capitolo 4

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Sono a pezzi. Ho bisogno di dormire, Luigi è andato via da 2 ore e non sono riuscito a chiudere occhio, tante sono state le lacrime, tanto il dolore, tanti i sensi di colpa...
- ma che succede? Cosa sono questi numori?-quei due disadatti riescono a diventare pericolosi con un nonnulla. ...oddio distruggeranno casa davvero questa volta.
Mi viene da ridere a pensarci. .io piu disadattato di loro che faccio battute di questo tipo!ho proprio toccato il fondo oggi. Dovrei solo vergognarmi.

Ed ecco che i rumori si fanno sempre piu forti, il vociare sempre piu concitato... Poi una porta viene sbattuta con forza e tutto cessa. Questa situazione non mi convince, quei due non litigano mai, vivono praticamente in simbiosi sono uno il prolungamento dell'altro.
Che sia successo altro?
Che gli alieni si siano impossessati dei loro corpi e si stiano preparando una frittata? Potrebbero preparla anche per me, ora che ci penso.
Ma riprenditi Rosario, ti compri per una frittata aliena?

Cosi, ancora preda a deliri idioti, decido di andare in cucina, qualcuno dovrà spiegarmi che cazzo sta succedendo. Ed è li, davanti la cucina, che rimango di sasso...
Qualcuno sta davvero cucinando dando le spalle alla porta, ma che cavolo - chi diavolo sei? Come sei entrato in casa mia e dove hai trovato tutta quella roba?- avrò posto troppe domande..oh ma andiamo chi se ne frega, questo qui cucina in casa mia.
-in primis... Mi hai fatto entrare te.
Questo che vedi è semplice cibo comprato in un supermercato e per quando riguarda il mio nome...beh dovresti saperlo.- mi dice una faccia fin troppo nota. Questo ragazzo sarà la mia rovina.
- cosa fai qua Luigi, se non erro ti ho cacciato da casa mia- cosi non va bene, perché è qui e cos'è questa storia del cibo.
-ti sento ragionare fin qua ...-
- BASTA...te ne devi andare,vai a casa Luigi.. a lavoro...o dove preferisci, non mi interessa, ma va via da qui- tremo per le mie stesse parole e prego affinché non le ascolti e rimanga qui con me.

Piango per  paura che i miei desideri si possano realizzare. Perché, se va via mi spezza il cuore, ma se resta mi trafigge l'anima.

Lui mi guarda con aria di sfida. Sposta una sedia col piede, si siede, appoggia i gomiti sul tavolo e le mani sotto il mento e mi dice -ora parla-
- parlare. ..di cosa...non so proprio cosa tu voglia sapere- non sono credibile, ma spero ci caschi non voglio aprire o chiudere nessun ragionamento a tal proposito.
- ho detto PARLA Rosario- ecco come non detto...-sono stanco di questo gioco. Ti ho dato spago, ti ho permesso questa fantomina assurda fin ora, ma adesso basta. La mia pazienza ha un limite- .

Non ne posso piu.
Dannato sia quel giorno che lo incontrai.
Dannata sia la mia codardia.
Dannato me, per essermene innamorato senza ritegno.
Non si può vivere cercando di evitare tutto e tutti.
Non posso più giocare con me stesso, non sono Ken in cerca della sua barbie.
Sono solo un coglione con una paura fottuta di rimanere in mutande e con il cuore spezzato.

