Prologo

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Un lampo. Una figura apparve e svanì nel buio del temporale. La creatura vide delle case e un anfiteatro il cui candore spiccava nell'oscurità della notte. Un'altro lampo, la figura si mostrò qual era. Era una ragazza: i capelli, color delle stelle che in quella notte si erano nascoste fra le nuvole, erano raccolti in una treccia fradicia. La ragazza aprì gli occhi, quegli occhi di un oro arrugginito così innaturali, spaventosi ma allo stesso tempo bellissimi. Si sentiva così stanca e debole, comprese che la forza rimasta le stava scivolando via; cercò di farsi forza ma, ormai esausta, cadde ai piedi del grande pino. Mentre sveniva sentì quella voce calda che dimorava nei suoi ricordi. La voce pronunciò il suo nome dolcemente: Astra.

La nuova deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora