Dopo una serata piena di festeggiamenti e fuochi dartificio, Emily si risvegliò la mattina dopo tra le lenzuola bianche.
Fu un deja- vu per lei: la giornata era iniziata proprio come quella del giorno in cui i fratelli Pevensie se ne erano andati.
Ma quando voltò la testa verso laltro lato, capì che avrebbe avuto un finale diverso.
Cera Peter col petto nudo e che la guardava sorridendo.- Mia regina.- mormorò.
Emily ricambiò il sorriso.- Mio re.-
Si diedero un dolce bacio prima di vestirsi e prepararsi alladunata con i cittadini di Telmar.
Si riunirono nella piazza più grande della città che al suo centro aveva un bellissimo albero in fiore.
-Saranno tempi migliori per Telmar e vi ringrazio di aver scelto me come vostra regina. Ve lo prometto che non dovrete avere timore di niente con me.- annunciò Emily. -Per quanto riguarda gli uomini che erano fedeli a Miras, spero che ognuno di voi possa vivere in pace. Col passare del tempo ho capito che siamo noi stessi a scrivere il nostro destino. Perciò voglio darvi la possibilità di andare verso la terra dei vostri avi.-
A quel punto Aslan respirò verso lalbero: le sue lunghe cortecce si aprirono e crearono un varco.
-Noi accettiamo.- intervenne la moglie di Miras insieme al suo bambino.
Senza esitare, la donna andò verso lalbero e vi sparì allinterno.
Tra gli abitanti si creò brusio.- Come sappiamo che non ci sta conducendo verso la morte?!-
-Mio signore.- intervenne Ripicì. -Io sono pronto a portare 11 topi con me se serve.-
-Non serve.- continuò Peter. -Tocca a noi ora.-
I fratelli Pevensie sapevano di dover tornare a casa, ma non sapevano che solo due di loro sarebbero tornati a Narnia.
-Tu che vuoi fare?- domandò ad Emily.
Era appena diventata regina di un regno, ma Emily doveva decidere se restare o seguire i Pevensie.
-Qualsiasi cosa deciderai, sappi che sarò al tuo fianco comunque.- le disse Caspian.
-Anche io, dopotutto lui è la tua famiglia.- continuò Peter.
Emily guardò Edmund, Lucy e Susan che le sorridevano e si sentiva davvero a casa.- Lo siete anche voi.- rispose, per poi abbracciare Caspian .- Te la senti, fratellino?-
-Assolutamente sì, sarò qui ad aspettarti.- le disse stringendola fra le braccia.
Poi Emily si diresse dai suoi vecchi amici per salutarli, ma prima che potesse farlo, Peter la bloccò.- Aspetta.-
-Cosa?-
-Se avessi deciso di tornare con noi, cera una cosa che volevo chiederti.- continuò Peter, per poi estrarre una scatolina dalla tasca e mettersi in ginocchio.
Gli abitanti fecero un sospiro di sorpresa ed Emily sgranò gli occhi.
-Em, vuoi tu-
-Si!- urlò Emily, con vocina acuta. Si coprì poi la bocca imbarazzata. -Oddio sì!-
Peter non aveva nemmeno avuto il tempo di aprire la scatola con lanello, ma questo dimostrava solo che Emily lo amava davvero.
Col sorriso gli mise un anello luccicante al dito e successivamente lei gli saltò addosso per baciarlo.
Lucy storse un po' la bocca.- Capirò quando sarò grande, ne sono sicura.-
-Io sono già grande.- sussurrò Edmund, abbassando lo sguardo in maniera dispiaciuta.- Ma non credo di voler capire.-
Successivamente, Peter consegnò la sua spada a Caspian.- Non cè più bisogno di noi qui.-
-La custodirò fino al tuo ritorno.- affermò il principe.
-Non credo che torneremo.- intervenne Susan.
-Ah no?- chiese Lucy.
-Voi due sì.- rispose il più grande, riferendosi a Lucy ed Edmund.
-Perché? Loro hanno fatto qualcosa di male?-
-No, al contrario, ma tuo fratello e tua sorella hanno imparato tutto quello che cera da sapere in questo mondo, adesso è ora che vivano nel loro.- spiegò Aslan.
-Non ti preoccupare Lucy, presto capirai anche tu.-
Emily si diresse da Trumpkin per primo, per salutarlo. -Grazie per avermi ospitata.- gli disse, inginocchiandosi davanti a lui per via della sua statura.
-E stato un onore.- rispose lui, prima che si abbracciassero.
-E a voi, grazie per quello che avete fatto per me.- disse poi al maestro Cornelius.
Infine, Emily si mise a guardare come Susan salutava Caspian.
-Avrei voluto passare un po' più di tempo con te.- ammise il principe.
-Non avrebbe funzionato comunque, veniamo da due mondi diversi.- rispose Susan, dandogli una pacca sulla spalla.
Quando tornò in fila con gli altri, Emily la guardò male.
-Che cè?-
-Una pacca sulla spalla?- sogghignò Emily, sapendo dei suoi interessi nei confronti del fratello. -E la tua unica possibilità, non tornerai più.-
Susan ci ripensò e tornò da Caspian per dargli un leggero bacio sulle labbra.
-Questa è mia sorella.- esclamò Emily, per poi dirigersi verso lalbero.
Quelli che una volta erano i cinque fratelli Pevensie, si presero la mano e attraversarono la corteccia.
Dopo essersi voltata unultima volta per incrociare gli occhi di Aslan, Lucy si ritrovò di nuovo, insieme ai fratelli e con la divisa scolastica, alla fermata della metro.
Ma guardandosi intorno, non videro Emily.
Il treno giunse in quel momento e quando le porte si aprirono, eccola là che li aspettava.
-Cavalcate il mio destriero insieme a me?- domandò Emily, sorridendo.
Gli altri quattro ridacchiarono e salirono sul treno.
Finalmente erano di nuovo riuniti e quella metro fu per loro come una grande metafora della vita: il treno li avrebbe portati avanti.
Per affrontare una delle cose più difficili: la vita.
Vivere, in attesa della prossima avventura.
CONTINUA
Angolo autrice
Spero che anche questa storia vi sia piaciuta, la conclusiva della saga vi aspetta sul mio profilo :D
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Il Principe Caspian (Rivisitata)
Hayran KurguCONTINUO STORIA "IL LEONE, LA STREGA E L'ARMADIO (RIVISITATA)"