ALLA BASE AVENGERS

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La mattina seguente
Peter Parker's POV
Quella mattina mi svegliai ed ero davvero elettrizzato perché il pomeriggio sarei andato alla base Avengers per parlare con Tony Stark. Certo prima mi aspettava una noiosa giornata di scuola, ma ero comunque felicissimo.
Quindi mi vestii velocemente e feci colazione al volo perché, come al solito, ero in ritardo. Arrivai alla fermata e il bus era appena partito, ormai l'avevo perso. Dovevo andare a scuola in un altro modo, ma non avrei mai fatto in tempo ad andare a piedi o in bici. Quindi l'unica soluzione era usare il mio spararagnatele, il costume me lo risparmiai perché a scuola avrei dato troppo nell'occhio. Cominciai a sparare ragnatele per spostarmi in aria, mi spostavo saltando da edificio a edificio. Non c'è niente da fare, la sensazione che si prova a volare in questo modo è fantastica, vedi tutto ciò che ti circonda, ti godi il paesaggio ed è una cosa pazzesca perché ti stai spostando in aria aggrappandoti a delle strutture e saltando da una all'altra, il tutto a una velocità estrema. Ti dà un sacco di carica.
Arrivai a scuola in pochissimo tempo; atterrai dietro l'edificio in modo che nessuno mi vedesse. Feci il giro e incontrai Ned, il mio migliore amico.
N: Hey zio, come va? Sembri stanco stamattina
Io: Nono sto benissimo amico, sono super carico
Ci incamminammo verso l'entrata della scuola.
N: Mh ok, non sei un po' in ansia per il compito di chimica?
Mi fermai di scatto e quasi urlai.
Io: PERCHÉ C'È UN COMPITO DI CHIMICA OGGI?
N: Certo ziooo, te ne sei dimenticato?
Io: Si Ned si, sennò non sarei così impanicato. Okok calma Peter, a che ora è? In quarta ora, bene ho tempo. Ce la posso fare, devo farcela. Ned su che argomento è?
N: Sull'ultimo capitolo. Zio tranquillo, chimica è la materia in cui vai meglio, sicuramente ce la farai.
Pensai: in effetti tutto il tempo trascorso a cercare di creare la miscela giusta per le ragnatele da sparare ha dato i suoi frutti. In ogni caso dovevo ripassare.
Io: Si forse hai ragione amico, speriamo vada tutto bene.
Suonò la campanella e andammo in classe.
Passai le prime tre ore a ripassare tutto per il compiti di chimica, sentii poco delle lezioni che stavo facendo. Qualcosa su Napoleone in prima ora, poi Shakespeare in seconda e in terza qualcosa sulle equazioni. Io ero tutto concentrato a ripassare per il compito di chimica e per fortuna nessun insegnante se ne accorse, di solito sono bravo a non farmi scoprire, ormai ho esperienza.
Arrivammo in quarta ora e i fogli erano già sui nostri banchi. Banchi rigorosamente singoli e ben distanziati gli uni dagli altri. Cominciai il compito e a momenti sbagliai anche il nome, poi mi rilassai un attimo e cominciai a leggere. Mi resi conto che molte cose le sapevo e quindi andai abbastanza spedito.
Suonò la campanella e consegnai il compito soddisfatto.
Finii la giornata abbastanza tranquillo ed euforico per ciò che mi aspettava il pomeriggio.
Appena finite le lezioni mi precipitai fuori scuola per andare a casa e Ned mi rincorse.
N: Zio, ti va se oggi pomeriggio vieni da me?
Io: Ned amico mi dispiace non posso. Sai, devo dirti una cosa...Tony Stark mi ha preso per fare uno stage alla Stark Industries e comincio oggi!
N: Wow ma è fantasticooo! Allora ci sentiamo dopo o domani, buona fortuna.
Io: Grazie amico!
Per pranzo avevo mangiato un panino strada facendo e appena arrivai a casa andai subito in camera per prepare tutta la mia roba.
Presi uno zaino e dentro ci misi il costume, altre cose che potevano essermi utili e la mia videocamera per girare un vlog.
Erano le tre meno dieci e uscii di casa salutando velocemente mia zia.
Uscii di casa, ma non sapevo come sarei arrivato alla base. Il mio dubbio svanì in un secondo quando vidi un'auto enorme nera parcheggiata proprio lì difronte. Il guidatore abbassò il finestrino.
X: Hey, sei tu Peter Parker?
Io: Si, sono io
X: Salta su!
Entrai in macchina.
X: Allora, io sono Happy e sono un caro amico di Tony, mi ha detto di portarti alla base oggi e di tenerti un po' d'occhio nei prossimi tempi.
Io: Ah, ok Happy. Ti dispiace se intanto filmo tutto?
H: No, ma non far vedere a nessuno questi video
Io: Ook. *cominciai a registrare* Hey ciao a tutti, sono in macchina con il mio amico Happy. Happy saluta.
H: Ehm ciao...SCUSA MA CHI STO SALUTANDO?!
Io: Nessuno Happy, tranquillo. Voglio solo riprendere. Dai su amico, sii un po' più happy.
Dissi ridendo, ma lui non ricambiò.
Io: Ok Happy non ha voglia di scherzare. Comunque, siamo in macchina e stiamo andando alla base Avengers perché Tony Stark vuole farmi diventare un supereroe e io sono troppo FELICEEE!
Io continuai a raccontare e Happy sospirò.
H: Prevedo che sarà un luuungo viaggio.
Durante il viaggio feci il mio video, per tutto il tempo. Il viaggio era lungo, ma io avevo tanto da raccontare, e nel frattempo Happy si era un po' sciolto ed era diventato più simpatico e meno freddo.
Quando arrivammo scesi in un batter d'occhio dalla macchina, Happy scese subito dopo e mi condusse lui. In tutto ciò io continuavo a riprendere e Happy a volte si faceva anche vedere nel video.
Stavamo per entrare e trovammo Tony Stark alla porta che ci aspettava.
Io: Salve signor Stark! *poi dissi verso la videocamera* Guardate chi c'è qui, Tony Stark!!!
T: Che fai, stai facendo un video? Dai su su inquadrami
Io: Si certo *lo inquadrai*
T: Salve a tutti, oggi ho fatto venire qui Peter perché penso abbia un potenziale da supereroe. Peter io non mi sbaglio mai, mai. Quindi non deludermi. *cominciò a camminare* Dai vi faccio entrare. Vedete com'è bello? Beh lo so, la maggior parte di tutto ciò è opera mia.
Tony ormai aveva preso familiarità con la videocamera, ma dopo un po' la spensi, feci vedere la struttura nel video e la spensi perché avevo altro a cui pensare.
La base Avengers era bellissima. Si trovava in una zona isolata e aveva molto verde intorno. La base era gigante e di conseguenza anche il territorio che occupava. Intorno c'era un enorme cortile e alcune piattaforme per gli atterraggi degli aerei e dei parcheggi. Poi al centro c'era la vera e propria base. Era una struttura con la forma di un anfiteatro, ma ovviamente chiusa, e sopra c'era una grande A che stava per Avengers. Entrando dalla porta principale ci si ritrovava in una specie di all, in cui c'era una piccola fontana al centro e alcune piante. Poi c'erano moltissimi corridoi che portavano a uffici, laboratori e chissà quante altre cose. Il tutto in uno stile molto moderno e minimal, con i corridoi fatti con finestre di vetro che permettevano di vedere tutto il paesaggio fuori.
Stavo ammirando tutto ciò, quando Tony mi riportò alla realtà.
T: Happy grazie mille per la tua disponibilità, ti richiamerò dopo per riaccompagnare Peter a casa. Peter tu vien-
H: Ma come? Non posso assistere anche io?
T: No, Happy. Avevamo detto che gli avresti dato un passaggio e forse nei prossimi giorni l'avresti tenuto d'occhio
H: Neanche a distanza?
T: Happy, amico, no
H: Va bene, ci vediamo dopo ragazzo
Lo salutai e lui se ne andò un po' deluso. Intanto Tony mi mise un braccio intorno alle spalle e ci incamminano per andare non so dove.
T: Allora Peter, dicevo. Oggi ti farò conoscere tutta la squadra e poi ti faremo fare una specie di allenamento per testarti
Io: Wow, ok. Quindi vuole dire che conoscerò tutti gli Avengers?!
T: Esattamente. Sono dietro questa porta, pronto?
Io: Cos-cosa? No, un attim-
Aveva già aperto la porta e mi fece entrare.
T: Ecco a voi il ragazzo di cui vi parlavo
Entrai in questa stanza e c'erano tutti gli Avengers intorno a un enorme tavolo, pensai che fosse una specie di sala riunioni. C'erano proprio tutti, e io ero come paralizzato.
T: Peter ecco davanti a te Steve Rogers, Bruce Banner, Natasha Romanoff, Thor e Clint Barton
Tutti loro: Ciao Peter
Nat: Vieni qui, siediti
Andai vicino alla Vedova Nera e mi sedetti.
Nat: Allora, cosa ci dici di te?
Io: Ehm...ehm...io...
Nat: Stai tranquillo, mica mangiamo
Io: Si ehm ecco, allora. Mi chiamo Peter Parker, ho 15 anni e vengo dal Queens. La mia vita non è mai stata tanto interessante, poi però un giorno uno strano ragno mi morse e cominciai ad avere poteri particolari. Da lì cambiò tutto; mi sono fatto un costume e ho cominciato a proteggere il mio quartiere dal crimine. Ovviamente nessuno sa che sono Spider-man...ehm, a parte voi
Steve: Wow, che storia affascinante Peter. Posso capirti, io ero un normale ragazzo che voleva arruolarsi nell'esercito, ma che non veniva mai preso per colpa del suo fisico gracile. Poi un giorno mi presero e un altro mi iniettarono il siero del super soldato, e ora sono Captain America
T: Si Steve sappiamo tutti la tua interessante storia. Adesso andiamo avanti. Peter è un amichevole Spider-man di quartiere, ma potrebbe essere una grande risorsa per la squadra, ecco perché voglio aiutarlo a intensificare il suo lavoro
S: Sono d'accordo
Bruce: E dimmi Peter, com'è che funziona il tuo spararagnatele?
Io: *lo presi* Beh è semplice, basta puntare e sparare premendo questo pulsante. Le ragnatele sono molto resistenti e si sciolgono dopo due ore, infatti mi permettono di aggrapparmi ovunque. Le ho create io inventando una miscela
B: Sorprendente, mi piace il ragazzo
Clint: E la tua mira com'è?
Io: Per ora non ho mai sbagliato l'edificio a cui dovevo aggrapparmi, quindi suppongo buona
Risero tutti, trovarono la mia affermazione divertente.
Thor: Ragazzo, hai il fegato per combattere i nemici?
Io: Ultimamente riesco sempre nelle mie missioni, quindi si abbastanza
Thor: Mh, mi piace
T: Bene, adesso che tutti l'avete conosciuto direi di spostarci sul campo
Tutti si alzarono e andammo fuori. Io stavo letteralmente esplodendo dentro, ero troppo emozionato.
T: Peter vai lì, hai 5 minuti per cambiarti
Io: Si ok
Entrai in uno stanzino e mi cambiai velocemente. Mi infilai il costume, sistemai gli spararagnatele ed ero pronto.
Uscii e andai fuori da tutti gli altri.
T: Ma cosa ti sei messo?
Io: Il costume
T: Ma per favore, ritorna nella stanza e guarda meglio. Torna qui immediatamente e cambiati
Ero molto confuso, non capivo cosa intendesse. Era ovvio che il mio costume non fosse il massimo, era la semplice unione di una felpa col cappuccio rossa e dei pantaloni azzurri, e degli occhiali massicci che fungevano da maschera. D'altronde era fatto in casa. In ogni caso tornai nello stanzino e guardai bene. Notai che per terra c'era una valigetta. La aprii e spuntò un piccolo rialzo con un costume da Spider-man molto tecnologico. Rimasi senza parole. Lo infilai e tornai fuori. Intanto mi resi conto che avevo un assistente operativo che mi spiegava le funzionalità del mio nuovo costume e poteva attivare ciò che volevo.
T: Adesso si che ragioniamo. Allora Peter questo nuovo costume è dotato di una tecnologia molto avanzata, ci sono molte funzioni che il tuo assistente operativo ti aiuterà a conoscere
Io: Già ci ho parlato, l'ho chiamata Karen. Dice che c'è attivo il protocollo baby
T: Già, si. Finché sei inesperto questo protocollo sarà attivo, pian piano lo toglieremo
S: Dai Tony, vediamo cosa sa fare. *si rivolse a me* Vai Peter facci questo percorso
C'era un percorso in cui dovevo schivare ostacoli, fermi e in movimento, saltare da una parte all'altra e fare varie acrobazie per finirlo. Il tutto sarebbe stato cronometrato.
Cominciai a fare questo percorso. Saltai alcuni cumuli di oggetti, mi aggrappai a delle torri di cubi pesanti saltando da una all'altra. Andavo molto veloce, poi all'improvviso mi arrivò qualcosa addosso. Uno degli ostacoli in movimento. Riuscii a schivarlo molto bene, grazie al mio senso di ragno (o Peter prurito) e tutti rimasero molto sorpresi.
Poi continuai e finii il percorso e avevo impiegato pochissimo tempo. Tutti applaudirono.
S: Sorprendente!
