Capitolo 3

7.7K 450 16
                                    

-No, ti prego! Non ancora!- urlò Astra mentre dormiva. Si risvegliò tutta sudata nel suo letto. I suoi coinquilini la stavano fissando con aria curiosa ma anche un po' spaventati. Lei si scusò timidamente, abbassando il viso e inarcando le sopracciglia all'insù. Una volta pronta uscì e andò dai suoi nuovi amici. Mentre camminava canticchiava e osservava gli alberi, e intanto ricordava. Ricordi di un tempo lontano, di lei che stando china su un corpo offuscato dal tempo, implorava un'ombra di toglierle l'amore. Piangeva chiedendo di toglierle quel sentimento che le faceva male, che gli aveva spezzato il cuore. Ritornò in se e si accorse che era arrivata al campo di addestramento. Corse dai suoi amici. Percy si accorse che Nico osservava Astra ma non ci fece troppo caso. Guardava la ragazza dai capelli d'argento che combatteva e non era affatto male. Era molto abile con la spada e schivava i colpi con facilità. Tutti la osservavano ammirati e Clarisse, gelosa di tutta quell'attenzione per una novellina, la sfidò in un duello. Astra sorrise, ma il suo sorriso non era dolce anzi, era un sorriso crudele. Accettò il duello, parava i colpi della figlia di Ares in modo strano, come se una forza invisibile la proteggesse. Alla fine Astra ebbe la meglio e costrinse Clarisse alla resa, la quale, mentre la stavano portando in infermeria cominciò a minacciarla di morte come sempre:- Mi vendicherò ragazzina e desidererai di non essere mai nata!-
-Certo come no!- le rispose lei ridendo. Era l'ora di pranzo e tutti andarono a mangiare. Offrì una bistecca ad Ares per abbonarselo e tornò al suo tavolo della casa undici. Chirone intanto discuteva con Dioniso guardando Astra. Percy se ne accorse e diventò sospettoso. I due fecero un cenno ad Astra e a Percy invitandoli a venire con loro alla Casa Grande. Arrivati alla casa entrarono e si misero seduti ad un grande tavolo. Il centauro fu il primo a parlare:- Astra...sappiamo cosa sei. O meglio chi sei.- dapprima lei sgranò gli occhi ma poi si ricompose- E dimmi...-disse lei- chi sarei?- Dioniso rispose- Beh, mocciosa, sei figlia di una dea sconosciuta e una creatura che può essere equiparata a Caos, l'essere divino primordiale, dalla cui vampa nacque il mondo ed esso può anche distruggerlo se vuole.- Astra disse- Mia madre è morta, ha sacrificato la sua immortalità per salvare la terra da me. Dal mio potere.-
-Abbiamo letto degli scritti antichi su di te...tu vivevi felice in un terra, Atlantide, eri la principessa di quel regno. Ma poi arrivò un ragazzo e tu ti innamorasti di lui e lui di te. Ma tu non volevi ammetterlo. Arrivarono dei mostri e lo uccisero. Così tu quando lo vidi a terra senza vita chiedesti a Zeus di toglierti l'amore poiché ti faceva così male. Eri china su di lui e bagnavi la sue ferite con le lacrime baciandolo teneramente e con rimpianto. Ma lui non poteva fare nulla per te e così tu presa dal dolore perdesti il controllo. Avresti distrutto tutta la Terra se tua madre non si fosse sacrificata per contenere il tuo potere... Atlantide sparì per sempre insieme a tutti gli abitanti compresa tua madre: Lumil, la dea della Luce e dell'Ombra. Gli esseri umani la scambiavano per quello che per loro è Dio e anche per un'angelo a causa delle sue ali. Che hai anche tu come ho notato ieri notte al lago.- la ragazza arrossì mentre Percy la guardava con aria stranita- Da quel che raccontano nei libri- continuò Dioniso- tua madre aveva il tuo stesso viso, i tuoi stessi capelli...tranne per gli occhi, i suoi erano di un blu quasi elettrico. I tuoi sono così per l'influenza di tuo padre se si può chiamare così.
-Ora...- disse Astra con uno sguardo lontano e triste- mi considererete tutti un mostro....e mi manderete via ma l'avrei fatto anche io, troppi sentimenti qui,
troppo ricordi stanno riaffiorando, mia madre mi ha indotto un sonno profondo durato 2mila anni se non di più; mi sono risvegliata smarrita, sola. Ma è così che giusto che sia, che io rimanga sola...e....NICO, LEO, PIPER E ANNABETH USCITE FUORI DI LÌ!- Tre uscirono alla scoperto e Annabeth si tolse il suo berretto dell'invisibilità. Ora anche loro sanno tutto. Sanno che esiste una nuova dea...destinata a regnare. Solo a lei sta a decidere in che modo. Nel bene o nel male, nella luce e nell'ombra. Perché in tutti c'è sia luce che ombra, sta solo a noi decidere da che parte stare.
----------------------------------------------------------------------
SPAZIO AUTRICE
Ciao gente, spero che vi piaccia la storia e ringrazio tutti per i commenti. So che sono un orco a far uscire i capitoli dopo miliardi di anni ma il liceo è abbastanza pesante e rompiscatole.....comunque sto facendo un disegno di Astra con la tavola grafica....e.....accetto tutti i vostri consigli per la storia. Perché è la prima che scrivo. Quindi faccio abbastanza schifo. Bye bye.

La nuova deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora