I fratelli Pevensie iniziarono il loro viaggio per capire cosa fosse successo al loro regno, ma a quanto pare la terra era desolata.
Stavano perdendo le speranze, fino a che non videro qualcuno lungo il fiume: due uomini vestiti di armatura stavano per giustiziare un nano.
Non li conoscevano, ma sapeva che il nano faceva parte del loro regno.
Susan lanciò una freccia davvertimento, che colpì la barca.- Mollatelo!- gridò.
Senza ascoltarla, i due lanciarono il prigioniero dalla barca.
Peter si tuffò in acqua per impedire che morisse annegato, mentre la sorella uccise i soldati.
Una volta sulla terra ferma, Lucy gli tolse le corde dalle mani.
-Mollatelo?!- esclamò rabbioso il nano.
-Un semplice grazie andava bene.- commentò Susan.
-Ma perché volevano ucciderti?- domandò la più piccola.
-Questo è quello che fanno i soldati di Telmar.-
-Soldati di Telmar?-
Il nano sbuffò.- Ma dove siete stati negli ultimi anni?!-
-E una lunga storia.- rispose Lucy.
E fu quando vide la spada di Peter, che il nano li guardò increduli e capì di chi si trattassero.
-Volete dirmi che voi siete—I re e le regine di un tempo?!-
Peter gli porse la mano.- Sono re Peter.-
Il nano ridacchiò.- Sei proprio come lei ti ha descritto.-
-Lei?-
-La principessa Emily: un pallone gonfiato, è così che ha detto.-
-Sta bene?-
-Oh si. Me ne meraviglierei se non stesse bene, dato che dorme nella mia casa e mangia il mio cibo.- borbottò laltro.
***
Intanto, proprio in quella casa, Emily aveva portato il ragazzo e lo aveva lasciato riposare.
Aveva analizzato le sue vesti, confermando che fosse proprio un soldato di Telmar.
Ma sembrava meno cattivo degli altri.
Gli preparò una zuppa e quando aprì gli occhi, gli offrì un bicchiere dacqua.
-Dove sono?- domandò spaesato.
-Sei al sicuro, abbiamo ucciso la maggior parte degli uomini che ti inseguivano.- gli rispose Emily. -Vieni da Telmar vero? Sei un soldato.-
-No, non sono un soldato. Sono il Principe Caspian, ma sono fuggito.-
-Perché?-
-Mio zio Miras è diventato padre di un maschio. Credo di essere sopravvissuto solo perché ero lunico erede maschio al trono. E adesso che ne hanno un altro, vogliono uccidermi.- spiegò Caspian.
-E sai dirmi perché tuo zio ha attaccato il mio popolo e ucciso i miei amici?-
-I-io, non lo sapevo. Sapevo che mio zio odiasse gli abitanti di Narnia, ma non che avesse ordinato un attacco.-
Emily vide che nei suoi occhi cera sincerità, quindi decise di fidarsi di lui.
-Adesso siamo alloggio hai soldati di Telmar?!- esclamò il nano Nikabrik.
-Nikabrik è il nano scorbutico.- continuò Emily, presentando chi la ospitava. -E io sono Emily.-
-La principessa?-
Solo a sentire quella parola, ad Emily venne la pelle doca.- Una volta.- affermò.- Beh, principe Caspian, hai fatto un bel casino.- commentò poi. -Anche se forse non hai fatto male perché probabilmente riporteranno il loro sedere qui.-
-Cosa?- chiese Caspian confuso.
Emily gli fece vedere il corno di Susan.- Tu lo sai cosè questo?-
***
Attraverso la barca rubata ai soldati, i fratelli Pevensie e il nano attraversarono il fiume.
Guardandosi intorno, Lucy notò che era tutto spento.- Sono immobili.- commentò, riferendosi agli alberi.
-Sono alberi, che ti aspetti?- le chiese Trumpkin.
-Una volta danzavano.-
-Quando siete andati via, il popolo di Telmar ci ha attaccati. I sopravvissuti si sono rifugiati nella foresta e gli alberi si sono chiusi in se stessi.- spiegò il nano.
-Non capisco, Aslan come ha potuto permetterlo?-
-Aslan? Ci ha abbandonati, proprio come avete fatto voi.-
Peter spingeva i remi, pervaso dal senso di colpa. -Noi non volevamo andarcene, sai?-
-Ormai non ha più importanza.- continuò laltro.
-Portaci dagli abitanti di Narnia e lo sarà.-
***
Tutti a Narnia avrebbero voluto conoscere chi avesse suonato il corno della regina Susan, così Emily avrebbe accompagnato Caspian ne loro rifugio segreto nella foresta.
-I minotauri esistono davvero?- domandò curioso il ragazzo.
-Si, ma qualcuno di loro ha un caratteraccio.- rispose Emily.- Come fai a sapere tutte queste cose su di noi?-
-Racconti. Il mio maestro mi ha sempre raccontato di Narnia e dei suoi quattro sovrani.- spiegò Caspian, fermandosi a guardarla.- Sai, mi dispiace per il tuo castello, se solo avessi saputo-
-Non ti preoccupare, non è colpa tua.- continuò la ragazza, che dentro di se dava la colpa solo ai fratelli Pevensie.
Proprio in quel momento, sentirono le foglie muoversi ed estrassero le armi.
Da dietro gli alberi apparvero altri soldati che iniziarono a colpirli con delle balestre.
I due iniziarono a correre, poiché troppi per loro.
Ma mentre scappava, Emily fu colpita al polpaccio e cadde a terra.
Non ci mise niente ad estrarsi la freccia.- Odio le frecce.-
Caspian venne in suo aiuto e la prese sulle spalle.
Ma ad un certo punto, i soldati iniziarono a cadere come pedine: qualcosa li stava uccidendo.
Le foglie si muovevano e si poteva sentire un chiaro squittio.
Improvvisamente, proprio da terra, un topolino saltò sul principe Caspian e fece cadere sia lui che Emily.
Si trattava proprio di un topo: aveva la spada e una piuma rossa sulle orecchie.
-Scegli con cura le tue ultime parole, abitante di Telmar.- disse esso.
Caspian si ritrovò imbarazzato.- Ma sei un topo.-
Laltro sospirò.- Speravo in qualcosa di un po' più originale. Prendi la tua spada, avanti.-
-Ehm, no grazie.-
-Non mi batterò con un uomo disarmato!- esclamò il topo.
-Ecco perché preferirei non battermi con te, nobile topo.-
-Ripicì!- intervenne Emily, chiaramente affaticata.- Lascialo stare, sta con me.-
-Cosa?!-
-Sì, è lui che ha suonato il corno.- spiegò lei.
A quel punto arrivarono altri abitanti di Narnia. -Ce lo faccia vedere, allora.-
STAI LEGGENDO
Il Principe Caspian (Rivisitata)
FanficCONTINUO STORIA "IL LEONE, LA STREGA E L'ARMADIO (RIVISITATA)"