«Quanto cazzo sei bella.»
Il solito esagerato.
«Ammettilo hai detto che sono "bella" solo perché mi si vedono le tette.» mimo le virgolette con le dita e lo guardo divertita.
«Lo sai che mi piaci anche con il pigiama, quindi un paio di tette non mi destabilizzano.»
Siamo sulla strada verso lo "Shabby".
«Anche se quello scollo mi distrae parecchio.» continua e mi sorride malizioso. Così si becca un leggero schiaffo scherzoso sul braccio.Scendiamo dall'auto ed entriamo dentro al locale.
Vedo troppa gente, troppo casino.
Musica alta, metà gente che balla in pista, altra al bancone ad ubriacarsi, altra ai tavoli.
Mi sento prendere la mano. La intreccio con quella di Marco per non perdermi e ci avviamo al nostro tavolo.Salutiamo tutti e prendiamo posto.
Sono tra Marco e Laura, di fronte ho Alessandro.
Proprio la persona più odiosa del gruppo, giusto di fronte dovevo averla?Alessandro è stato il terzo ragazzo che ho conosciuto stando a Roma, ovviamente conosciuto grazie a Marco.
Ringraziamo quel esemplare vichingo, che in questo momento sta bevendo come un porco.
Dicevo, all'inizio mi è sembrato una persona per bene, ma poi si è rivelato al contrario. Ho saputo da Laura che fa parte dei brutti giri, so anche che è stato in carcere per due mesi.
Okay, non sono io che devo giudicare, o meglio non giudico una persona per l'aspetto o per altro, ma mi hanno detto di stargli alla larga.
È un bel ragazzo si, alto, capelli sul biondo cenere, tatuato, occhi scuri. Diciamo che non è male.
Diciamo anche che una sera mentre eravamo tutti qui ci siamo ritrovati a pomiciare attaccati vicino alla porta del bagno, ma lasciamo stare eravamo ubriachi entrambi.Mi riprendo e bevo il mio cocktail, alzo la testa e vedo che lui stava già fissando me con sguardo non del tutto tranquillo. Spero che mi lasci in pace almeno stasera.
Mi sento prendere per un braccio.
«Vieni a ballare C.» Laura mi urla nell'orecchio per sovrastare la musica. Annuisco e mi alzo.
Metto un braccio attorno al suo collo. Essendo più bassa di me, è comoda questa posizione.
Arriviamo in centro pista e cominciamo ad esibirci nelle nostre stupide danze.
Stiamo saltando come delle stupide a ritmo di Pitbull. È un grande quel cantante.
Le prendo una mano e le faccio fare un giro, ridiamo come le matte.
Dopo qualche minuto si uniscono anche le altre tre ragazze del gruppo.
Anna comincia a scuotere i suoi fianchi ridendo.
Rosa ha un fazzoletto in mano mentre fa una mossa del "cowboy".
Mentre René è quella più tranquilla, infatti ci guarda ridendo mentre balla semplicemente.Dopo un'ora io e le ragazze abbiamo deciso di prendere una boccata d'aria.
Infatti siamo fuori vicino ad un muretto a fumare.
Vediamo un ragazzo vicino alla porta del locale vomitare e il butta fuori lo ha cacciato quasi a pedate.
Mi fa pena, ma stiamo ridendo tutte.«Ragazze devo dirvi una cosa.» dice René mentre spegne la sigaretta sotto alla sua suola.
«Spara baby.» risponde Anna.
«Allora...sapete che stavo uscendo con quel ragazzo...vi ricordate?» annuiamo. «Ecco, in pratica stiamo insieme, non volevo dirvelo perché volevo essere sicura di lui e di questa relazione.» in quel momento urliamo come delle galline, alcuni ragazzi si erano girati verso di noi.
«Ma finalmente Ré, non potevamo più di sentirti parlare di lui, "quanto è bello", "quanto è sexy", "adesso me lo faccio".» Laura imita René, mi fa morire.
René spinge la spalla di Laura ridendo. Io sorrido alla scena.
«Comunque ha ragione Lauretta.» rispondo dando ragione a Laura.
«Ti ci metti anche tu?» mi domanda e io le do un bacio sulla guancia e lei mi fa una linguaccia.
«Aspetta aspetta ma te con Alessandro?» dice Anna, porto gli occhi al cielo.
«È vero, hai visto come ti ha guardata?» guardo René, «Ma che stai dicendo?.. Anzi che state dicendo?» le guardo divertita.
«Comunque è vero C., Ale non ti ha staccato gli occhi di dosso, neanche una volta.» «No L. secondo me ti sbagli..vi sbagliate tutte.» dico ridendo.
«Più si sa com'è Alessandro, vuole la sua preda, forse stasera non ne ha una e quindi deve cagare il cazzo a me.» affermo.
Rosa gira la testa verso l'ingresso e mi guarda «Beh parli del diavolo e spuntano le corna.» fisso l'ingresso del locale e lo vedo, è appena uscito.
«Oh no, nascondetemi.»
«Ormai ti ha vista.» risponde Rosa.
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Vai dove ti porta l'emozione
RomanceCosa ci fa una ragazza in pieno inverno, il giorno di Natale, sola per la città in più ubriaca? Cosa ci fa un ragazzo solo, seduto su una panchina, proprio il giorno di Natale? Questi due sono calamite e dinamite, si incontreranno in una giornata n...