Cap. IV

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Davanti a me era apparsa una barriera blu.
Appena mi resi conto di quello che era appena successo, mi voltai.

«Non farmi prendere a calci in culo anche te!» esclamai, contrariata.

Lui sorrise mestamente: «Ciao biondina.»

«Ciao pel di carota» ribattei, sogghignando.

Cole scosse la testa, esasperato, ma io vedevo benissimo che stava sorridendo.

«Allora, sei qui per farti battere?» chiesi.

«Lo vedremo.» disse, con un ghigno.
Alzai gli occhi al cielo, e in quei pochi secondi lui attaccó.
Lanció un incantesimo di pietrificazione che feci giusto in tempo a schivare e colpí l'albero alle mie spalle.

«Stronzo!» esclamai, ridendo.
Lui ridendo riprese a lanciare incantesimi, piú a caso che contro di me.

«Smettila, scemo!» dissi ridendo, correndogli addosso.
Rovinammo sull'erba, e in quel momento arrivó Jason.

«Ahem.» io e Cole ci guardammo, in quella posizione leggermente equivoca, e scoppiammo a ridere.
Mi alzai e bloccati il figlio di Ecate a terra con il piede.

«Prendi la bandiera.» dissi
Lui annuí e scaló il Pugno di Zeus, strinse la mano attorno all'asta e saltó giú.
Mi fece un cenno e iniziammo a correre verso il confine.
Appena con la punta del piede toccammo la terra appena oltre il fiume scoppió un boato di grida festanti. I nostri compagni di squadra ci arrivarono addosso urlando e saltando.

«Ce l'avete fatta!» strilló la mia migliore amica.
Ci unimmo ai cori e tornammo, felici, da Chirone e il Signor D.
Sentendo gli schiamazzi, il centauro e il dio uscirono dalla Casa Grande, quest'ultimo evidentemente infastidito.

«Ottimo ragazzi!» esclamó il quadrupede «Capanna 1,sai cosa farne della bandiera.»
Io e mio fratello eravamo sul punto di girarci e correre verso la casa indicata dal figlio di Crono, quando si levó un sospiro generale.
Sulla testa di Camilla troneggiava il simbolo di un tridente verde, il simbolo di Poseidone, il suo genitore divino.

Appena lei alzó lo sguardo sorrise a 32 denti e inizió a fare un balletto della vittoria, gridando:«Oh sí, ve l'avevo detto! Ah ah, oh yeah!» per poi fermarsi non appena notó che l'intero Campo la guardava perplessi e straniti.

«Uhm... Ave Camilla, figlia di Poseidone.» fece Chirone, titubante. I miei compagni si inginocchiarono e cosí pure io e Jason.
Lei compiaciuta abbassó lo sguardo sulle proprie mani, all'interno del quale stava dando forma ad un pesciolino di acqua.

«Perfetto! Un'altra figlia dei Tre Pezzi Grossi!» si lamentó il Signor D «Non bastavano giá Perry, Jonathan, Nicolas, e Nicole, nooo, serviva pure questa Carolina!»
Io e i diretti interessati non facemmo caso ai nomi affiabbiatoci dal dio del vino e andai felice dalla mia amica.

«Visto?! Te lo avevo detto che eri una figlia di Zio Posy!» esclamai, eccitata

«TU non mi hai detto niente. IO avevo ragione! Ora, se mi vuoi scusare, vado a sistemarsi nella mia Capanna!» disse, fingendosi offesa, ma la vidi saltellare mentre andava verso la costruzione.

~Angolo Autrice~
Come va semidei? Spero bene. Visto che sono stata assente molto tempo ho pubblicato un capitolo di quasi 500 parole, feliciui? E niente, besos

Diario di una Semidea Sclerata - Il PortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora