Mi giro lentamente, trovandomi davanti Robert Downey Jr e Tom Holland. Quasi mi vengono le lacrime agli occhi. "Hey no, è vietato piangere in mia presenza." Dice lui ironico ma io sono senza parole. Sento una lacrima calda sulla mia guancia sinistra e Robert me l'asciuga. Devo sembrare incredibilmente stupida ma non m'interessa. "Tranquilla, sono morto sullo schermo, ma io sono abbastanza vivo." Dice tastandosi il petto e facendomi ridere.
"Mi sembra evidente che io non l'abbia ancora superata." "Tutto a suo tempo, mia cara. Possiamo?" Chiede indicando il tavolo. "Certo." Balbetto mentre vedo Sebastian serrare la mascella. "Allora Seb, sei sparito tutta la sera, pensavo fossi salito a fare le valigie." Inizia Robert. "No, in realtà sono stato qui con Sofia, e poi credo di poter restare qualche altro giorno." Risponde. "Come mai?" Chiede Tom. "Questioni di priorità." Seguo lo scambio di battute, attenta,e c'è una certa tensione, che decisamente non mi piace. "Allora, raccontaci un po' di te, ti ho fatta venire apposta." Inizia Robert, rivolgendosi a me con tono del tutto diverso. "Non c'è molto da sapere, in realtà. Sono una ragazza semplice, pochi amici, famiglia e lavoro." "Mi piacerebbe approfondire la tua scelta lavorativa." Sono perplessa, nessuno mi aveva mai chiesto una cosa del genere. "Potrebbe sembrare una frase fatta, ma diciamo che l'ho sempre sentito dentro di me." Robert annuisce. "E l'amore invece, non fa parte della tua vita?" Chiede Tom. Incrociamo gli occhi, e mi soffermo sui tratti del suo volto, è davvero bellissimo e gli occhiali, che so essere un solo fattore estetico, lo rendono ancora più particolare, per non parlare del colore del completo rosso, che gli dona incredibilmente. Penso a Christian e non so se vale la pena espormi così tanto. "Non sono ancora pronta a condividere la mia vita con un'altra persona, che non sia la mia amica." "O magari non hai ancora incontrato l'uomo giusto."
Dice di rimando. Ci soppesiamo a vicenda, stiamo sulla stessa lunghezza d'onda ma non ce lo diciamo. Distolgo lo sguardo in fretta, sentendomi a disagio. Si crea uno strano silenzio, che nessuno ha il coraggio di interrompere e non posso fare a meno di pensare a quanto sia surreale questa scena: seduta al tavolo con due dei miei più grandi idoli e con un ragazzo che in qualche ora è riuscito a farmi battere il cuore. "Thomas, Zendaya ti aspetta." Dice un fotografo alle nostre spalle, salvandoci da quel silenzio terrificante. "Non è presto?" Chiede lui. "In realtà la serata sta quasi per finire e questo è l'unico evento a cui io posso presenziare, quindi dovete per forza fare le foto stasera." Tom sospira e si alza salutando gli altri due e sfiorandomi appena il braccio. "Ci vediamo domani, suppongo." "Si, a domani." Rispondo mentre lo vedo allontanarsi e una strana sensazione mi pervade. Gelosia? Ma non scherziamo, lo conosco da meno di dieci ore, sarebbe assurdo. "C'è sintonia tra voi." Insinua Robert e spero vivamente di non essere arrossita. "Beh è ovvio, sono coetanei." Dice Sebastian. L'avevo capito già dalle interviste che ho visto nel corso degli anni, ma ora mi sembra chiaro che questi due non vanno molto d'accordo. "Mi sembra inutile parlarne dato che è fidanzato." Dico con una punta di amarezza. Robert ride "Ma no tesoro. È un attore emergente, deve per obbligo far parlare di se, e quale modo migliore di sfruttare i pettegolezzi su un possibile fidanzamento con la sua fiamma cinematografica?" Devo dire che non ci avevo mai pensato, ma questo non fa che aumentare il disgusto che provo verso questo modo. Dover addirittura fingere le propria vita privata, arrivi ad un certo punto in cui i personaggi che interpreti soppiantano la tua vera vita. "Beh, con il dovuto rispetto Robert, Tom non mi sembra un ragazzo che farebbe una cosa del genere. Se accetta tutto questo significa che la ragazza gli interessa." Pensavo tutto, ma non che la serata si sarebbe evoluta nell'analisi dei gossip su Tom Holland. "Sebastian, mi considero praticamente il suo secondo padre e posso dirti che Zendaya non gli interessa minimamente"Dice e mi fa l'occhiolino. Che diavolo mi significa? "È un adolescente, non sa nemmeno lui ciò che vuole." Va bene lo ammetto, mi sto infastidendo, sia per l'argomento che per la tensione creatasi. Robert sembra notarlo e si defila "Beh ragazzi, non sono più giovane come voi, è arrivato il momento di ritirarmi. A domani." "A domani." Rispondiamo in coro. Faccio vagare lo sguardo, godendomi il leggero vento che mi smuove i capelli. "Hai sonno?" Chiede. "Stranamente no." "Ti va di ballare?" Rimango interdetta, non voglio espormi, se ballo con lui sono sicura che domani ci saranno foto ovunque ed è l'ultima cosa che voglio. "Tranquilla, quasi tutti i fotografi sono andati." Dice e anche se non sono convinta mi alzo. Saliamo le scale fino al giardino principale e ci sono ben poche persone. Chris Hemsworth che balla dolcemente con la moglie, i fratelli Russo, un po' di gente che non riconosco e in disparte Tom e Zendaya che fanno degli scatti. Il moro mi lancia uno sguardo ma viene prontamente ripreso dal fotografo.
Sebastian mi porta al centro del giardino e iniziamo a ballare. La musica è lenta, il che ci permette fondamentalmente di stare fermi ad ondeggiare. Lego le braccia dietro al suo collo e cerco di pensare ad altro piuttosto che alle sue mani che mi stringono i fianchi. Non sto male, ma non sono neanche completamente a mio agio. Insomma, è pur sempre Sebastian Stan, uno degli uomini più belli che io abbia mai visto. "Lasciati andare." Sussurra lascivo al mio orecchio.
"È un po' difficile farlo dato che ti conosco da quattro ore." Dico, e il mio solito tono freddo soppianta quella vena ironica che intendevo dare alla mia risposta. "Io penso che non importi il tempo passato insieme. C'è affinità tra noi o sbaglio?" "Si ma non è facile." Ripeto. Lui fa finta di niente e con la mano conduce la mia testa sulla sua spalla. Lo assecondo, ma il mio sguardo punta verso Tom e Zendaya che si stanno abbracciando, sembrano davvero un coppia. Che t'importa Sofia? Niente, assolutamente niente. Sospiro e Sebastian deve averlo scambiato per uno sbadiglio perché si stacca da me e mi dice. "Devi essere stanca dopo dodici ore di volo, andiamo, ti accompagno in camera." Onestamente, anche se non ho sonno, sono felice che me l'abbia proposto, non ne potevo più e sopratutto devo farmi raccontare da Valeria la sua serata con Tom Felton. Più scale saliamo e più mi autoringrazio mentalmente per non essermi messa i tacchi. Arriviamo al comprensorio delle camere. "Anche domani ci sarà la Dc?" Chiedo preparandomi psicologicamente a passare anche le prossime serate da sola. "In realtà non ne ho idea. A quest'ora sarei dovuto essere su un aereo." Ammette e scosta una ciocca di capelli dal mio viso, mettendola dietro l'orecchio. Non mi scosto perché non voglio essere maleducata e perché, insomma, è pur sempre Sebastian Stan, ma non mi piace tutto questo contatto fisico. "E perché sei rimasto?" Chiedo, nonostante l'avesse già detto al tavolo con Robert. "Voglio essere sincero, mi piacerebbe conoscerti meglio." La sua risposta mi coglie del tutto impreparata, immaginavo di averlo colpito ma non pensavo a tal punto. Resto in silenzio fin quando non arriviamo davanti alla mia camera. Non sembra esserci rimasto male per la mia mancata risposta, probabilmente l'ha considerato un gesto frutto della mia insicurezza. Peccato che non sa che con gli uomini sono sempre stata molto sfacciata, e che la mia assenza di risposta è dovuta alla mia mente concentrata su un altro attore. Tiro fuori la tessera magnetica ed apro la porta e lui fa lo stesso con la stanza accanto alla mia. Deve essere costretto ad usufruire del corridoio delle ragazze dato che le camere dei maschi sono già tutte occupate, a quanto ho capito. "Buonanotte allora." Dice per poi sparire nella sua stanza. Prima di entrare nella mia, faccio un salto a bussare a quella di Valeria ma, come immaginavo, non ottengo risposta. Torno nella mia camera, ma non sono ancora abbastanza stanca e sono sicura che mi girerei nel letto tutta la notte, così accendo la vasca idromassaggio, nella speranza di liberarmi di un po' di pensieri.
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Una settimana per innamorarsi - Tom Holland
RomanceSofia Ferri ha vent'anni e ha da poco realizzato il suo sogno di entrare nell'esercito italiano. Uno sfortunato giorno dopo aver sventato un attacco terroristico viene consacrata dall'intero paese come una supereroina, divenendo famosa anche oltreoc...