sfoghi di una vita complicata pt. 2

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Oggi, sono ammalata
Ho la febbre alta, mal di gola, un dolore alla testa fortissimo e dolori muscolari un po' ovunque.
È quasi una settimana che non dormo, o che dormo a malapena un'ora.
Questa mattina mi sono alzata dal letto verso le 11 e, per la prima volta, ho deciso di non toccare il telefono per vedere le notifiche, dopo essermi alzata, ho salutato tutti gli amici dei miei genitori (sono in campeggio quindi c'erano un po' di persone nella mia roulotte) e, subito dopo, vengono i miei amici a salutarmi per sapere come stavo.
Dopo aver risposto alle mille domande mi sono lavata i denti, ho saltato colazione e ho sentito i miei amici parlare, volevano cucinare la carbonara tutti assieme.
Se devo dirla tutta, nessuno di loro sa cucinare sono davvero pessimi.
Non che io sia meglio di loro però di sicuro so che la carbonara si cucina con il guanciale non con i wurstel.
Dopo aver litigato sulla ricetta, abbiamo deciso che a cucinare saremmo state io e  una mia amica, cosa che non è successa.
Gli altri si sono messi in mezzo e alla fine, la carbonara era colla, ma ci siamo divertiti.
Durante il pasto, cominciamo a parlare di un argomento che, per me, è particolarmente fragile: comunità LGBT+.
Alcuni di loro, cominciano a dire stronzate come "i gay fanno cagare", ma io mi sono trattenuta dal tirare loro un coltello dritto in testa.
Dopo aver sbraitato il mio pensiero su quell'argomento, sono rientrata in roulotte perché non stavo bene (l'effetto delle medicine era finito).
Dopo di che, papà mi chiede di andare in barca, io acconsento e parto a piedi dal campeggio fino alla barca, una volta li comincio a disegnare, do libero sfogo alla mia fantasia e ne esce una mano che sanguina perché tiene in mano una rosa con le spine.
Devo ammetterlo, è il disegno peggiore che mi sia mai venuto in vita mai, ma dettagli.
Dopo di che, mi siedo a prua ad osservare il mare, con la musica nelle orecchie.
Ho ascoltato di tutto: da Emis Killa, a Mostro, a Lowlow, a Lucaj, a Mr. Rain, a Billie Eilish....insomma tutti cantanti depressi.
Ed ero lì.
Ad ascoltare musica deprimente mentre osservavo il mare.
A un certo punto, ho cominciato a piangere.
Non so il perché preciso.
Sentivo il bisogno di farlo.
Di buttare fuori ogni fottuta lacrima dal mio cazzo di corpo.
Sentivo di doverlo fare.
Forse è stata la musica, forse il fatto che stavi già male fisicamente.
Non lo so, e credo che lo saprò mai.
So solo una cosa.
Non so nuotare.
Stavo malissimo.
Mi sono buttata dalla barca.
Mi sono lasciata trasportare dalla corrente.
Stavo sprofondando lentamente.
Sinceramente non ricordo nulla.
L'ultimo pensiero era rivolto alla mia ragazza, l'unica che mi capisce davvero.
Ma non mi importava, volevo solo porre fine a tutto.
Sono sprofondata, sentendo le urla dei miei che cercavano di capire cosa stesse successo dopo aver sentito qualcosa che si buttava in acqua, e poi, non vedendomi si sono fatti due domande, no?
L'ultima cosa che ho sentito è stato l'urlo di mia mamma dopo aver capito che ero appena annegata, oltre all'ultima canzone che ancora andava sott'acqua nel mio telefono: Arirang di Lowlow, l'ultima frase è stata: "mezzanotte e zero zero, esprimi un desiderio"

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