𝓓𝓸𝓷'𝓽 𝓮𝓿𝓮𝓻 𝓭𝓲𝓼𝓪𝓹𝓹𝓮𝓪𝓻
La pioggia scende dalle nuvole nere in modo quasi violento, mentre Youngjae dalla finestra del suo piccolo appartamento può notare le persone correre a riparo, e chi è fortunato ad averlo, aprire gli ombrelli. Le strade erano di già quasi allagate, nonostante avesse cominciato a piovigginare da neanche un'ora.
A Youngjae piaceva la pioggia, trovava in essa qualche specie di segnale, come se l'universo avesse dei sentimenti, e adesso fosse triste. Triste come l'artista in questo momento, perché l'arrivo della pioggia segnava la sua perdita. Perdita, esatto, perché sicuramente la sua Musa non si sarebbe presentata, con quel tempaccio; lui però non aspettava altro, seduto sul suo sgabello rovinato, con davanti a se la tela quasi completata, la tela più bella che potesse creare in tutta la sua vita.
Sospira afflitto e ora si domanda cosa potrebbe fare tutto il pomeriggio. Pensare al viso perfetto di Jaebum? No, non bastava, il solo pensarlo non riempiva il suo vuoto dentro: aveva il bisogno di accarezzarlo quel viso, di averlo davanti. Aveva persino lasciato la sua porta aperta, cosicché potesse entrare in qualsiasi momento.
Decide di alzarsi e dirigersi verso il suo adorato giradischi, la musica aveva il potere magnifico di poterlo distrarre da qualsiasi suo pensiero, così come il cantare. Inserisce uno dei suoi vinili preferiti e chiude gli occhi, immergendosi in quella melodia come in un bagno caldo, rilassandolo completamente. La sua angelica voce comincia ad uscire dalle sue labbra rosee, quella voce che farebbe incantare tutta la cittadina, quella voce che in questo esatto momento fa estasiare Jaebum, che si trova sul l'uscio della sua porta, con i vestiti ed i capelli che per quanto bagnati lasciano gocce d'acqua su tutto il pavimento in legno.«Continua, ti prego.» Dice una volta che Youngjae si ferma: lui quasi sobbalza per quella parlata improvvisa.
«Hyung- Quando sei arrivato? Diavolo, ma ti battono i denti, veloce entra.»
Lo fa entrare chiudendo la porta alle loro spalle, facendolo dirigere verso la sua camera da letto. «Credevo non venissi.» Confessa il ragazzo di miele, mentre prende degli asciugamani e dei vestiti asciutti da uno scaffale.
«Ti avevo promesso che sarei venuto.»
Sorridono entrambi. Youngjae ora si sente infinitamente meglio.
«Rischierai di ammalarti.» Lo rimprovera, cominciando ad asciugare quei capelli scurissimi, rendendo così possibile ai loro visi di essere estremamente vicini; il primo a notarlo è Jaebum, che rimane in silenzio non appena sente quel respiro caldo sulla sua pelle. Youngjae adesso è preoccupato della salute di quell'angelo, ma basta un richiamo dal moro per avere la sua attenzione. Adesso chi avrebbe separato i loro sguardi pieni di desiderio?
Jaebum tremava per il freddo, o per quella vicinanza?
«Stai tremando..»
«Anche tu.»
Entrambi tremano come delle foglie sotto un vento violento, entrambi hanno il cuore che rischia di morirgli in petto. Youngjae ha paura di sfiorarle quelle labbra, troppo delicate per il tocco umano; Jaebum, dal canto suo, vuole essere distrutto da Youngjae, se il costo è un bacio.
«Non possiamo farlo.»
«Eppure lo vogliamo.»
Il maggiore si fa più vicino, fino a che le loro fronti non vanno a toccarsi. L'altro decide di accarezzare quella guancia rossa, bollente, tutto il contrario del resto del corpo.
«Voglio che le tue mani mi tocchino ovunque, Youngjae. ーsussurra, andando ad afferrare i fianchi magri del ragazzo di miele, facendogli venire i brividi lungo tutta la schienaー Tu non vuoi?»
«Io... Non posso rubare la tua purezza, non ne sono meritevole.» Neanche riesce a pronunciare queste parole, le mani del moro stavano vagando sulla sua pelle, rendendolo del tutto privo di forze. Stava davvero per perdere il controllo.
«‹Ti voglio, Youngjae, non puoi immaginare quanto. Ho bisogno di baciare le tue labbra, di assaporare ogni parte di te. Mi hai reso così impaziente che ogni istante penso a che sapore quei boccioli potrebbero avere.»Si guardano per un secondo interminabile, e qualche istante dopo, per la prima volta le loro labbra si sfiorano in un bacio che avrebbe segnato le loro vite, un bacio delicato come un petalo appena nato e allo stesso così bramato che li avrebbe portato all'inferno.
Nel corpo di Jaebum immediatamente si espande un calore che avrebbe potuto tenerlo in vita per anni interi; Youngjae trattiene il respiro ad ogni bacio, non può credere di star baciando la sua bellissima Musa. Minuto dopo minuto diventa sempre più necessario, le loro lingue si scontrano svariate volte, facendo sobbalzare il loro povero cuore. Quei corpi si stringono forte, non accennando di volersi mai staccare; desideravano stare così per sempre. Ma quella cosa chiamata ossigeno li costringe ad allontanarsi, ma giusto quanto basta per poter respirare.
Si guardano negli occhi, si sentono spogliati di qualsiasi veste dopo quel bacio così... Non ci sono parole per descriverlo.
Youngjae accarezza la sua guancia, sorridendo appena, si chiede per quanto ancora il cuore gli farà male.
«Sono completamente tuo.»
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notti insonni al gusto di pioggia e caffè。2jae
Fiksi PenggemarDi quella tazza di caffè rimane solo il fondo ricoperto di grumi zuccherati e di quel liquido marrone ormai freddo. ⓒ adoresehun, 2019