2 - La Ratio Divina (1/2)

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L'ultima di settembre era notoriamente una settimana sacra, molto importante nel calendario umano e divino europeo. Stava a cavallo tra la fine dei mesi di luce e l'inizio di quelli d'oscurità: quasi tutti gli Dei o finivano in quel periodo di lavorare, come Demetra che ormai aveva ampiamente mietuto il raccolto, o iniziavano a mettersi all'opera, come Skadi, Dea dell'inverno norreno. Questo significava che quasi tutte le divinità d'Europa erano attive e presenti sulla terra, il che rendeva quella settimana ideale per organizzare congressi e ricevimenti, anche infra-pantheon.

Da questo era nato il l'Alto Ciclo Seminariale Politeista, abbreviato spesso in ACSP. Approfittando della loro quasi unanime presenza in terra, gli Dei interessati si rendevano disponibili a dedicare un po' del loro tempo agli incontri diretti con gli studenti di varie università. Era una strategia volta a mantenere un contatto diretto con la mortalità, che dopo la Rivelazione del 2001 aveva ancora tanto, tanto bisogno di capire e di accettare. Un'idea di Atena e Brigid, Dee della saggezza. Chi altri poteva proporre una cosa del genere?

E quindi, da qualche anno a quella parte, l'ACSP si era tenuto regolarmente, a rotazione in varie città del continente. Se dapprima avevano partecipato solo Dei dei Pantheon Classico e Nordico, nel notare quanto gli studenti umani affollassero le sale delle università, si erano uniti anche vari Dei da altri continenti, tutti molto ansiosi di spremere attenzioni e venire acclamati: partecipavano molti Egizi, qualche Indu, e nell'ultimo anno si era intravisto anche il Quetzalcoatl, sebbene non avesse dimostrato di essere molto loquace.

Ed ecco perché Persefone, quel giorno, aveva dovuto sopportare una Demetra con ansia da palcoscenico, e perché ora stesse cercando di entrare in università schiacciata e spintonata in una fiumana di giovani umani eccitati. Umani che, dato il suo aspetto poco divino, non la riconoscevano neppure e la trattavano come loro pari. Beh, non che Persefone si aspettasse o desiderasse nulla di diverso, beninteso. Al momento, si limitava a sperare di trovare un posto a sedere al Seminario degli Dei dell'Oltretomba.

Abbassò gli occhi e controllò lo schermo del cellulare, mentre procedeva lenta in mezzo alla folla, tenendosi ben stretta la borsa. C'era la notifica di un messaggio. Era Caterina: ti ho tenuto un posto, muoviti. E subito dopo: però tu che hai le conoscenze potevi chiedere dei posti riservati. Infine: comunque Anubi sa di cane.

A Persefone venne da ridere. Avrebbe voluto risponderle che stava arrivando, e che comunque non era il caso di fare battute su Anubi visto che non aveva la fama di andarci leggero con la pesatura dell'anima e la misurazione delle colpe. Ma non riuscì a scrivere nemmeno l'inizio del messaggio, che si sentì spintonare da dietro, e quindi decise di lasciare perdere.

Dopo quelle che le parvero ore, arrivò finalmente a varcare la porta dell'aula, che non stava mai chiusa perché la fiumana in entrata era incessante. Alla fine, Persefone intravide la corta capigliatura bionda della sua amica, Cate, in decima fila.

Persefone fece lo slalom tra la folla, si infilò nel corridoio di poltroncine e si sedette con un sospiro di sollievo, consapevole di essere in ritardo.

"Ciao, eh! Sempre in orario, mi raccomando." La accolse l'amica, severa e scherzosa al tempo stesso.

"Scusa! Non pensavo di trovare questo casino."

"Dove ci sono gli Dei c'è sempre casino, dovresti saperlo."

"Non pensavo per questi Dei. Credevo vi facessero paura."

Cate alzò le spalle in un'espressione noncurante.

"No, in realtà credo che ci incuriosiscano ancora di più. Il fascino del dark!" si girò un po' sulla sedia e indicò dietro di sé, "Sono venuti in tanti anche da altre facoltà. Ho visto un gruppo di Teologia, laggiù. Ho l'impressione che si parlerà poco di leggi e molto di quanto fa paura morire."

Il Giudizio di PersefoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora