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Non so se essere triste o felice, se piangere o sorridere, varie emozioni mi vanno incontro mentre mi trovo seduta qui, su questo sedile scomodo, maledetto aereo.

Questo viaggio sembra non finire, sono qui da parecchie ore ormai e fortunatamente tra poco atterrerò a Torino con la mia famiglia.

Non so se definirla come nuova o vecchia casa.
Sono nata a New York, anche perché mia madre come me è nata in America e poi si è trasferita a Torino dove ha conosciuto mio padre.

Insieme si sono sposati in italia e prima che nascessi sono andati a vivere in America dove sono rimasti fino al mio quinto compleanno per poi ritornare a Torino.

Poi quando ho compiuto 10 anni siamo tornati in America ,mentre ora stiamo tornando a vivere in Italia, questa volta definitivamente però, abbiamo venduto casa a New York.

La mia vita è paragonabile ad un pacco Amazon praticamente.

Siamo tornati parecchie volte a Torino durante le vacanze in questi anni e io la amo follemente, anche perché mi sento italiana più che americana.

La vita a New York non è così bella come si pensa, è una città molto caotica e tutti scelgono
i loro amici in base ai soldi.

Anche i miei "amici" erano così più o meno, ma ormai mi ero abituata alla mia vita.

In Italia la mia vita sarà più tranquilla e ne sono felice ma qui purtroppo non ho amici per ora.

"Tesoro togliti le cuffie e ora di scendere" dice mia madre attirando la mia attenzione

Tra di noi parliamo sempre in Italiano, anche perché nonostante mio padre abiti in America da tanto tempo fa ancora fatica a parlare perfettamente l'inglese.

Mi affretto a sistemarmi mettendomi di nuovo la cintura per l'atterraggio

Come sempre appena atterrati mio padre da solito Italiano al 100% batte le mani mentre tutti lo guardando con una faccia disgustata,

Su questo aereo non c'è nemmeno un italiano a quanto pare.

"Mario! Basta battere le mani" lo rimprovera mia madre rossa in faccia

La solita, si preoccupa sempre del giudizio della gente, lei sempre impeccabile agli occhi degli altri.

Fanno scendere noi per primi come pacchetto prima classe e scendiamo lungo un corridoio ampio dove ci aspetta un signore che già conosco, vecchio amico di mio padre, il Presidente della Juventus Andrea Agnelli.

"Allison! Sei bellissima, ma come ti sei fatta grande!" Mi dice baciandomi una tempia

"Andrea, è un piacere rivederti!" Dico salutandolo

Lui mi ha praticamente vista crescere durante i miei anni trascorsi qui

"Ma cosa le date da mangiare, non la riconosco quasi più" dice ai miei genitori ridendo

E in effetti è vero, sono cambiata davvero tanto in questi ultimi anni, i miei capelli neri sono allungati fin sotto il seno, che si è ingrandito rispetto all'ultima volta che ci siamo visti, anche i miei occhi verdi sono delineati da una leggera striscia di eye-liner, segno che ormai mi trucco, insomma ora si vede che ho 22 anni, non sono più una bambina.

"Prima di andare dobbiamo fare una leggera sosta" annuncia il presidente della Juventus

E insieme ci incamminiamo davanti ad un ingresso secondario lontano da tutti, nell'area vip

"Verrà con noi anche uno dei miei attaccanti che arriva oggi se per voi non è un problema"

"Nono certo che no" dice mio padre con un sorriso stampato sul volto

Un cuore bicolore • Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora