangiarci   il gelato,  quando io vietavo a quelli che ci salivano di soffiare anche i naso, perché mi avrebbero lasciato i fazzolettini dentro.
《Si, è proprio bella, quando sarai più grande te la lascerò guidare.》Metto in moto e lui mi dice《ma io sono già grande.》
《Quando sarai ancora più grande.》
Trascorriamo la mia pausa pranzo a mangiare e parlare, è soprattutto lui e parlare e mi sento in pace con il mondo e con me stesso quando sto con questo bambino.
Ma appena finito di mangiare devo portarlo a casa da Lili, perché io devo andare a lavoro, la chiamo, dopo vari squilli risponde《Lili, sto accompagnando Manuel a casa, stai a casa o sei ancora impegnata?》Vorrei sapere proprio in cosa è impegata《Si, vi aspetto al bar da Helen》veloce, concisa...
《Manuel ora andiamo da mamma》lo tengo per mano e alza lo sguardo su di me《e lesti co noi?》mi chiede《no, devo andare al lavoro, ma cercherò di venire stasera a casa.》Il suo sguardo triste diventa di botto felice, e lo sono anch'io grazie a lui, finché non vedo Lili seduta accanto a un uomo, intenta a chiacchierare e ridere.
Ci dirigiamo verso lei, che neanche si accorge di noi《mamma!》Si gira improvvisamente《Tesoro!》Si alza e così fa anche il tipo, 《Lili》la saluto che guardo meglio e mi sembra sia Frank.
《Non vi avevo visti, hai fatto il bravo, Manuel?》Il piccolo mi tiene ancora la mano e guarda Frank diffidente《Si, sono contento di stale co i mio papà》dice, gonfiandomi il cuore《certo, sono felice di questo, Manuel》dice Lili《come va, Manuel? È a tanto che non ci vediamo, e come sei cresiuto...》dice Frank scompigliandogli i capelli《bene》risponde mio figlio.
《Bene, Lili io vado, ci sentiamo più tardi》si avvicina e mi porge la mano《comunque io sono Frank》gli stringo la mano, per educazione《Dan, il padre di Manuel》specifico, mi rivolge un sorriso forzato e va via, mi abbasso all'altezza di Manuel《Manuel io devo andare via ora, ci vediamo stasera ok?》annuisce e mi abbraccia《ti aspetto》mi dice, come ho fatto a stargli lontano?
Mi alzo e mi avvicino a Lili per non farmi sentire da Manuel《questo era l'impegno che ti impediva di pranzare con me e tuo figlio?》Mi guarda impassibile《Non devo darti alcuna  spiegazione.》Giusto, chi sono io? L' uomo che l'ha abbandonata mentre era incinta di suo figlio, quello che l'ha ferita, delusa, che l'ha lasciata durante il travaglio per poi scomparire.
Ma sono anche quello che la ama da una vita, che l'ha protetta di nascosto, che ce la sta mettendo tutta per recuperare, che sta cercando di rendere felice sul figlio e vuole fare lo stesso con la donna che ama.
Annuisco《per quanto altro tempo me la farai pagare?》Incrocia le braccia《chi ti dice che voglio fartela pagare?》da questa discussione non verrà fuori nulla《ci vediamo stasera》abbasso lo sguardo su Manuel che sta chiacchierando con il marito della signora Helen, e saluto entrambi, poi vado via, mi dirigo alla base, solo lì con gli allenamenti, sbollirò la mia rabbia .

Pov's me
Eiii come va?
Il capitlo non è lunghissimo ma tra poco ne arriverà un altro, fatemi sapere la vostra opinione nei commenti.
Vi aspetto.
Baciii😚😚😚

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