-ho capito, cosi non va- mi dice Luigi notando la mia ansia - che ne dici se a parlare inizio io?chiedimi quello che vuoi, ti risponderò-
Annuisco come un povero idiota, ancora in piedi fuori dalla cucina, con il volto rigato dalle lacrime e con la consapevolezza di aver contribuito ancora, una volta, ad accrescere la mia gia lunga lista di figure di merda.
-perché sei ancora qui e non sei andato via?-
Sbuffa Luigi, si aspettava questa domanda ne sono sicuro, come sono sicuro che non ha voglia di rispondermi, ma lo farà lo stesso.
-perché sono Il Re degli idioti-
Non capisco. Sono consapevole che tutto cio sia colpa mia e che dovrei limitare "me stesso", ma lui cosa c'entra. Se vi è un idiota in tutta questa storia sono io .
- tu idiota, ma per carità...non ce essere perfetto quanto te-
Occhi sgranati e bocca aperta a palesarmi il suo stupore. Il suo sguardo dice tutto, l'ho detto ad alta voce...Cazzo ed ora come ne esco.
- io...io beh..-
-si tu..- ma cosa fa, mi da corda...non lo sa che potrei impiccarmici per quanto sono scemo.
A pensarci, però, non sarebbe una cattiva idea... Confessando tutto eliminerei il problema a monte...
-hai sentito bene...se ce uno stupido qui sono io...in tutta questa storia la colpa è sola mia-
- io ho detto idiota... E di chi sia la colpa non ho dubbi al riguardo-
Alzo gli occhi al cielo... non riuscirò ad uscirne vivo.
- tutto quello che ti ho detto qualche ora fa, era la verità . La mia paura di vivere blocca gran parte delle mie azioni..-non deve sapere per forza tutto...merita delle spiegazioni mica una confessione.
- fin qua c'ero arrivato..ora continua- non ci credo
- scusa? Non credo d'aver capito..-

Il pugno che sbatte sul tavolo è cosi forte ed improvviso che faccio un passo indietro per paura delle conseguenze. So che non è un tipo violento, ma proprio per questo preferisco allontanarmi. Ho paura d'aver svegliato il can che dorme.
- parliamoci chiaramente, senza omissioni...sto perdendo la pazienza-
- Cosa vuoi sentirti dire ...eh Luigi? Non ne posso piu di tutta questa pressione. Sono sotto esame sempre quando sono con te, non sbaglio a definirti perfetto. .. E cazzo...innamorarmi di te non era previsto, scusami tanto se questo ti scombina i piani e ti crea problemi...ma ehi nei casini ci sono soltando io-
Dico tutto ciò ad una velocità tale da farmi ansimare e aver gesticolato tutto il tempo non aiuta il mio non allenato corpo. Con una mano al petto respiro meglio che posso, cerco di regolarizzare i battiti del mio cuore e di...

Ed eccola la bomba che scatenerà la terza guerra mondiale. Che cosa gli ho appena detto. Nooo io devo essere impazzito, avevo detto niente confessioni
-perché sei nei casini?-

Mi sento come un personaggio di quei cartoni animati per bambini, quando spalancano occhi e bocca ed immancabilmente bulbi oculari e lingua schizzano via.

Dovrò ricredermi, non mi sembra cosi sveglio ne tanto meno perfetto in questo momento.
- hai capito quello che ho detto? - meglio esserne sicuri e chiedere va... Ne abbiamo avute troppe di incompressioni.
- voglio capire...perche saresti nei casini?
Già,  perché sarei nei casini?
-ma che razza di domanda è? La risposta è ovvia, frequentarmi ti fa male Luigi.-
-ma ovvio cosa? In questa storia non è ovvio nulla- mi dice venendo verso di me -guardati,  sei irriconoscibile. Eri cosi bello questa mattina, ora sembri l'ombra di te stesso. ..e cavolo smettila di piangere, comincia a darmi sui nervi sta cosa...ti prego- mi sussurra

È qui davanti a me. Il suo essere longilineo ed alto fa sembrare me, davvero, un nano. È cosi bello, anche offuscato dalle lacrime.

Vorrei andarmene, pregarlo di non illudermi cosi, di smetterla di accarezzarmi ed asciugarmi le lacrime...ma non ci riesco. Non voglio privarmi di questo calore...dell'affetto che mi sta concedendo
-ti prego...Luigi..no- ho la forza di dire, mentre mi crogiuolo nelle sue attenzioni, come un cane gongola delle carezze del suo padrone.
Ma lui non sembra intenzionato a smettere, anzi annulla le distanze e mi circonda in un abbraccio che mi toglie il respiro.
-io e te..siamo nei casini insieme-  mi dice poggiando le sue labbra sulle mie. È un bacio dolce, privo di passione, ma che ha il potere di sciogliore il cuore e di saldare l'anima.

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