Capitolo 1

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POV Cheryl

Ero appena arrivata a scuola con Alec e Caleb e subito ci eravamo accorti che c'era qualcosa di strano, tutti erano agitati e bisbigliavano tra loro.
« ma che cosa sta succedendo?» mi chiese Alec incuriosito, « non ne ho la minima idea, ma penso di sapere come scoprirlo» dissi io dirigendomi verso una ragazza che frequentava il mio stesso corso di biologia, credo si chiami Ethel, aveva dei capelli neri e riccissimi ed era piuttosto bassa e minuta. « sei Ethel? Giusto?» le chiesi io pronta a fare l'ennesima figuraccia, «si e tu saresti?» mi chiese guardandomi in cagnesco, ma non ci feci caso più di tanto, ero abituata a ricevere quegli sguardi dalle ragazze, « sono Cheryl, frequentiamo lo stesso corso di biologia, scusa se ti sono piombata addosso in questo modo, mi chiedevo se per caso sapessi cosa sta succedendo? Perché tutti bisbigliano?» le dissi ciò ed il suo sguardo cambiò radicalmente, mi si avvicinò e mi disse bisbigliando « beh è appena arrivato un nuovo studente, da quel che ho sentito arriva dall'America ed è davvero molto bello » fece una pausa si girò a guardare al di sopra della mia spalla « non girarti a guardare, sta arrivando proprio adesso» aggiunse prima di superarmi dandomi una spallata. Io non la ascoltai e divorata dalla curiosità mi girai nella direzione dalla quale Ethel mi aveva detto che stava arrivando. Quando lo vidi rimasi paralizzata, era davvero bello, probabilmente il ragazzo più bello che avessi mai visto, era alto, muscoloso, aveva una mascella squadrata, degli occhi di ghiaccio impenetrabile, dei capelli neri come la pece. Non riuscivo a smettere di fissarlo e soprattutto non riuscivo a smettere di osservare i muscoli che si intravedevano da sotto la maglietta bianca attillata che indossava, dopo qualche istante il ragazzo si rese conto che lo stavo osservando e quando mi passò affianco, mi rivolse un sorriso e dopodiché scomparve in mezzo agli altri studenti.
Notai che Alec e Caleb stavano ridendo come due matti, ma smisero all'istante quando si resero conto che li stavo guardando in cagnesco, ma comunque mentre andavamo in classe Caleb non fece altro che massacrarmi con una cantilena.
Entrati nell'aula di matematica ci sedemmo ai nostri soliti posti e parlammo del più e del meno fin quando non vedemmo entrare il professor Lee seguito dal ragazzo che avevo visto qualche istante prima in corridoio, «wow Cheryl guarda chi c'è?» disse Caleb con un ghigno malefico, « falla finita Caleb » dissi non accorgendomi di aver alzato un po' troppo la voce, e adesso tutti incluso il ragazzo americano mi stavano fissando, « c'è qualche problema Cheryl?» mi chiese il professore « no prof, mi scusi non mi ero resa conto di aver alzato la voce » dissi imbarazzata. Il professore accettò le scuse e presentò il nuovo arrivato «ragazzi sono lieto di informarvi che avete un nuovo compagno, si chiama Nikolas Gray» disse il professore iniziando subito dopo la lezione. Nikolas si sedette accanto a me ed io sussultai involontariamente, lui sembrò accorgersene « tu sei la ragazza che prima mi stava fissando in corridoio, posso sapere il tuo nome?» disse ghignando, in quel momento mi sarei voluta sotterrare ma non avevo via di scampo perciò risposi « mi chiamo Cheryl ».
«Cheryl!?» ripeté Nikolas, Ed io non poté fare a meno che pensare che il mio nome pronunciato da lui fosse davvero meraviglioso, « è davvero un bellissimo nome» disse in fine prima di girarsi ad ascoltare la lezione.
Il resto della giornata fu piuttosto tranquillo, ma io non riuscivo a fare a meno che pensare a Nikolas e al modo in cui aveva pronunciato il mio nome. All'uscita Alec mi bloccò e mi chiese se per caso stasera volessi andare con lui e Caleb alla festa di Ginny Brooks, « sai che non amo le feste » dissi quasi seccata dalla sua domanda, « lo so Cher ma per favore vieni con noi, ci divertiremo, non puoi stare sempre per conto tuo» disse lui ma io non volevo stare in mezzo a gente che mi detestava « ho sentito che ci sarà anche Nikolas» aggiunse poi. Non so come ma era riuscito a convincermi ad andare a quella stupida festa solo dicendomi che ci sarebbe stato anche il nuovo arrivato. «va bene, verrò a questa stupida festa » dissi cercando di sembrare infastidita ma con scarsi risultati, « come se ti dispiacesse... CI VEDIAMO STASERA!!» urlò Alec allontanandosi, io scossi la testa e mi incamminai verso casa di mia zia Kate, era come una madre per me, ma ogni volta che tornavo da scuola sentivo una morsa stringermi dentro al petto, mio padre mi aveva abbandonato da lei quando avevo 8 anni, dicendo che sarei stata meglio con Kate e che lui non sarebbe mai stato un buon padre per me, io volevo tanto credergli ma sapevo perfettamente che mi sarei solo creata un illusione. Arrivata davanti la porta di casa rimasi immobile qualche istante, feci un respiro profondo ed entrai cercando di sfoggiare uno dei miei sorrisi migliori, « ciao tesoro come è andata oggi a scuola?» mi chiese mia zia con un sorriso smagliante, « bene, come al solito» dissi io, « sei strana per caso è successo qualcosa che ti ha turbata?» mi chiese con tono accusatorio, « no, volevo solo sapere se questa sera posso andare ad una festa con Alec e Caleb » le risposi tenendo la testa china, non mi serviva guardarla in faccia per sapere che mi stava osservando « certo ma ti voglio a casa per l'una» disse seria, la ringraziai e corsi in camera mia al piano di sopra.

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