Mi chiamo Eléna,Eléna Torres,ma tutti mi chiamano Lena, e ho 17 anni.
Vivo a Londra da sempre,ma adesso per problemi familiari,specialmente per mio padre, mi devo trasferire ad Holmes Chapel,una piccola città dell'Inghilterra.
In questo momento sono in macchina,il camion del trasloco ci sta seguendo e dopo tre ore estenuanti di viaggio,finalmente vedo la scritta 'Holmes Chapel' sul cartello stradale.Tiro un sospiro di sollievo non appena l'auto si ferma.
"Siamo arrivati!" dice freneticamente mia madre.
Io,beh,si sono contenta di essere li perché mi sono allontanata da mio padre che mi maltrattava,però non è bello mollare la scuola,gli amici, lo sport, mollare tutto e ricominciare da capo.
Scendendo dalla macchina vedo un'enorme casa sulla mia destra,probabilmente è la nostra,perché il fidanzato di mia madre è un imprenditore; possiede molte aziende di moda,si chiama Frank,mi sta simpatico perché abbiamo molte cose in comune; perlopiù si deve sposare con mia mamma tra qualche mese e se lei è felice,lo sono anche io.
Frank mi invita ad entrare in casa e, curiosa dallo scoprire il modo in cui è arredata all'interno, mi faccio subito avanti. Apro il portone e trovo un enorme salone. Ha un carattere proprio, sono mischiati diversi stili, industriale con un leggero stile minimalista; l'unica cosa che riesco a dire è 'Wow'. Con la coda dell'occhio noto la cucina sulla destra e proseguendo mi ritrovo davanti a delle scale a chiocciola, le quali portano al piano di sopra. Sulle pareti grigie sono appesi vari quadri,da una copia de "La colazione sull'erba"di Edouard Manet ad uno che richiama la magnifica tecnica del puntinismo.Salgo e mi ritrovo un'altro piccolo salotto e attorno ben cinque porte: Sono dipinte con un rosso mogano,si intonano perfettamente con il beige delle pareti e il bianco delle finestre.Le apro e ci trovo due bagni,la camera da letto matrimoniale, una camera degli ospiti e finalmente,quella che deve essere la mia stanza.
"E' bellissima." Sussurro a me stessa non appena varco la soglia della mia nuova stanza. C'è un letto a baldacchino,una scrivania con sopra un computer della Apple,un'armadio fatto a specchiera,una porta finestra che porta sul balcone ,una poltrona e accanto al letto un'altra porta,la apro e ci trovo un bagno.
"Un bagno personale?!" dico entusiasta a me stessa.
Esco sul balcone della camera che da sul retro della casa, proprio sul giardino. Non molto più in là si trova l'inizio della foresta, chissà se avrò del tempo per andare a curiosare,meteo permettendo.Mentre rientro sento mia madre chiamare il mio nome dal piano di sotto:"Lena vieni giù ! Dai,che dobbiamo dare una mano a scaricare il camion". Dopo aver richiuso la finestra scendo le scale e la raggiungo.
***
"Allora Lena,ti piace la casa ?." mi chiede Frank.
"Si è fantastica,camera mia è stupenda,non dovevi disturbarti a comprarmi il computer" rispondo.
"Figurati "-sorride.- "tua madre mi ha informato sui tuoi gusti".
Finita la cena, dopo aver aiutato a sparecchiare e lavare i piatti, mia madre e Frank vanno in salone a guardare la TV mentre io salgo in camera mia e mi metto a guardare il mio profilo Facebook sul PC.
Mentre pubblico alcune foto della mia nuova stanza, canticchio alcune canzoni che ho fatto partire da youtube. La musica si abbassa con l'arrivo di una notifica.
'Harry Styles ti ha inviato una richiesta di amicizia'.
Harry Styles? Non conosco nessuno che si chiami così.
'Accetta'.
Anche se molte volte sono diffidente nell'accettare richieste di amicizia dagli sconosciuti, la accetto. Mi alzo dal letto per andare a finire di mettere a posto i miei vestiti e i miei libri,metto la sveglia perché il giorno dopo ho il mio primo giorno di scuola qua a Holmes Chapel.
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No control
Teen FictionTratto da un capitolo: "H-harry,mio padre e i suoi amici ci hanno trovati,non possiamo più nasconderci,saranno in venti la fuori ad aspettarci" "Lena,c'è un modo..." "No Harry,no non dirmi quello che penso" dico piangendo "Si Lena,allora,io vado fu...