IV.
La chiamataSi alzò tra i pari il biancospino
Guardò gli uomini, tra volti giovani e vecchi, volti nuovi e volti persi.Le ali aperte, la folla immobile.
«Oggi mi scostò da voi, da ciò che mi avete detto, io sono. Meglio, ero.
Crataegus è morto, come tutti i falsi volti di questo giardino.
È tardi per i convenevoli, gli addii a suon di baci. Oggi, vi dico riconoscete la nostra morte!».«Le tue parole sono violenza e delirio.
Anche gli angeli peccano di riconoscenza
verso coloro che li hanno resi bianchi,
ma forse hai visto poche lune
per poter capire».«Peccherò finché non troverò
un uso degno delle mie ali, come angelo
unico tra i pari.
Non credo nel destino sterile del lavoro
e della derisione del cambiamento».«Quello che vuoi non è cambiamento, ma Chaos».
«Anche fosse, il sangue ci porterà alla redenzione?».
Allora Tilia parlò, alzando la voce con le nere ali
a scudo dei compagni, sacrificio di a schermo dell'uomo;
«Meglio il peggior fato che una vita eterna in attesa della libertà».«Come può parlare, l'amante sporca-.
«Le tue ali aspettano di essere lavate dei loro giudizi
si intromise Il Salice, di luce illuminato».
«Come nelle vostre menti frettolose
saremo tutti dannati per aver cambiato il nostro volo».
Tra gli anziani un tremore, silenzio.
Tra i giovani musica
che elevava le loro ali all'altezza del candido.E allora, elevati all'altezza del candido,
pronti alla fuga, Crataegus il Bianco
li vide.Tilia, La notte confusa dalle ali corvine.
Salix, il piangente, dalle piume color della natura.
Erythea, il rosso tramonto
dal volo purpureo.Ruscus, il Solo porta il color delle viole.
Plantago, l'Arso, si dimenava
nel grigiore delle sue nuove piume.
Centaurea, il Fiordaliso, nelle sue bionde ali che lo riportarono a terra, dove egli veramente apparteneva.Così il Bianco diventò il Rabbioso,
e si compì il primo passo del loro destino.
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I Distruttori (Incompleto)
PoetryPoemetto incompleto Di un'illusione. poesia narrativa | 2019