Capitolo 5

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Il piano di Changbin era semplice: Jisung, dopo essersi assicurato che gli altri membri fossero andati già in sala prove, avrebbe dovuto chiedere a Felix di raggiungerlo un secondo nello sgabuzzino del loro appartamento, per poi chiudere il ragazzo all'interno insieme a Changbin, il quale si avrebbe dovuto essere già dentro; Jisung avrebbe poi infine dovuto raccontare agli altri ragazzi che i due avevano avuto un imprevisto e che quel giorno avrebbe saltato gli allenamenti.
Jisung trovava il piano scontato e patetico e aveva avvisato Changbin che in quel modo avrebbe potuto solamente peggiorare la situazione. Purtroppo il maggiore non gli diede retta perché credeva che quello fosse l'unico modo per riavere indietro il suo migliore amico e Jisung fu dunque costretto a fare ciò che l'altro gli aveva richiesto per evitare che un certo video finisse tra le mani di un certo Lee Minho.

«FELIX, PUOI VENIRE UN ATTIMO?» chiamò Jisung il biondo da davanti la porta dello sgabuzzino.

«Dimmi» disse Felix una volta raggiunto l'amico e con aria interrogativa.

«Puoi entrare un secondo nello sgabuzzino? Devo, ehm, prendere le scarpe, però ho appena, ehm, visto un ragno enorme entrare proprio lì dentro!» mentì Jisung.

Felix, che credeva semplicemente che all'interno dello sgabuzzino ci fosse qualcuno pronto a gridare "buh" per spaventarlo, entrò deciso dentro la stanza pronto a non gridare allo scherzo, ma sentì solo poco dopo la porta chiudersi dietro di lui e la serratura scattare.

«JI-JISUNG, APRI SUBITO LA P-PORTA O MI ARRABBIO!» minacciò Felix con la voce interrotta dal pianto.

«Lix, tutto okay?» chiese Changbin avvicinandosi al minore e domandandosi perché quello stesse addirittura piangendo.

Felix si rannicchiò a terra piangendo e singhiozzando, battendo i pugni sulla porta e ignorando completamente l'altro ragazzo.

«Lix, rispondimi» supplicò il maggiore cercando di afferrare nel buio l'altro.

«C-Changbin?» domandò Felix smettendo per qualche secondo di battere i pugni contro il legno.

«Sì, Lix, sono io. Tutto bene?» Era finalmente riuscito a trovare a tastoni Felix e si accorse che il minore stava tremando, cosa che lo fece preoccupare molto.

«Ho paura del buio, fammi uscire da qui» disse disperato il biondo.

«Purtroppo non posso e Jisung è già uscito per andare ad allenarsi insieme agli altri» rispose il più grande dolcemente accarezzando delicatamente i capelli dell'altro, che nel frattempo stava alternando momenti in cui singhiozzava di continuo a momenti in cui boccheggiava in cerca di aria.

Changbin si sentiva tremendamente in colpa e non sapeva davvero cosa fare per aiutare il suo amico che sembrava essere nel bel mezzo di un attacco di panico, fin quando un'idea non gli balenò in testa... Prese, così, tra le mani il viso dell'altro e delicatamente poggiò le sue labbra su quelle del più piccolo, facendolo smettere immediatamente di singhiozzare (e facendogli perdere anche qualche battito cardiaco per la sorpresa).

Come Prima || ChanglixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora