I nomi erano stati dimenticati dalla società, a metà tra la colonizzazione di Marte e la nascita del bambino che marcava l'arrivo della popolazione a 20 miliardi di anime, troppi nomi per troppe persone, le rubriche dei cellulari, che presto sarebbero diventati obsoleti, avevano solitamente due, o tre, anche quattro nomi e cognomi uguali, così, il bambino che marcava 21 miliardi di umani venne chiamato AA-000000001, e così, nascita su nascita, i numeri e le lettere rimpiazzarono i semplici nomi, alla morte i numeri venivano riutilizzati, automaticamente assegnati da un computer ai nuovi nati. Questo facilitava l'identificazione per il governo, anche grazie anche ai chip impiantati al giorno della nascita. I nomi diventarono un pregio, un simbolo di status sociale, potevano costare milioni, soltanto le famiglie industriali potevano permettersi i nomi, per continuare la loro stirpe, era diventata quasi tradizione.HK-179468645, H, spense la sigaretta sintetica finita e la tirò in un ammasso di spazzatura nel viale sporco, i suoi polmoni aumentati non gli avrebbero causato problemi, né avrebbero sviluppato tessuti cancrenosi, ma anche se fosse, non se ne sarebbe preoccupato. Diede una ravviata ai capelli neri, rasati sui lati, e mise l'accendino, una reliquia, un vecchio accendino a benzina, vicino al suo coltello. Era difficile trovare benzina, i carburanti fossili erano stati totalmente eliminati dopo la scoperta della fusione nucleare e del principio di Jeoh, che permetteva di riciclare masse di rifiuti in enormi quantità di energia, prendendo due piccioni con una fava. Ma l'energia pulita non aveva creato l'utopia sperata dagli ambientalisti, subito era stata commercializzata, non costava per coloro che la producevano, portando enormi profitti, vivere nelle città a riciclo Massa-Energia portava enormi tasse ed un prezzo della vita alquanto alto, la città più vicina alla baraccopoli dove H lavorava era ironicamente chiamata Città-H, la prima costruita, il nome scelto per il primo elemento, l'idrogeno.
H era, per essere professionali, un esperto di tagli e parti della carne e per essere realistici, un macellaio. Veniva pagato 13 miseri dollari all'ora, sarebbe anche morto di fame se non avesse rubato alcuni tagli di carne per sé. Pensoso, prese un'altra sigaretta, l'accese e inaló i fumi di catrame, i suoi polmoni sintetici erano un regalo, di uno dei suoi tanti ex, EL, lui la chiamava Ellie, veniva da una famiglia ricca. Non così ricca da permettersi un nome, ma ricca abbastanza da avere il 70% del suo corpo aumentato ciberneticamente e regalargli un paio di polmoni sintetici molto semplici. Non erano i Levier GilLungs, che permettevano di respirare sott'acqua e di riciclare aria in caso di mancanza o gas tossico, ma almeno gli permettevano di fumare il veleno gassoso che erano le sigarette sintetiche senza problemi. Fumó l'ultimo rimasuglio della stecchetta avvelenata e la tirò vicino a quella precedente, con uno sbadiglio torno alla sua roulotte, sempre meglio delle case di lamiera… Baracche di lamiera dei bassifondi. Diede un'occhiata alla roulotte, la lampadina pendeva, coperta da carta con uno scheletro di fil di ferro, le foto di EJ-132625647, Eijah, e EL-656713157, Ellie, entrambe persone molto importanti, Eijah l'aveva buttato fuori perché dormiva in giro troppo ed era stato separato da Ellie per pura chance, quando gli Ufficiali Cittadini avevano scoperto che viveva con lei senza pagare le altissime tasse sullo spazio occupato. Prese in mano la foto incorniciata… Sarebbe dovuto andare a vedere come stava EL, gli mancava immensamente, lei non sapeva che lui stesse bene, poteva anche essere morto, ma ora era, troppo stanco… Il giorno dopo, avrebbe dovuto ottenere qualcosa di decente con cui difendersi per andare in città, un coltello da cucina non era la migliore scelta.
Si svegliò in un bagno di sudore, spaventato da un sogno che non riusciva a ricordare. Andò a farsi una doccia nella piccola cabina esterna attaccata illegalmente alle tubazioni dell'acqua e si vestì, maglietta bianca, giacchetto nero e pantaloni dello stesso colore, pelle sintetica, ma erano stati sporcati da uno sfortunato incidente con vernice fosforescente industriale, che aveva lasciato delle macchie rosa e gialle sulla sua giacca e sui suoi pantaloni, uno dei rischi di lavorare più lavori alla volta, era troppo stanco e non era stati attento, il danno era permanente, ma gli piaceva. Sul suo tavolo era steso un barattolo. Era una tinta per capelli permanente, MoodMane, comprata una settimana prima con i soldi degli straordinari, cambiava a seconda dello stato emotivo. Scrolló le spalle, scosse la bomboletta e l'aprì, aderì istantaneamente ai suoi capelli, che diventarono da neri a grigi, era annoiato… Beh, sembrava funzionasse, già si abituava all'idea.
Prese il cellulare antidiluviano, uno smartphone, ora tutti usavano impianti oculari, ma lui non poteva permetterselo, così usava quello che trovava, con un paio di modifiche aveva reso il cellulare quasi attuale, almeno andava su internet e riusciva a fare chiamate, a proposito, scorse la rubrica e selezionó IF-629369268 (Mercato Nero), e aspettó di sentire la voce raspante di Iffy, e la sentì secondi dopo "Hey, H, come va? Stai bene? Vuoi comprare qualcosa?" H rispose "Iffy, vorrei… hai un manganello elettrificato e una pistola shock?" Iffy rise, "Ma certo, cento sessanta dollari, per entrambi." H soffio "Ottanta, saranno anche difettosi." il mercante sputó per terra "Va bene H. Ma solo perché sei amichevole." Dall'altro capo della linea la risata profonda di H echeggiava beffarda "Sarò lì tra 10 minuti, porta le cose. Se hai bisogno di 20 dollari in più, puoi darmi anche un biglietto di contrabbando per la linea intercity." era un'offerta generosa, di solito costavano solo 10 dollari, era chiaro che H teneva al povero IF, "Ma non devi comprare le stecche, non hai polmoni sintetici." Iffy tossì "Va bene H. Ci vediamo." E chiuse la chiamata.
H si incammino verso il campo dei rifugiati, tutti coloro che non avevano un lavoro venivano chiusi e intrappolati li. Iffy recuperava gli averi dei deportati per qualche soldo, e li vendeva per un po' di più, H lo vide e sospirò, voleva tenere l'interazione al minimo, prese i soldi dalla tasca, li diede ad IF di nascosto e recuperò sia l'armamentario che il biglietto intercity, il biglietto garantiva immunità per 3 ore nella città, avrebbe dovuto trovare Ellie in meno di tre ore, forse sarebbe stato capace di recuperare un tracker dalle guardie e rintracciarla.Si incamminò dal campo alla stazione intercity, aspettando la monorotaia.
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Ascension
Science FictionHK-179468645, H, due lettere, 9 cifre, un codice sui registri governativi, un pacchetto di dati problematici spedito nei bassifondi, allontanato da coloro che amava, con più niente da perdere... Ma si sa che coloro che non hanno nulla da perdere com...