Nel frattempo Nannerl era rimasta a preparare la cena.Mangiammo in silenzio,e una volta finito abbiamo cercato di far mangiare qualcosa anche a Esther,ma senza risultato.Continuava a lamentarsi e a piagnucolare,non voleva fare altro.Non che ci fosse molto da fare,con metà corpo fratturato.Genesa si offrì per fare il primo turno di guardia a Esther e io decisi di rimanere sveglio con lei.Mi doveva alcune spiegazioni.
"Genesa" cominciai a bassa voce quando tutti furono addormentati a parte noi due "non ci capisco più niente.Perché siete tutti così misteriosi?".Genesa si scostò i capelli dal viso e inspirò profondamente."Vedi,Lloyd...ognuno ha la sua storia.E le nostre sono,beh...un po'particolari."
"Ti va di raccontarmele?"
"D'accordo.Partiamo con Bik,visto che è la prima in cui hai notato un comportamento strano ad un certo punto.Piangeva perché lei ha sempre vissuto con Nannerl e la sua sorellina,Mary.Nannerl non è la sua madre biologica,come sai,ma non è neanche umana.Lei è una Fenice Minore,una fenice senza poteri al servizio della nostra Dea."Si fermò un attimo per legarsi i capelli,nonostante iniziasse a fare freddo."Bik non ha mai avuto amici a causa del suo brutto carattere.Tutto ciò che aveva erano Mary e Nannerl.E purtroppo ha perso Mary.Ora siamo noi la sua famiglia,siamo gli unici che tengono a lei.Tu sei qui da un giorno,è presto perché tu capisca.Ma io conosco Bicky da ben cinque anni e sono l'unica con cui ogni tanto riesce a piangere."
"Com'è morta Mary?"chiesi.
"Mary...aveva sei anni quando è morta.Bicky ne aveva tre in più di lei e ora sono nove anni che Mary non c'è più.Devi sapere che ogni due anni viene preso un bambino (o una bambina) che non raggiunga i 10 anni scelto a sorte tra i figli delle Fenici Minori,tra il popolo insomma,e vengono bruciati vivi perché il nostro mondo possa continuare.So che può sembrarti assurdo,ma è così.Tutto ciò che compone il nostro mondo si nutre di cenere.Ogni due anni,però,necessita delle ceneri di un innocente per andare avanti."
"È orrendo!"
"Lo so.Ma è inevitabile.Prima si fanno addormentare i bambini,poi li si lega su un palo e si appicca il fuoco.Non è una bella cosa,soprattutto quando vedi qualcuno a te caro su quel palo."Genesa abbassò gli occhi."Se ogni tanto Bik fa il capo o si arrabbia,è perché ci tiene a noi.La perdita di Mary le ha lasciato un segno indelebile sul cuore e nell'anima e lei si sente colpevole di non averla saputa proteggere."Genesa si stese sulla sua coperta,con le mani dietro la testa,a fissare il soffitto nella semioscurità.Aveva 15 anni,ma era come se sapesse già tutto della vita.Chiuse i grandi occhi color oro."E Jauk?"mi avvicinai per dirglielo nell'orecchio.Per la verità,Jauk mi faceva un po'paura e non volevo che ci sentisse spettegolare."Jauk"sussurrò Genesa riaprendo gli occhi "può sembrare un po' burbero e asociale con chi non lo conosce,ma in realtà è simpatico.Sai,suonava la chitarra."
"Perché,ha smesso?"
"Non gli hai visto le mani?No?Vabbè.Lui non ha smesso perché non voleva più suonarla,ma perché non poteva.A scuola un giorno alcuni ragazzi lo hanno pestato e gli hanno schiacciato le dita fino a frantumargliele.Sapevano che la musica era la sua passione,e hanno voluto impedirgli di coltivarla.Due dita sono andate completamente,gliele hanno staccate.Le altre otto si sono risaldate con le falangi storte e gli fa molto male stringere un pugno visto che anche le articolazioni sono messe piuttosto male."
"Mi dispiace...e tu e Fenissia?"
"Noi abitavamo con la nostra famiglia umana fino a cinque anni fa.Poi Bik ci ha attirate fino a qui e insieme ad Astrea abbiamo chiamato Jauk."
"Nient'altro su coi due?"
"Non molto in verità.Siamo gemelle diverse,questo già lo sai.Io giocavo a calcio e lei si divertiva a costruire degli assurdi macchinari in scala,che però funzionavano davvero.Mi ricordo,per esempio,un distillatore.I profumi che ci faceva erano anche piuttosto buoni.Semplici,ma buoni.Ora che ti ho detto qualcosa di noi,dimmi qualcosa di te.Hai qualche interesse o...qualche talento?"
"Dormire vale come talento?"
"No."
"Allora lo metto fra gli interessi."
"Non dire cazzate."
"Non sono cazzate."
"Dormire non può essere il tuo unico interesse."
"No,in effetti non lo è.Mi piace scrivere."
"Che cosa scrivi?"
"Finora ho iniziato a scrivere tre libri,ma ancora non ne ho finito neanche uno."
"Ah.Sarà il caso che tu dorma,sei debole."
Si alzò.
"Dove vai?"
"Esco."
"A fare?"
"Vado a cercare la calcina.Esther ha bisogno di quell'infuso,non credo le piaccia avere pezzi di costola conficcati nei polmoni."
"Ti uccideranno!"
"No tranquillo,so come cavarmela."
La vidi dirigersi verso la foschia all'ingresso,dalla quale poi venne inghiottita.Rimasi un po'sveglio a controllare Esther,ma finii per addormentarmi di un sonno profondo come non mi era mai capitato.