Il petto di quel ragazzo era nudo, io mi sentivo in imbarazzo ma non dissi niente, del resto mi aveva salvato.
Arrivammo ad una grotta, mi lascio. Lo guardai bene in volto, aveva duo occhi blu come il mare e i capelli neri erano tutti arruffati.
Io arrossi. Il ragazzo mi guardava non sapeva se parlare o aspettare che lo facessi io, ma ero troppo scossa per ciò prese l’iniziativa.
“stai bene?” mi chiese preoccupato.
“si, penso di sì” dissi per niente convinta.
“per caso conoscevi quegli uomini?” ma come aveva fatto a capirlo.
“solo uno, è l’uomo che mi ha cresciuta quando i miei genitori sono morti, ma non so cosa ci facesse in mezzo al bosco” ero confusa, la testa mi girava.
Il ragazzo mi scrutò attentamente, probabilmente aveva paura che fossi dalla parte dei due uomini, ma appena si accorse che ero del tutto innocente mi sorrise.
“piacere il mio nome e Tye, tu invece come ti chiami?” era veramente un ragazzo solare, sorrisi timidamente.
“io mio nome è Mallu, grazie per avermi aiutato” dissi abbassando lo sguardo.
Tye era abbastanza magrolino, ma aveva molti muscoli, indossava solo dei shorts arancioni, ma dopo poco si mise una maglietta bianca.
Io ero ancora molto spaventata, Frank non mi aveva vista ma avrebbe capito che ero io dal momento che non sarei tornata a casa.
Tye probabilmente si accorse del mio stato d’animo e mi abbracciò.
“andrà tutto bene stai tranquilla” io avevo iniziato a piangere e sentivo che le gambe non avrebbero retto ancora. Mi inginocchiati, il ragazzo dagli occhi come il mare fece lo stesso continuando ad abbracciarmi.
“cosa faccio adesso?” riuscì a far uscire solo queste parole.
“tu vivevi con uno di quei due uomini?” mi chiese Tye sapendo già la risposta. Io annui.
“vogliono sabotare la prova e uccidere tutti i ragazzi che affronteranno l’esame” io rimasi pietrificata.
“non hai nessuno oltre a quell’uomo, vero?” piano piano il suo tono diventava sempre piú triste.
Io scossi la testa. Mi accorsi per la prima volta di non avere nessuno, ero completamente sola.
‘’tranquilla, ti porto al villaggio e resterai con me, non ho intenzione di farti restare con quell’uomo, io aiuto sempre una ragazza in difficoltà” il suo tono di voce era diventato orgoglioso e un po’ ironico.
Si alzo e mi porse la mano. Io la afferai e mi alzai.
“prima però dobbiamo passare dove abiti e prendere le tue cose, tranquilla, quegli uomini saranno impegnati a cercarci ovunque, non torneranno a casa prima di cena” ero un po’ titubante, non volevo incontrare Frank, avrebbe capito tutto.
Ma prima che potessi dire qualunque cosa il ragazzo mi prese per mano, e iniziò a correre trascinandomi con se.
“mi dispiace ma in questa zona dobbiamo correre, staranno cercando ovunque e non siamo al sicuro” mi disse sfoggiando un sorriso con tutti e trentadue i denti.
Continuammo a correre, fino a che non calpestai un ramo che mi fece cadere a terra.
Il ragazzo si fermo subito e mi aiuto ad alzarmi, il mio vestito di era strappato.
“riesci a correre ancora, qui non siamo al sicuro” chiese il ragazzo preoccupato.
Io feci un passo, ma appena appoggiai il piede sinistro una fitta pervase tutta la gamba.
Tye se ne accorse subito e mi prese ancora in braccio. Iniziò a correre, mancava poco alla casa. Tye rallentò e io in lontananza vidi la casa.
“ECCOLA” esclamai.
Superammo il fiume ed entrammo in casa. Corsi in camera mia zoppicando. Tye cercò di aiutarmi ma non lo permisi. Presi tutti i miei vestiti e li misi in una valigia. Ma dopo poco senti il rumore della porta che si apriva.
Feci cenno a Tye di nascondersi sotto il letto, io rimasi seduta.
“Millu, per caso hai visto passare due persone di qua?” mi chiese.
Io risposi scuotendo la testa cercando di non mostrare nessun segno di paura.
“quella valigia?” mi ero dimenticata di nascondere la valigia e lui l’aveva vista.
“sto preparando alcune cose per l’esame” dissi.
lui rise e poi uscì dalla stanza parlottando tra di sé.
“va bene vado, tu resta qua, ci sono due pericolosi criminali da queste parti” quella frase mi fece arrabbiate, ma non potei controbattere, se no si sarebbe accorto di tutto.
Appena Frank attraversò il fiume Tye si alzò in piedi.
“hai finito?” mi chiese, aveva paura che potesse ritornare.
“si andiamo” detto ciò uscimmo dalla porta e ci dirigemmo verso il villaggio. Io mi fermai a guardare la casa, non l’avrei piú rivista da quel momento, ma già lo sapevo.
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sempre quel sogno
AdventureUna ragazza di sedici anni entra dopo molti tempo nel villaggio dove era nata, cresciuta e dove la sua famiglia era morta. Come se la caverà, dopo aver saputo la causa della morte dei suoi famigliari e scoprendo molto sul suo passato e le sue origin...