(what if: se Adam non avesse ridato la Bentley a Crowley e la biblioteca ad Aziraphel)
«Non credo d'aver mai visto casa tua» affermò l'angelo mentre il demone apriva la serratura con un miracolo oscuro, entrando nella sua dimora. Lanciò gli occhiali sullo svuotatasche e si privò svogliatamente della giacca elegante nera, posandola sbadatamente sul letto coperto da delle morbide ed invitanti lenzuola nere. Il biondo visitava curioso il loft in stile moderno, mentre s'affascinava dei gusti lussuosi del suo cosiddetto amico. Questo si era già privato del gilet e aveva aperto fino a metà la camicia nera, mentre versava del whisky in due bicchieri.
«Beh non ti sei perso nulla» rispose dopo porgendogli il suo bicchiere, mentre iniziava a sorseggiare del liquido dal suo. Il biondo provò un sorso, ma subito dopo fece una smorfia e riposò il bicchiere.
«Dormo io sul divano» quasi sussurrò Aziraphel, nel tempo che Crowley appoggiava il contenitore di vetro sul marmo scuro. «hm, no, dormo io sul divano, tu vai sul letto» replicò il rosso, mentre con uno schiocco di dita ripulì i due bicchieri. Il biondo non volle insistere, era troppo stanco, così decise di chiedere solo dove si trovasse il bagno per poter andare a mettersi un comodo pigiama. Crowley lo lasciò andare nel bagno della stanza da letto, mentre lui sarebbe andato nel bagno vicino al salotto. Il rosso usava dormire in mutande o solo con la camicia da notte, dati gli orari tardi che faceva. Ma quella sera doveva vestirsi decentemente per la nottata, dato che non sarebbe stato solo in casa. Quindi dopo essersi lavato ed infilato un pigiama di seta nero, andò a controllare le sue piante, per poi affacciarsi alla camera da letto, ove l'amico sedeva di spalle a lui, già vestito. Il demone prese la forma di serpente, strisciando fino ai piedi dell'angelo, che sorrise alla vista del suo amico sottoforma di serpe, era da secoli che non lo ritrovava il quella forma, e l'adorava. Egli si rannicchiò tra i piedi del più basso, che prese ad accarezzare la testa dell'animale. Quindi Crowley prese gusto, e lo lasciava fare mentre lentamente alzava il corpo, seguendo la mano di Aziraphale, che poi spostò le dita a lato del volto del rettile. Questo però riprese le sembianze del demone, oramai con sulla guancia sinistra la mano del biondo. Le dita si muovevano sulla sua pelle, dolci e lente, disegnando linee inseguibili sulla gota. Il demone parve quasi estasiato dalla carezza e involontariamente i suoi occhi si posarono sulle labbra dell'altro. Non poteva sopportare l'attesa ancora, ora che tutto era finito e che potevano fare quel che volevano di sé stessi. Dopo non molto il biondo scostò la mano e mosse lo sguardo altrove, ancora incerto su un possibile inizio di qualcosa. Ma Crowley non si lasciò sfuggire pure quest'occasione, non un'altra. Arrampicò le mani dietro le braccia del suo amato, premendo sulle spalle per fare riscendere quel volto sul suo. Poi, a quasi un niente di distanza, rifissò quelle labbra e poi quegl'occhi, che millenni fa lo incantarono e per millenni sempre l'hanno incantato. I loro respiri oramai incrociati, le labbra del demone appena schiuse. Quando i palmi di Aziraphale si posarono sul corpo di Crowley, le loro bocche si congiunsero dolcemente, in un bacio semplice e casto. Il rosso era inginocchiato dinanzi al riccioluto, ed era quasi divertente perché quella posizione sembrava implicitare il comportamento di Crowley in tutti questi secoli. Insomma, nonostante magari agli inizi Aziraphale non lo notasse, il demone c'era sempre stato e magari era pure in ginocchio per lui -niente doppisensi-. Perché Crowley amava Aziraphale, e sempre l'avrebbe amato, non gl'importava come, cosa li separasse e soprattutto il tempo che si sarebbe neccessitato per essere ricambiato. Era così e basta, e finalmente, tra le sue braccia e sulle sue labbra aveva chi tanto voleva.
Il rosso si alzò in piedi, mantenendo il ciglio premuto su quello dell'altro. In sintonia i loro corpi si stesero sul letto, il bacio sempre tenuto, alcuna intenzione di fermarlo. Il rumore delle pantofole di Aziraphale a sbattersi sul pavimento fu l'unico a riempire la stanza, escludendo il rumore dei teneri baci che i due si continuavano a scambiare.
Passarono così la serata, tra carezze e baci, per riempire la mancanza che avevano sviluppato in tutti questi lustri di anni, per ritrovare quel contatto che si erano privati per una legge immorale.
STAI LEGGENDO
6'000 years, one-shot || Ineffable Husbands
FanfictionRaccolta di scene d'amore tra Aziraphel e Crowley, sia AU che no. Potrebbero essere presenti scene di sesso.