RICORDI

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(capitolo scritto con l'aiuto di Giuleka 15 )
(disegno fatto da Giuleka 15 )
(si perché lei è una bella persona :D)

ITALIA P. O. V.

Un semplice ricordo mi pervade la mente.

Una piccola voce così innocente e gioiosa.

"Ti va se sto un po con te?"

Quel bambino che con una frase riportò la luce nella mia vita.

Ricordo quanto fu duro quel periodo, ero sempre triste poiché le guardie tedesche mi maltratavano e non mi permettevano mai di vedere mio padre.

Reich mi prese come suo ostaggio dopo che papà gli dichiarò guerra.
Lui mi chiuse in una gabbia per giorni. Mangiavo e dormivo a malapena,

Se non ci fosse stato quel bambino non so come avrei fatto.

Ricordo tutte le volte che si sedeva davanti alla mia gabbia, mi sorrideva e cominciava a raccontare storie su storie, oppure mi insegnava dei giochi che potevamo fare anche se non potevo muovermi da dietro le sbarre.

Non sapevo se sarebbe mai finito quel periodo di prigionia, ma non importava finché avevo lui.

Ma una mattina i partigiani arrivarono alla base di Third reich cacciandolo via insieme al figlio...

Ero felice di rivedere mio padre ma ero preoccupato per quel bambino e mi chidevo cosa gli avessero fatto.., perché infondo era solo un bambino che colpa poteva avere?

Dopo che mio padre fu giustiziato rimasi solo... Solo esattamente come lui prima di allearsi con la persona sbagliata, ma io non volevo fare lo stesso errore!

Inizialmente le cose andavano bene grazie ad America che dava dei soldi ai paesi che si alleavano con lui,

però mi accorsi che c'era qualcosa che non andava in me... Ogni giorno peggiorava questa sensazione, non capivo cos'era sapevo solo che non riuscivo a fare più niente e a malapena mi alzavo dal letto o mangiavo.

Tutto quello che vedevo era la sofferenza portata dalla guerra, la corruzione che come una malattia si stava impadronende di tutto, la mafia che neanche io so come sia nata ma è successo e basta o...
be di pensieri negativi ne avevo davvero tanti e le cose non sono per niente migliorate...
non voglio pensarci e basta...!

Però ricordo molto bene quando mi arrivo una notizia davvero particolare: alcuni paesi Europei avevano deciso di creare un'unione per "combattere" le due forze mondiali America e Urss.

Non mi importava tanto all'inizio ma pensandoci bene non sarei stato più da solo e forse avrei potuto rivedere quel bambino essendo uno dei paesi Europei...

Arrivò il giorno di quell' incontro e mi ricordai di come il giorno prima tutti mi avevano detto che era molto importante e che avrebbe giovato alla pace nell'Europa,
eppure dopo tutte queste parole arrivai in ritardo con gli sguardi di tutti attaccati adosso.
Quella mattina, non importava quanto mi sforzassi nel motivarmi e nel dirmi che tutto ciò che stavo provando sarebbe scomparso, niente non riusciva a convincermi e fu per questo che arrivai tardi ed ora tutti mi guardavano...
L'unica cosa che mi venne in mente fu di forzare un sorriso e dire:

"scusate il ritardo non ricordavo l'orario"

per qualche motivo tutti si girarono dall'altra parte e io silenziosamente mi infilai nel gruppo di nazioni.

Mi guardavo intorno per cercare l'unica persona che speravo potesse ridarmi la luce. Guardai per tutta la sala finché non lo vidi lì seduto a un banco a leggere qualcosa.

Volevo correre verso di lui per abbracciarlo e sperare che il suo sorriso ritornasse ad essere il mio sole! Però c'era qualcosa che mi bloccava, non so cos'era ma non riuscivo a muovere le gambe, "perfortuna" lui si accorse che lo stavo guardando.

"C'è qualche problema?"

Chiese seccato

"N-no stavo solo guardando che facevi~"

Dissi con tono allegro forzando un grande sorriso.
Mi squadrò dalla testa hai piedi per poi allungare la mano verso di me.

"Sai mi ricordi qualcuno! Comunque piacere Germania"

Guardai i suoi occhi seri per poi stringerli la mano

"P-piacere Italia"

Il suo modo di fare era così serio che faceva paura eppure quando eravamo piccoli non si comportava così...
Diamine che idiota che sono! In quel momento non mi venne imente che le persone cambiano sia in bene che in male... be nel mio caso solo in male.

"Italia? Aspetta eri quello ragazzino che mio padre teneva sempre in gabbia?"

"be si~"

Fu strano scoprire che si ricordava di me solo per quel motivo forse non gli importava neanche.

"Be è bello rivederti! O almeno credo..."

Disse con il volto un po triste.

"Non intendo che non volevo rivederti è solo che le circostanze per cui ci conoscevamo non erano delle migliori"

Stavolta fu lui a sforzare un sorriso.

"Posso sedermi vicino a te?~"

Chiesi saltellando sul posto come un idiota.

"Va bene"

Mi fece posto vicino a lui e io mi sedetti ancora sorridente.

Passarono ore e ore ma di un sorriso vero neanche l'ombra, solo e soltanto qualche parola tra uno sguardo e l'altro, certo non mi arresi perché quella era la mia unica via d'uscita da questa nebbia oscura intorno al mio cuore...
Così ri provai l'incontro dopo e poi quello dopo e quello dopo ancora fino ad arrivare a oggi.

L'unica cosa che è effettivamente cambiata è la mia "maschera" che indosso ogni giorno e nessuno se ne è mai accorto e credo che non succederà mai. Forse è meglio così, anche se sento le lacrime rigarmi la guancia sorrido,
anche se vorrei solo morire sorrido...
In qualsiasi caso sorrido anche ora che sto piangendo steso sul letto.

"DRINN!"

Il campanello... ?
Chi potrebbe mai essere? Non ricevo mai visite.
Mi asciugo gli occhi e vado ad aprire, e davanti a gli occhi mi ritrovo l'ultima persona che mi sarei aspettato...

GERITA ~ 𝚂𝚘𝚛𝚛𝚒𝚜𝚘 𝚁𝚒𝚐𝚊𝚝𝚘~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora