Capitolo 1 ‪

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Percy si diresse verso l'infermeria, voleva conoscere la nuova arrivata. Quando arrivò c'erano già i suoi amici che, attorno ad una branda, fissavano incuriositi una ragazza. Suppose che quella nuova doveva essere lei. Si avvicinò e, facendo un cenno di saluto ai compagni, la osservò meglio. Era una ragazza molto bella dai tratti del viso delicati, aveva un'aspetto quasi angelico mentre dormiva. Notò con sorpresa che i suoi capelli erano argentei, un colore innaturale ma che non stonava con il suo viso d'angelo. Si avvicinarono ancora di più: la ragazza si stava svegliando. Dapprima si stiracchiò e poi aprì gli occhi del tutto. Tutti trattennero il fiato, i suoi occhi erano del colore di un'oro arrugginito anche se, in teoria, quel metallo non poteva ossidarsi ma, se fosse stato possibile, sarebbe stato sicuramente di quel colore. La ragazza li guardava con aria spaventata così Leo le chiese gentilmente:-Ciao, come ti chiami?- e la ragazza rispose:-Astra. Leo riprese:-Sai già chi è il tuo genitore divino?. Lei scosse la testa, non lo sapeva.
Spostava lo sguardo su ognuno di noi, dietro a quegli occhi così belli si celava tetra malinconia. Astra disse:- Non so se restare con voi sia una buona idea, io ho vissuto sempre da sola, non sono abituata ad avere contatti con delle persone.- Annabeth le rispose dolcemente:- Non ti preoccupare sei la benvenuta tra noi, non ti giudicheremo. Quanti anni hai?
-Quindici.-disse Astra:- Quanto Nico!!- esultò Leo.
-Evviva- disse Nico sarcasticamente. Astra lo fulminò con lo sguardo :
- Ah, immagino che tu sia un figlio di Ade....- Nico sgranò i suoi occhi ambrati:- E tu come lo sai?
-Assomigli a lui- rispose lei. Percy intervenne:- Perché non le facciamo visitare il campo?- Astra sorrise:- Con piacere!- si alzò dalla branda, aveva una semplice camicia da notte bianca. Lei si scusò per l'abbigliamento e con uno schiocco di dita cambiò i vestiti:- Adesso sì che si ragiona!- disse guardando la sua maglietta. Adesso aveva indosso una maglietta semplice nera con dei pantaloni grigi e aveva degli anfibi neri ai piedi. Doveva ammettere che aveva un ché di Nico.
Astra guardò Nico e lui le sorrise, cosa alquanto insolita, ma lei distolse subito lo sguardo. La faccia di Nico divenne imbronciata come sempre e tornò nei suoi pensieri.
Astra guardava meravigliata i ragazzi che si presentavano, visto che lei era una nuova arrivata. Sembrava che non avesse mai visto così tanta gente. Al contrario conosceva tutto sugli dei, sui mostri, sulle armi e cose del genere, sembrava a suo agio quando ne parlava.
Aveva fatto amicizia con tutti tranne che con Nico, anche se molti consideravano normale questo fatto vista la sua fama . Percy salutò i suoi compagni e la sua nuova amica Astra e tornò nella casa numero tre per schiacciare un sonnellino. Mentre sonnecchiava rifletteva su di lei. Non sapeva di che dio o dea fosse figlia, anche perché nessuno riusciva a cambiare aspetto come aveva fatto lei. Pensò che non fosse l'unico suo potere e decise aspettare. Si lasciò andare e si addormentò per la prima volta sereno.

La nuova deaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora