Capitolo 2

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Changbin si era svegliato ansimante e madido di sudore nel bel mezzo della notte. Forse aveva avuto un incubo, ma non se lo ricordava.

«Changbin, tutto bene?» domandò ad un tratto una voce profonda dal letto sopra il suo.

Annuì senza dire nulla, non realizzando che il ragazzo da sopra non lo avrebbe potuto vedere.

«Quando sei tornato? Non ti ho sentito rientrare...» chiese Changbin ricordandosi all'improvviso di quello che era successo la sera prima.

«Un'oretta fa. Hai fatto un brutto sogno?»

«Non lo so. Ora dormi, Felix.»

Changbin sentì l'altro sussurrare un "buonanotte" e rimase a chiedersi se rispondere o meno. Alla fine decise di non dire nulla, anche perché sentiva il minore già russare: forse ci aveva messo troppo tempo a prendere una decisione.

Alle 6 in punto i ragazzi erano già in piedi, pronti a recarsi in palestra per l'allenamento mattutino. Changbin anche si era alzato presto perché si sentiva in colpa verso gli altri a starsene allungato a non fare nulla mentre loro erano a faticare.  Aveva deciso che avrebbe lavorato a qualche testo, anche se non si sentiva molto in vena di scrivere.
Con nessuna idea in mente, prese così carta e penna e si mise seduto sul pouf in salotto. Cercò ispirazione da ciò che lo circondava, si alzò anche ad un certo punto per dare un'occhiata di fuori dal balcone, ma nulla sembrava prenderlo abbastanza e le idee continuavano a mancargli. Prese il telefono dalla tasca posteriore dei suoi jeans e cliccò sull'unica notifica presente.

Bang Chan:                                                  Torniamo tardi questa sera, non preoccuparti per la cena

Meglio! pensò Changbin che quei giorni preferiva di gran lunga la solitudine alla compagnia. 

I ragazzi quella sera rientrarono alle 3:30, distrutti. Le schedule ultimamente erano più piene del solito, il che è tutto dire, e ne risentivano soprattutto i più piccoli. Changbin era rimasto sveglio ad aspettare i suoi amici, in particolare Felix, e li accolse tutti all'ingresso con un caldo sorriso.

«Come sono andate le prove oggi?»

«Come al solito...» rispose Seungmin assonnato.

«Come va a te il collo invece?» chiese visibilmente preoccupato Chan.

«Meglio, diciamo» rispose Changbin portandosi involontariamente una mano dietro la testa a toccarsi il collo.

«Jeongin oggi stava proprio dicendo che Felix fa dei messaggi fantastici...» se ne uscì Minho fissando con aria maliziosa il diretto interessato.

Changbin lo sapeva benissimo che il ragazzo aveva una dote naturale nel fare massaggi, lo aveva provato sulla sua stessa pelle perchè, prima di dormire, il più piccolo fino a qualche settimana prima lo aveva aiutato spesso a ridurre la tensione muscolare dopo gli allenamenti.

«Non potresti fargliene qualcuno?» domandò Woojin a Felix.

Felix non rispose e sembrava quasi che avesse perso la voce, e le stesso valeva per Changbin.

«Si può sapere cosa è successo tra voi due ultimamente? Prima eravate tanto attaccati e ora non vi parlate nemmeno!» disse Chan alzando un po' troppo la voce e guardando prima l'uno e poi l'altro ragazzo.

Nessuno sembrava disposto a parlare.

«Ora ve ne andate entrambi in camera vostra a parlarne e non lascerete la stanza fin quando non sarà tutto chiarito» concluse Chan. 


Come Prima || ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora