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"Vicky! Oh mio dio"

Mi dice il ragazzo moro dagli occhi azzurri davanti a me.

Gli salto addosso abbracciandolo, per poco non cadiamo per terra. Mi prende in braccio e mi fa girare. La gente intorno ci guarda felice per qualche secondo, poi tornano con gli occhi sulle porte scorrevoli.

Gli do un bacio sulla guancia e scendo da sopra di lui, non riesco a crederci.

"Non ci posso credere. Tu sei qui. TU SEI QUI!" mi urla.

Recupero le valigie e torno verso di lui.

"Com'è stato il volo? Chiama i tuoi genitori prima che ti vengano a prendere perché non li hai avvisati!" Mi chiede sorridendo.

"Ora li chiamo, il volo è andato benissimo. Non vedo l'ora di passare il mese più bello dell'anno."

"Dammi le valigie e andiamo, mia mamma è quasi più agitata di me per il tuo arrivo!"

Quasi mi perdo nei suoi occhi quando mi parla.

Gli do alcune valigie, e ci avviamo verso il parcheggio.

"Ci sarà tutta la tua famiglia a casa?" Gli chiedo.

"Si, non vedono l'ora di conoscerti dal vivo."

Saliamo in macchina e partiamo, il paesaggio qui è molto diverso da quello della Scozia, dalle mie parti ci sono solo campi e colline, mentre qui vari paesini e zone industriali. Dopo circa dieci minuti arriviamo davanti a casa sua. Prendiamo le valigie e suona il campanello.

Neanche il tempo di finire il suono che la porta si apre scoprendo Jay: "Victoria!" esce di corsa e mi abbraccia.

"Come stai cara? Sono felice di averti qui. Tutto apposto il viaggio? Hai avvisato i genitori? Salutali da parte mia. Sei proprio una bella ragazza!"

"Mamma lasciala stare, è appena arrivata!"

Dice Louis che intanto mi abbraccia da dietro.

Mi apre la porta e entriamo in casa, dove noto un cartellone con scritto: "Benvenuta vicky!" Sorretto in mano da tutta la famiglia.

"Oddio.. Grazie!" Corro da loro e li vado a salutare uno ad uno.

Dopo i saluti, Louis mi porta in camera sua.

È davvero una bella stanza, sui toni del blu e alcuni mobili sono dipinti anche di rosso. Ci sono varie foto appese al muro, alcune di lui da piccolo, altre con la sua famiglia, e poi ce n'è una in mezzo a tutte, di me e lui. Una foto che avevamo fatto in webcam, diciamo, con sotto la data di quando ci siamo conosciuti. Sorrido guardandola.

Esattamente sotto la foto, c'è il letto, matrimoniale, a forma rotonda.

Mi ci lancio dentro, seguita da Louis.

"So che il tuo compleanno è passato, ma ho pensato comunque di farti un regalo." Mi guarda.

Ok, amo decisamente i suoi occhi.

Si gira dal lato del comodino, prende una scatolina e me la porge.

La prendo e inizio a scartarla, trovandoci dentro un'altra scatolina di velluto rosso.

La apro e "Oh Louis.."

Nothing Else || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora