Capitolo 33

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Sulla nave Sarah pianse, pianse così a lungo che è difficile determinarne il tempo. Aveva un forte senso della nausea e non solo per la gravidanza, ad un certo punto si portò le mani sul ventre e con la voce rotta prese a biascicare frasi:

<<Tu non lasciarmi mai... Mi sei rimasto soltanto tu...!>>

Le ripetè più volte e sempre in maniera più disperata, finché non cadde in un sonno agitato.

Una volta svegliatasi era ancora esausta nonostante avesse dormito, quanto non lo sapeva, l'orologio non l'aveva più da quanto era arrivata al campo e i tedeschi le avevano tolto tutto, dalla luce però, pensò fosse metà mattina.
In quel momento iniziò a guardarsi intorno, si trovava in terza classe, c'era parecchia gente ma non era piena, alcune persone stavano ancora dormendo, mentre coloro che erano svegli sembravano fissarla ininterrottamente, quasi avesse fatto qualcosa. Ad un certo punto sentì una voce sconosciuta rivolgersi proprio a lei:

<<Mi scusi signorina, prima l'ho vista piangere, avrei voluto aiutarla ma poi si è addormentata... Cosa le è successo?>>

Era un uomo di mezza età, senza barba e piuttosto magro, aveva uno sguardo affettuoso e a giudicare dall'abbigliamento doveva essere un uomo di chiesa.

<<Chi è lei buon uomo...?>> - chiese Sarah con un filo di voce.

<<Sono padre Arnold, tedesco ma vivo in America da molti anni ormai, ero tornato nella mia terra d'origine per chiedere perdono a Dio di tutto ciò che la mia nazione sta facendo... >> - rispose abbassando lo sguardo.

<<Ora sto rientrando in America, il mio convento ha bisogno di me.>> - continuò
mostrando un sorriso lieve.

<<Lei invece chi è?>>

Sarah per un attimo tentennò e si morse con violenza un labbro.

<<Bethany... Mi chiamo Bethany Morris, sono americana e sono stata in Germania da alcuni zii.>> - mentì con voce flebile.

<<Il suo non mi sembra proprio un accento  americano però.>> - disse lui con fare scherzoso.

<<Perché vivevo in Germania prima della guerra...>> - mentì ancora.

<<Dov'è diretta di preciso?>>

<<A Washington, lei?>>

<<Colville, quindi vicinissimi.>>

<<Si.>>

<<Se posso permettermi... Perché stava piangendo prima...?>>

<<Perché... Stavo ricordando tutte le persone che la guerra mi ha portato via.>> - in questo caso non mentì.

Dopo diversi giorni la nave arrivò finalmente in America, Sarah non c'era mai stata prima d'ora, si guardò intorno ed iniziò a sentirsi un pesce fuor d'acqua ma era finalmente libera, ora voleva solo iniziare una nuova vita, cominciare tutto daccapo e dimenticare il male che aveva passato.
I suoi pensieri tuttavia, si rivolsero subito a tutte le persone che aveva perso, tra cui Igor... Non sapeva più dove fosse... Forse, come lei, stava vagando da qualche parte in attesa di rinascere.

Ad un certo punto però, raggiunse il parroco, si erano salutati per le scale della nave e ormai si trovava più avanti.

<<Padre Arnold aspetti la prego!>>

Lui si fermò e inarcò un sopracciglio confuso.

<<Lei... Lei mi deve aiutare... La prego...>>

Meine Liebe ||Wattys 2019||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora