𝐥𝐚𝐜𝐫𝐢𝐦𝐞

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pioggia acida mi solca gli zigomi
riducendo la pelle in piccoli atomi.
un urlo lacerante fuoriesce
e accresce
il dolore che non diminuisce.

grida e strilli trafiggono la mente
e si depositano accuratamente
dando sollievo apparente
a quella mente colma di dolore
e bisognosa di amore,
di pace interiore.

con la vista annebbiata, vago
in cerca di un luogo dove
rigettare, quell'anima tormentata
che si è dovuto affibbiare
quel corpo malaticcio,
incapace di reggere così tanto dolore
così tanta tristezza, così tanto male,
immeritati.




(per quanto io prediliga le rime, essendo più musicali, i versi liberi sono sempre la via più semplice per esprimersi)

𝐈𝐍𝐒𝐎𝐌𝐍𝐈𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora