☀️CAPITOLO 3☀️

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La sveglia suonò alle 6:15, ma non avevo nessuna intenzione di alzarmi dal mio amato letto.

Presi il cellulare e apparvero due messaggi: Ashton e Luke.

<<Ashton Irwin>>

"Buongiorno piccola, buona scuola. <3

Tuo Ash xx"

<<Luke Hemmings>>

"Giorno principessa. Appena esci da scuola fammi uno squillo che ti vengo a prendere. <3

Tuo Luke xx"

Erano le 6:45 quando mi alzai per sciacquarmi la faccia e per mangiare qualcosa di fretta.

Ero davanti all'armadio a fissare i capi posti al suo interno.

Presi un paio di jeans neri strappati alle ginocchia, una maglietta bianca e, sopra ad essa, una felpa molto larga con un tema floreale.

Indossai i miei amati anfibi neri e misi la bandana tra i capelli spettinati.

Salutai di fretta mia nonna con un bacio e mi raccomandò di fare la brava, come fa sempre.

Scesi le scale e, tra me e l'autobus, si era creata una competizione: se fossi arrivata per prima sarei riuscita ad andare in stazione in tempo, se non ci fossi riuscita...avrei dovuto aspettare altri 15 minuti alla fermata.

Corsi con tutte le forze possibili, ma poco dopo inciampai su una radice fuoriuscita dal marciapiede. Caddi violentemente sul cemento e l'autobus mi lasciò lì da sola, sdraiata sull'asfalto freddo di una mattina autunnale.

Mi guardai intorno per vedere se qualcuno aveva notato la mia caduta, ma non c'era nessuno nei dintorni.

Mi alzai in piedi e non riuscivo quasi a camminare, avevo entrambe le ginocchia sbucciate, le mani rosse e mi ero anche procurata dei graffi sulla guancia sinistra.

Mi incamminai verso la fermata del bus come se non fosse successo nulla, anche perché se lo avessi raccontato a qualcuno si sarebbe messo a ridere piuttosto di chiedermi se stavo bene. Misi le cuffie nelle orecchie e non pensai più a niente, guardai il cielo e pensai: 'mamma, papà, Ashton...mi mancate tanto. Salvatemi.'.

Finalmente l'autobus arrivò e, dopo qualche fermata, arrivai in stazione.

Presi il treno per un soffio, due fermate e scesi. Camminai lentamente per circa un chilometro mentre ero circondata da gruppi di ragazzi, non mi sentivo a mio agio in quel momento.

Eccolo lì, in lontananza si prostrava l'istituto dove sarei stata rinchiusa per cinque lunghissimi anni.

A ogni passo mi avvicinavo sempre di più, finché non arrivai davanti all'ingresso. Chiesi ad un ragazzo a fianco a me dove fosse l'auditorio perché l'email mandata dalla segreteria diceva che tutti i primini si sarebbero incontrati lì.

"Vieni con me ragazza" mi prese la mano e mi portò con lui verso la mia meta.

"Emh...grazie mille" balbettai guardandolo negli occhi.

"Figurati, comunque piacere...il mio nome è Louis Tomlinson" mi porse la mano.

"Emily Irwin" gli presi la mano.

"Classe?" mi chiese lui sorridendo.

"Veramente non lo so, questo è il mio primo giorno in questa scuola" lo guardai ancora in quegli occhi azzurri/verdi.

"È vero, che sbadato! Io sono in 3B LS, aula 115."

"Che significa LS?" chiesi incuriosita.

"Liceo Scientifico" sorrise.

"Tommo muoviti!" un suo compagno di classe lo chiamò.

"Arrivo!" urlò "ci vediamo presto Emily, vieni a farmi visita qualche volta." Lou mi diede un bacio sulla guancia, raggiunse i suoi amici e si allontanò sempre di più.

Strabuzzai gli occhi, non mi sarei mai aspettata che in quell'istituto ci fossero ragazzi così disponibili. Ero meravigliata.

Entrai nell'auditorio e mi sedetti sul primo scalino, c'erano tantissimi studenti...chissà con chi ero capitata in classe.

Il mio dubbio fu spento dopo circa 45 minuti.

Classe 1B Liceo Linguistico, 27 alunni, aula 116.

#spazioautrice

Cari lettori, innanzi tutto grazie delle visualizzazioni e dei voti.

Seconda cosa, sono ritornata con il terzo capitolo di 'They Don't Know About Us".

Cosa succederà nel prossimo capitolo? Lascio libero spazio all'immaginazione. :)

A presto xx

-Hemmo96

They don't know about usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora