"Oh, ehm ciao Jessica..." dice il ragazzo accanto a me con tono scocciato.
"Ma come? Non sei felice di vedermi? Non mi presenti neanche questa nuova troietta accanto a te?" ridacchia.
Mi schiarisco la voce e inizio a parlare: "Senti, troietta lo dici a te stessa. Poi, non scassarmi la mi.." Louis mi interrompe tappandomi la bocca con la mano, sa bene che se continuo finisce male.
"Jessica, lei è Vicky la mia migliore amica, ora vattene perfavore." Dice il moro in modo calmo, anche se so che si sta trattenendo da dirle mille parolacce.
"Ah! La famosa Vicky, il motivo per cui mi hai lasciato! Bene.. a presto Louis, ciao troietta." Si gira e se ne va, camminando in malo modo sui tacchi vertiginosi che indossa.
Mentre penso a quello che ha appena detto Louis si gira verso di me: "Scusami, non volevo che ci rovinasse il pomeriggio, così l'ho subito cacciata via, mi sono trattenuto."
"Tranquillo, non mi rovinerò di sicuro una giornata solo per quella!"
Mi sorride e usciamo dal locale, avviandoci verso il centro della città, dove si trova una grande fontana, ora parzialmente ghiacciata a causa del freddo, e tutta la gente seduta sul muretto che la circondava.
Ci sediamo anche noi e scatto una foto al viale appena percorso, che è davvero suggestivo con tutte le illuminazioni.
"Lou facciamo una foto?" gli chiedo, mi serve un nuovo sfondo per il telefono.
"Certo!" Risponde, e intanto si avvicina a me mettendomi un braccio intorno alla vita e con l'altro impugna nella mano il mio telefono.
Sorridiamo felici e infreddoliti, e scatta la foto.
Devo dire che è davvero bellissima.
Improvvisamente Louis si gira seduto verso di me e inizia un discorso: "Allora, per Natale i miei genitori mi hanno dato due possibilità: la prima è di stare in famiglia per il pranzo con tutti i parenti, oppure la seconda cioè andare alla festa che organizzano i miei amici tutto il giorno. Ma io ne aggiungo anche una terza: potremmo al giorno pranzare con la famiglia e il pomeriggio-sera andare dai miei amici. Che ne dici?"
"Per me è indifferente, ma l'ultima proposta mi sembra molto interessante." gli dico, dalla mia bocca escono aloni di vapore.
"Perfetto, ora andiamo a casa però! Ormai la cena sarà pronta!"
"Si, andiamo."
Ci alziamo e ci incamminiamo verso l'auto, che si trovava poco distante dalla piazza.
Tornati a casa entriamo subito e sentiamo un calore pervaderci e un profumino di carne entrarci nel naso.
Salutiamo sua mamma e saliamo al piano di sopra.
Inizio a spogliarmi, mi tolgo prima il giubbotto e poi la felpa, rimanendo in maglietta e jeans. Vado a prendere la tuta e inizio a togliermi la maglietta e i pantaloni, scoprendo il reggiseno e le mutande.
Noto Louis seduto sul letto immobile.
"Beh, qualche problema?" Gli chiedo.
"Mi ricordavo le tue tette più piccole." Mi risponde squadrandomi.
"Lo prendo come un complimento quindi?"
"Beh, direi di si. Sto facendo pensieri poco casti sulle tue tette in questo momento"
Scoppio a ridere e mi infilo la tuta, che uso come pigiama, mentre Louis si cambia.
Mi sdraio sul letto e mi godo lo spettacolo.
"Muoviti che ho fame!" Gli dico, continuando a fissare il suo sedere che si vedeva molto bene con i boxer attillati.
Lui mi nota e mi dice: "Non guardarlo troppo che si rovina!"
Scoppio a ridere di nuovo, lui finisce di vestirsi e scendiamo di sotto.
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Ciao a tutti!
Non è un capitolo molto importante questo, diciamo che è solo per introdurre Jessica.
Spero vi piaccia, e lasciate qualche recensione e dei voti! Voglio sapere il vostro parere.
Alla prossima,
Mou
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Nothing Else || Louis Tomlinson
Hayran KurguQuando l'amore supera le distanze, tutto può succedere. "I'll wait for you because honestly I don't want anyone else"