Prove di maturità

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Il weekend della Festa della Repubblica passò senza che Alberto riuscisse a ricevere notizie di Bianca e della sua operazione, né dalla sua famiglia né da quella della Ventoni, né tantomeno dalla diretta interessata: la cosa stava iniziando a preoccuparlo più di quanto non lo avesse fatto la prima notte d'amore passata con lei, che sembrava, dal punto di vista della ragazza, come se fosse l'ultima.
La mattina del 4 giugno, nel momento in cui varcò la soglia del Da Vinci, pensò che qualcosa doveva essere successo: tutti parlavano a bassa voce, lo guardavano con compassione, e le parole più dette erano "la ragazza malata" e "la figlia del preside".
Cercò con lo sguardo Davide e Sofia, ma ad andargli incontro fu la Di Nardo.
《Alberto, eccoti qui...》esordì.
《Ma cos'è successo, prof?》domandò agitato e confuso il giovane Baldi.
《Mi dispiace, non doveva succedere. Ci tenevi così tanto a lei...》cominciò la docente.
《Le dispiace di cosa, prof? Mi può dire che cazzo sta succedendo? Perché tutti parlano piano di Bianca e mi guardano strano?》sbottò lo studente, la rabbia che montava inarrestabile.
《Bianca non ce l'ha fatta, Alberto. È morta sotto i ferri》ammise la donna.
《No...》ebbe la forza di rispondere il ragazzo.
《Lo so che è difficile da accettare, visto che le volevi molto bene...》proseguì la collega di sua madre, cercando di consolarlo.
《No, lei non sa un cazzo! Nessuno sa un cazzo!》gridò lui. Intanto la gente passava e continuava a guardarlo.
Ma era come se non ci fossero, come se il mondo fosse sparito attorno ad Alberto: Bianca era morta, e nulla aveva più senso.
《Alberto...》si avvicinò lei.
《Mi lasci stare! Voglio stare da solo...》la allontanò l'alunno, iracondo, correndo via.

                                         ***

Dopo quel confronto, Emma raggiunse Laura nella stanza dei docenti.
《Allora?》domandò la Castelli.
《Ho provato a parlargli》rispose la Di Nardo.
《E lui?》chiese l'una.
《Non ha voluto che lo consolassi. In realtà mi ha cacciata in malo modo, ha detto che non vuole vedere nessuno》spiegò l'altra.
《Siamo stati dei vigliacchi. Io, mio marito, mio figlio Franco. Avremmo dovuto dirglielo stamattina mentre facevamo colazione, e invece ho delegato te... Sono una madre orribile...》si pentì la prima.
《Io non penso che tu sia una madre orribile. Nessuna donna troverebbe mai il coraggio di dire al proprio figlio che la ragazza che ama ha perso la vita sotto i ferri, durante un'operazione nella quale la medicina ha fatto progressi e ridotto il tasso di mortalità. Adesso però bisogna stare tutti quanti vicini ad Alberto, più che mai con la maturità alle porte》decretò la seconda.
《Temo proprio che questa sarà la parte più difficile. Dopo la morte di Bianca, non credo che avrà più l'entusiasmo per nulla, figuriamoci per ripassare tutto il programma dell'ultimo anno...》immaginò la madre di Alberto.
In fondo al suo cuore sperava che almeno Sofia e Davide riuscissero a farlo ragionare.

                                       ***

Ma quando Alberto diceva che non voleva vedere nessuno, intendeva proprio nessuno.
Se n'era andato in cortile, con le cuffie dell'iPod nelle orecchie, la musica a palla e le parole di "Lontano dal tuo sole" di Neffa che erano il ritratto di ciò che provava in quel momento:

Sono pronto per rialzarmi ancora
È il momento che aspettavo è ora
Nonostante questo cielo
Sembri chiuso su di me
Nessuno mi vede, nessuno mi sente
Ma non per questo io non rido più

Non ce la faceva, non ce la faceva nemmeno a pensare di alzarsi la mattina successiva e constatare che Bianca non faceva più parte di questo mondo; non riusciva ad accettarlo; voleva solo sparire, nascondersi tra le pieghe di un dolore che dilagava dentro di lui e non poteva essere fermato; niente e nessuno avrebbe potuto raggiungerlo.

Io sono qui in un mondo che ormai
Gira intorno a vuoto
Lontano dal tuo sole
E piove ma io qualche cosa farò
Per risentire ancora
Tutto il calore che ora non ho
E avere un po' di pace che ora non ho
E luce dei miei occhi che ora non ho
Una direzione giusta che ora non ho
Che ora non ho

Bianca - La mia più bella cosa mai successa [Saga del Liceo Da Vinci]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora