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• Proteggi chi ami! •
• Una spinta per combattere. •

«Che scena commovente! Davvero!» disse un uomo applaudendo.

«Chi sei?» chiese Sanji.

«Non cercare di metterti contro di me... sono troppo forte per te» fece lui con tono di sfida.

«Comunque sei un traditore Klein. Tuo fratello non vedrà mai più la luce del sole...» disse l'uomo sorridendo sadicamente.

L'espressione di Klein cambiò da triste a terrorizzata. Suo fratello stava patendo quell'inferno da nove anni, non poteva lasciare che rimanesse in quella prigione.

Non poteva fare niente.

Lui era debole, non avrebbe potuto neanche battere una guardia... figuriamoci un intero esercito.

Si girò tremante verso il cuoco e chiese: «Vi prego... liberate mio fratello... vi supplico...» scoppiò a piangere.

«Stai tranquillo, io a questo bastardo gli spacco il culo!!!» urlò Sanji.

Il cuoco si scagliò contro l'uomo.

Gli tirò un calcio ma l'uomo, che doveva avere il potere di un frutto, saltò in alto attaccandosi con i piedi ad un ramo, a testa in giù, come un pipistrello.

«Che cosa sei?!» chiese Sanji.

«Sono il comandante Shell...» iniziò

«...ed ho mangiato il Kakoku Kakoku no Mi» fece lui ghignando «Questo frutto mi permette di cambiare la gravità del mio corpo. Posso cambiarne a mio piacimento la forza e la direzione...» spiegò lui «...comunque penso di avere capito il tuo punto debole.»

I suoi occhi ruotarono verso Robin e Klein, che combattevano contro gli altri nemici.

Sanji perse un battito. Era troppo distante da loro per proteggerli.

«Merda! Sky Walk!!» iniziò a spingere l'aria con i piedi dirigendosi verso i suoi amici.

«Robin-Chwan! Klein! Spostatevi!!» ma loro non riuscivano a sentirlo.

Shell saltò sul tronco di un albero.

Il cuoco aveva quasi raggiunto i suoi amici quando Shell si lanciò contro di lui.

Allargò un braccio colpendo il cuoco nello stomaco.

Aumentò la sua gravità verso un albero portandosi dietro Sanji.

L'impatto fu violentissimo.

Si schiantò contro ad un albero e lo buttò giù.

Cadde a terra.

Shell, atterrato facilmente su un altro albero, fece tornare al sua gravità normale «Bene, ora tocca a loro.»

Si incamminò verso Robin e Klein.

«ASPETTA!» l'urlo del cuoco lo fece sobbalzare «posso... posso ancora... rialzarmi... non permetterò.... che... che... tu... gli... faccia... del male...» e mentre Sanji si rialzava a fatica, sul volto di Shell apparve un sorrisetto sadico.

«Allora vuoi morire? Ti accontenterò. Ma quando sarai morto non pensare che lascerò i tuoi amici in pace, il mio compito è di farvi fuori» fece lui avvicinandosi.

Un secondo, un attimo.

Un venticello faceva muovere i rami degli alberi.

Ti prego non lasciarmi ~ RuNami Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora