Come una giovane stella nascente nella multinazionale Carter Corp di base a New York, il tuo futuro sembra luminoso.
Tra la tua carriera, i tuoi amici e il tuo bulldog francese, la tua vita ha un buon equilibrio ... fino a quando
non incrocerai il...
Cookie si avvicina e posa il naso sulla mia gamba. Lo guardo, intenerita.
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Ersiglia: "Come stai, bello?" Mi risponde con un mugolio, agitando freneticamente la coda. Lo accarezzo. Gli passo una mano sulla testa e lo accarezzo dolcemente. Lo adora. Ah, se solo potessi essere al suo posto! Sarebbe tutto meno complicato. Ersiglia: "Beh, a te che importa? Hai una vita facile!" Cookie mi guarda inclinando la testa di lato, per poi mettersi ad abbaiare. Ersiglia: "Ssh! I vicini si lamenteranno! Ci mancano solo loro..." Mi alzo e prendo il guinzaglio dal tavolino. Ersiglia: "Andiamo a fare un giro?" Ha capito quello che voglio fare, e inizia a saltare in tutte le direzioni. Mi infilo le scarpe e mi dirigo verso la porta. Il mio telefono si mette a suonare proprio in questo momento. Rispondo. Mi fermo, il tempo di trovare il telefono e rispondere. Ersiglia: "Pronto?" Matt: "Ciao, principessa! Va meglio?" Ersiglia: "Sto bene..." Matt: "Non sei molto convincente... Sono allo Starlite, ci raggiungi?" Ersiglia: "Matt, io..." Matt: "Forza, vieni! So che adori guardarmi agitare i fianchi di fronte a te. Non discutere, ti aspetto di fronte tra 30 minuti." Ha già riagganciato. Non riesco a trattenere un sorriso. Porto Cookie a fare una passeggiata veloce e torno a casa. Mi cambio rapidamente, ed esco di nuovo. Dopo aver fatto quasi dietrofront per circa trentasei volte, chiamo un taxi. Direzione: Starlite. Mi aiuterà a schiarirmi le idee. In questo momento non ho troppa voglia di divertirmi. Spero solo che il mio umore non rovini la serata. Se Matt è allo Starlite, è molto probabile che ci sia anche Colin. Si incontrano spesso per bere qualcosa, dopo il lavoro. Il taxi si ferma proprio di fronte al parcheggio e mi costringo a scendere. Decido di scacciare dalla mia mente il pensiero di Jason e dei suoi problemi, per la serata. Non è facile, ma posso farcela. Non sarà fissandomi sul problema che troverò una soluzione. Nel frattempo, cerco di trovare Matt. Non è facile, con tutta questa folla. Lo Starlite è stracolmo. Mi dirigo verso l'entrata... ed è qui che la vedo. La Lamborghini. Mi fermo e la guardo con più attenzione. È proprio lei! Stesse linee aerodinamiche, stessi cerchioni, stessa potenza. (Non ditemi che l'autista è qui?!) Inizio a scansionare il parcheggio, alla ricerca di quel volto arrogante e malizioso che ho visto stamattina. Mi viene un'idea. Un'idea parecchio sgradevole comincia a formarsi nella mia mente. È allora che vedo Matt. Non è solo. Sembra essere in una profonda conversazione con... No, non può essere! La mia mente, anche se maltrattata dagli ultimi eventi, continua a ragionare! Ora so perché il proprietario della Lamborghini mi ricordava qualcuno. Ho appena unito i pezzi del puzzle e ricevuto un colpo al cuore! Stesso sguardo malizioso, stessi capelli scuri, persino lo stesso umorismo ambiguo, stessa corporatura... Che siano... (Non andare nel panico, Ersiglia! Respira!) Faccio un profondo sospiro e mi avvicino a loro. Da quello che vedo, sembrano piuttosto tesi. Forse non è un buon momento per fare la mia comparsa. Preferisco aspettare che finiscano. Rimango in un angolo a osservarli, il cuore che batte all'impazzata. "Lui" è nell'ombra, ma riconosco la sua figura mascolina e il suo atteggiamento disinvolto... Mi muovo. Mi sposto un po', per avere una vista migliore. In fondo, spero ancora di sbagliarmi. Matt si muove. Il suo interlocutore ha appena fatto un gesto seccato. Matt lo segue con lo sguardo, mentre si allontana. Decido di fare lo stesso. Voglio sapere dove sta andando. Il cuore inizia a battermi forte, quando lo vedo dirigersi verso la Lamborghini.