N: Hai un grande potenziale ragazzo
Thor: Mi piaci sempre di più
C: Ottima mira, sei preciso
B: Hai dei riflessi fenomenali
T: Non male ragazzo
Rimasi molto felice di questi commenti
Io: *mi tolsi la maschera* Grazie mille a tutti
T: Andiamo avanti
Non avevo finito? Ero convinto che avrei dovuto fare solo quel percorso, invece no.
T: Adesso dovrai combattere con ognuno di loro *indicò gli Avengers*
Io: Sul serio?
T: Certo
Io: Ah...ok
Ero molto spaventato all'idea, come potevo io combattere con dei veri supereroi, e che supereroi. Captain America, Vedova Nera, Thor, Hulk e Occhi di Falco. Non potevo farcela.
T: Vai Peter, preparati.
Io: Sono pronto
Non era vero, ma prima cominciavo prima avrei finito.
T: Benissimo. Via.
Cominciò questo combattimento e cominciai a schivare tutte le frecce di Occhi di Falco, riuscendo a sparargli delle ragnatele sui polsi in modo da bloccarlo. Poi dopo arrivò Hulk, lui è enorme, io sono piccolino, riuscii a schivarlo e raggirarlo. Cominciai poi a correre su un muro che stava lì, poi mi lanciai e cominciai a girare in aria intorno al mostro verde per legarlo. Ci riuscii. Arrivò poi la Vedova Nera e cominciò un combattimento a mani nude, era davvero bravissima. Era veloce e precisa, spietata direi. Riuscivo a schivare i suoi colpi, ma non riuscivo a lanciarne. Dovevo trovare una soluzione. Con una ragnatela mi sollevai in aria scappando da lei e mettendomici dietro, così riuscii a disorientarla e con un colpo cadde a terra. Guadagnai tempo. Poco dopo arrivò Thor, l'unico modo per vincere contro di lui era schivarlo e andare via. Così feci e funzionò, provai a sparargli delle ragnatele e riuscii a bloccargli le mani. Infine arrivò Captain America, lui cominciò a cercare di colpirmi, e io saltavo e saltavo in modo da schivare tutto. Ad un certo punto volevo legarlo con le ragnatele, ma invece riuscii a prendere il suo scudo e poi infine lo legai.
Tony rimase a bocca aperta, come tutti gli altri.
Neanche io sapevo come avevo fatto a fare tutto ciò, rimasi molto sorpreso e fiero di me.
T: Bene ragazzo, si, potresti essere molto utile per la squadra
Tutti gli altri: Direi proprio di sì
Io: Oh ahah grazie
T: Dico sul serio, è stato sorprendente. Sei riuscito a cavartela con tutti, i miei complimenti. Adesso seguimi. Ragazzi voi chiamate qualcuno che vi sciolga dalle ragnatele con qualcosa
Io: Ehm, scusate, mi dispiace
Cap: Tranquillo, quando vuoi Peter
Io e Tony ci avviammo verso l'uscita.
T: Ragazzo sono molto contento dei tuoi risultati. Ci organizzeremo così. Tieni il costume e continua a proteggere il tuo quartiere. Verrai qui una volta a settimana per allenamenti intensivi, e poi più diventerai bravo più ti verranno affidate missioni importanti. Poi quando diventerai molto abile gli allenamenti diminuiranno perché significa che sei vicino alla fine del percorso. Tutto ok?
Io: Sisi certo, sono davvero felice di tutto questo!
T: Lo credo bene, è un'opportunità unica. Ci vediamo la prossima settimana, stesso giorno stessa ora
Io: Certo signor Stark, non vedo l'ora
T: Happy ti aspetta qui fuori
Io: Ah si certo, grazie
Uscii dalla base ed ero davvero sconcertato da ciò che mi era appena successo, ero davvero felicissimo, ma anche stanco.
Entrai in macchina e Happy era un sacco euforico.
H: ALLORA? COM'È ANDATA?
Io: Benissimo, è stato fantastico. Senti cosa abbiamo fatto...
E gli raccontai tutto durante il viaggio. Happy era un sacco contento di ascoltarmi, stava diventando davvero simpatico. Appena arrivati a casa ci salutammo e scesi dalla macchina.
Entrai in casa e mia zia mi venne incontro felicissima.
Z: Allora, allora, racconta
Le raccontai che lo stage era stato bellissimo e mi inventai delle attività che Tony Stark mi avrebbe detto di fare. Lei fu davvero contenta. Le dissi anche che era molto fiero di me, e lei impazzì di gioia.
Poi andai in camera perché dovevo studiare, ma non riuscivo a non distrarmi, ero troppo felice per quello che mi era appena successo.

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