Capitolo 2

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Mi alzo di scatto e faccio un profondo respiro, sentendo il profumo di casa: fiori d'arancio, e sento pian piano i muscoli che si rilassano. Ormai sono tranquilla solo qui.

Chiamo a gran voce mia sorella, in genere la mattina mi fa sempre trovare qualcosa da mangiare preparando con i datteri che crescono nelle vicinanze della nostra piccola casetta e gli avanzi della cena (se e quando resta).

Stranamente non mi risponde, così mi avvio in cucina dove noto una macchia nera sui muri. Stendo una mano per vedere di che di tratta e quando il mio dito entra in contatto con la macchia lo ritiro di scatto, notando che un po' di quella sostanza nera, che mi accorgo essere fuliggine mi è rimasta attaccata al dito; sento una sensazione di bruciore e noto che dal dito la polvere pian piano sta ricoprendo prima tutta la mano per poi salire sul braccio . Corro in bagno per sciacquarla via e passando davanti allo specchio in corridoio noto che ha ormai ricoperto tutto il viso tranne i miei occhi verdi e gialli che mi guardano sgranati.

Apro la bocca per urlare ma subito me ne pento perché la polvere entra anche lì facendomi soffocare.

Apro gli occhi e faccio un profondo respiro cercando di riprendere fiato, mentre la sensazione di annegare pian piano mi abbandona.

Mia sorella mi guarda dall'alto preoccupata e io decido di concedermi qualche secondo per tranquillizzarmi cullata dai suoi bellissimi occhi castani.

-Abbiamo visite sorellona- mi tiro su di scatto dal letto -VSITE?!?!?- al mio grido due occhi verdi sbucano da dietro la parete -Ciao piromane- mi dice con un sorrisetto sornione stampato sulle labbra e che labbra... OKAY RIPRENDITI LEA -Forse è meglio se mi spiegate tutto da capo, magari dopo che la stanza avrà smesso di girare-.
Mia sorella sorride comprensiva e mi aiuta ad andare in cucina dove per un momento un flashback delľincubo recente mi assale; mi aggrappo a Irene e faccio l'ennesimo profondo respiro, oggi consumo aria per tre.
Mi siedo sul tavolo cercando di non pensare agli occhi verdi che sento addosso mentre consumo in fretta la magra colazione che mi ha preparato oggi Irene.
-Ora che ho lo stomaco pieno, o quasi, possiamo iniziare- dico, occhi verdi mi guarda e sorride -Mi chiamo Paride e vengo da Agartha-

SPAZIO AUTRICE ?!?

Se stai leggendo questo libro, cosa che stai facendo se stai leggendo questo pezzo GRAZIE INFINITE.

Con questa piccola parentesi volevo solo rendervi partecipe del mondo dove vivono Lea e Irene, in pratica è del tutto simile alla terra, solo che ci sono 5 "regni": Camelot, Xibalbà, Atlante, e Helike sono sulla superficie della terra, nei 4 poli e il prendono il nome dalla capitale.

Questo pianeta però è CAVO, nel senso che in mezzo al posto di esserci il nucleo c'è la città di Agartha che "comanda" tutte le altre città.

Detto questo ho dei punti da chiarire

1_ Agartha l'ho trovato grazie a google

2_ Sono consapevole che ci sono un sacco di film, manga e libri su questa leggenda ma non ho preso spunto da nessuno di questi dato che non ne sapevo niente fino a quando non ho cercato su google

3_Questo punto non doveva esistere ma mi sono appena resa conto che ho fatto ti tutto senza grassetto e in genere ho visto questi spazi appunto IN GRASSETTO ma non ho voglia di riscrivere da capo tutto e non so come inserirlo su testi già scritti quindi abbiate pazienza

4_Ci sono un sacco di parole che il mio Computer mi dà sbagliate e questo mi mette un'ansia assurda dato che in realtà le ho riscritte 10000 volte e il cosino rosso sotto NON VA VIA, se notate errori di grammatica DITELO PLEASE

5_Continuo a scrivere punti per rimandare il momento in cui pubblicherò il capitolo, che, sono consapevole, è brevissimo SORRY

Agartha la Città Delle StelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora