Io sono una persona,tu sei una persona.
Ma cos'è davvero una persona?
Non molti sanno che lo psicologo e psicoterapeuta Carl Gustav Jung suddivise l'inconscio umano in alcune parti,una di queste era appunto chiamata "Persona".
La parola che usiamo tutti i giorni, "persona", viene dal latino personǎ,parola che stava ad indicare le maschere degli attori che si esibivano nei teatri. Maschere ben disegnate,variopinte,raffiguravano personaggi in maniera decisamente realistica; ma Jung vide nella personǎ la vera identità dell'uomo stesso. Si tratta di un compromesso tra l'Io e la Società,il ruolo che ognuno di noi assume nel suo contesto sociale,come un intrepido attore che si impegna a recitare il suo copione con discreta bravura. E quando la Persona prende il posto dell'Io,schiacciando e riducendo al minimo la vera personalità inconscia a favore del ruolo che si sta interpretando,col tempo si degenera e si sprofonda in una sorta di nevrosi chiamata "frustrazione da nullità": nondimeno una sorta di complesso di inferiorità nei confronti di sè stessi.
E allora come fai a capire qual è Io e qual è Persona? Come fai a non farti schiacciare dal peso del ruolo che stai interpretando al mondo?
Certe notti mi sento come se venissi schiacciato dalla consapevolezza di quanto io sia bravo a fingere,di quanto ciò mi procuri soddisfazione e delusione,desiderio e rigetto. Può un uomo avere pace nella sua vita,almeno per una notte? Ogni tanto mi guardo allo specchio,i capelli castani tagliati non troppo corti,spettinati e tutti pensano che sia uno stile,che sia fatto apposta per dargli un tocco di sciatta bellezza. Come fanno a crederlo? Semplicemente ogni mattina passo davanti allo specchio con la spazzola in mano per pettinarli e non riesco a guardare il mio riflesso per più di una manciata di secondi: non lo sopporto,come se mi fissasse,mi squadrasse e giudicasse tutti i miei peccati per semplice routine. Allora poso la spazzola,li aggiusto alla meglio con le mani mentre vado in ufficio e la gente mi chiede quale tecnica che io usi per farli sembrare così belli.
A volte sembra proprio che ti prendano in giro,fanno apprezzamenti sui tuoi capelli come se non notasse le occhiaie,la pelle tirata,le labbra screpolate e spaccate per tutte le volte che le mordo in preda al nervosismo; o sono volutamente disattenti,o sono davvero stupidi,o io sono un ottimo attore. Sarebbe imbarazzante se effettivamente fosse la terza,ma è l'opzione più probabile. Sono stato in grado di creare una sorta di psicologia inversa grazie alla mia maschera: il ragazzo suicida dalla personalità bizzarra,quello che trovano sempre in procinto di attentare alla sua vita come se fosse parte di un gioco; in quel modo come possono sapere quali suicidi sono parte del copione e quali invece sono dettati dalla putrida disperazione del mio animo marcio? Non possono,e anche oggi io sono salvo.
La mia mente vaga a volte,vaga vaga e non c'è modo di fermarla. E penso a tutto,anche a quello che non conosco. Il soffitto sulla stanza si muove,le pareti oscillano e mentre sono Dazai Osamu all'improvviso divento qualcun'altro. È il Whiskey? È quella strana sigaretta che mi ha offerto il senegalese davanti al supermercato? Chissà.
Oggi chi sono? Sono un contadino africano,nella sua arida terra. Anche oggi sto piegato sulla schiena che fa male,anche oggi il caldo sembra sciogliermi le ossa e anche oggi nonostante tutto so che il raccolto sarà poco: mia moglie,i miei sei figli,che fine faranno se io non sto piegato sotto il sole anche oggi? E mentre penso a quale sia la tecnica migliore per piantare il grano tutto e cambia e... Swosh.
Cos'è? Il suono del vento,ma più forte,come se fossi su un aereo con il finestrino aperto,ma io non sono su un aereo,lo so perchè oscillo braccia e gambe con un pesce disperato che ha appena abboccato all'amo. Sto cadendo. Giù,giù,giù...Ma da dove sto cadendo? Sono un impiegato americano che si sta suicidando,buttandosi da un palazzo perchè gli hanno appena comunicato il suo licenziamento,o forse sono un paracadutista tedesco che si è buttato da un aereo e ancora non sa che tra qualche istante scoprirà che il suo paracadute non funziona e che tra trent'anni sarà ancora tetraplegico.
Giù,giù,giù e poi...Splash.
Splash è un suono d'acqua. Riemergo,cerco aria. I vestiti si inzuppano e mi trascinano verso il fondo. Sono in superficie eppure non respiro.
Forse perchè la superficie non è il mio posto, e allora mi rendo conto e torno giù,nelle profondità di un oceano freddo e solitario: sono un bellissimo squalo bianco. Chi addenterò oggi con i miei denti aguzzi? Chi sarà la prossima creatura che malcapitatamente oserà avvicinarsi a questa feroce bestia dall'aria presuntuosa? Forse un banco di pesciolini,forse troverò una preda già morta,lasciata lì da un altro predatore disattento. Ma no...Io sono il feroce squalo bianco e sono tra i più altezzosi,troverò un avversario degno di essere sfidato e solo quando l'avrò affrontato e ucciso gli renderò gli onori funebri sbranandolo e tingendo l'acqua cristallina di un rosso sbiadito.
Sbam.
Sbam è il rumore che di solito fa quando riapro gli occhi e mi rendo conto che in realtà sono poco e niente.
Non ho voglia di rialzarmi,non ho voglia di guardarmi intorno e vedere le bottiglie di alcolici vuoti,i pacchi di sigarette vuoti,le siringhe mezze piene lasciate in mezzo alla stanza.
Quando la mia mente non vaga da sola,senza che io le dia il permesso,anche a me piace vagabondare per la città in cerca di qualcosa di interessante. Yokohama è un posto senza troppe pretese,senza troppi posti da vedere,senza troppa gente simpatica.. Dove andrei in un posto come questo? Ma anche oggi i miei piedi camminano da soli,la mia mente schiva evita un solo pensiero e lo cerca come se ne avesse bisogno più di un'altra dose della stessa sostanza che mi sono iniettato un'oretta fa.
Toc toc.
"Toc toc" è il rumore che di solito fa la mia mano sulla porta di legno di un appartamento in centro prima che i miei occhi incontrino una certa figura,le mie pupille si dilatino,le mie gambe e le mie braccia si muovano da sole e i miei pensieri si annebbino poco a poco,soffocati da voci che gridano alludendo a istinti animaleschi nella mia mente. E anche oggi va così,gli occhi color mare non chiedono niente,non vogliono niente,pretendono poco e sanno che io glielo darò,non sanno che io ne ho bisogno quanto loro. Le man sanno che fare,stesso percorso delle altre volte: tolgono la giacca,il gilet,perdono tempo e si innervosiscono sui bottoni della camicia..
"Sei troppo vestito" gli dico sempre,lui scrolla le spalle,sembra essere più bravo di me a questo gioco,infatti addosso mi sono rimasti solo i boxer.
Non fa domande,non fa commenti,assaporandolo ignora ogni mio bacio; come mi fa innervosire questo ragazzo. Facciamo sesso con gli sguardi,a volte,quando ci intravediamo in mezzo alla strada. Ci fissiamo,io sorrido,lui sbuffa,io scrollo le spalle,lui rotea gli occhi,poi entrambi ci giriamo di spalle e continuiamo a guardarci con l'anima. Mi fa impazzire decisamente più della sostanza che ho preso un'ora e mezza fa.
Glielo direi? Certo che si,ma le mie labbra sono disperatamente incollate alle sue,cercano nella sua bocca qualcosa che non sappia di insipida realtà,lo trovano e da allora non sanno più farne a meno; e allora giochiamo,divertiamoci ad essere le persone che non siamo mai state,inventati un ruolo diverso da quello che interpreti ogni giorno e diventalo solo per me,non voglio che nessun altro lo veda. Come faccio a fartelo capire senza sembrare stupido? Non mi metterei mai a parlare di stupidaggini come queste adesso,soprattutto perchè il corpo si tende e si flette ad una velocità che nemmeno mi consente di parlare.
Persona.
Troviamo un compromesso,se davvero la Persona non può prendere il posto dell'Io,cosa accadrebbe se facessi del tuo Io la mia Persona?
"A cosa diavolo pensi?" mi dici,la sigaretta in bocca. Penso che sei un clichè a fumare dopo aver fatto sesso,penso,ma mica glielo dico.
A cosa diavolo penso? Boh,non lo so. Forse penso ad un modo per piantare il grano,per far funzionare il mio paracadute,per non essere licenziato,per procurarmi il cibo anche oggi.
Ma non posso fingere con te,lo sai benissimo. Mi guardi e sorridi perchè sai che qualsiasi cosa io ti dirò sarà la verità di uno sciocco che non sa recitare,sono un pessimo attore quando sono con te. Mentre le tue mani mi accarezzano dimentico le battute del copione,a muovermi troppo in fretta mi cade la maschera,non sono neanche entrato in scena e già mi hai strappato il costume e il pubblico dov'è? Almeno il pubblico non c'è; allora forse anche oggi potrei lasciarti fare. Mi stai sabotando,per caso?
Perchè nel copione ci sono così poche scene con te? Nel tuo copione ci sono scritte belle frasi rivolte a qualcun altro,il mio è pieno di monologhi. Perchè non posso strapparlo e scriverne uno io?
Mentre accarezzo distrattamente i tuoi capelli rossi tu non fai domande,accarezzi sul mio viso le frasi tra le righe e le citazioni d'autore che sparo senza un vero e proprio motivo,forse lo faccio per impressionarti,forse voglio che mi guardi così ogni altro giorno della mia vita fino all'ultimo. Ma mica te lo dico.
Mentre torno a casa respiro l'aria della sera,pure lei ha lo stesso profumo di sempre,come se avesse un copione.
Persona.
Per Jung,il compromesso tra l'Io e la società.
Ma io sono innamorato e mi sento schiacciato da questa feccia di società,dalla mia maschera e dal mio copione: di compromessi non ne vedo neanche l'ombra.
STAI LEGGENDO
☄. *. ⋆ˊˎDamn Soukoku 相克
De Todo*・῾ ᵎ⌇ ⁺◦ 💘 ✧.* Humor e situazioni strane sui Soukoku (e occasionalmente anche sugli Shin Soukoku). Troverete anche scleri inerenti a Bungou Stray Dogs e delle OneShot dedicate alle due ship sopra citate~. *・῾ ᵎ⌇ ⁺◦ 💘 ✧.* Buon divertimento,e suici...