Crazy Crazy 4 You

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"Come ti senti?"

Chaeyoung sorrise nervosamente e strinse con forza la tracolla della sua borsa "Credo di essermi svegliata alla cinque a causa dell'eccitazione!" Disse, facendo sorgere un sorriso sul volto di Jennie, seduta di fianco a lei nella macchina aziendale. Tom, un ventiseienne muto e autista di Jennie, le fece un sorriso dallo specchietto retrovisore che la rossa ricambiò.

"E pensare che non volevi accettare la mia offerta!" La voce della castana era intrisa di divertimento ma non aveva perso il suo portamento regale, quasi spaventoso: persino Chaeyoung si era accorta che Jennie fosse tesa come una corda di violino, una mossa sbagliata e si sarebbe distrutta in un sol colpo.

Ma perché era così nervosa?

La rossa ridacchiò "È stato merito di Kim Taehyung-ssi." Disse, facendo scuotere la testa a Jennie "Non ti importava di collaborare con Jungkook o Lisa, eh? Il fascino di Taehyung conquista tutte, gliel'ho sempre detto!" Chaeyoung annuì quasi distrattamente: non aveva idea di come fosse Kim Taehyung fisicamente dato che l'uomo non si era mai mostrato ai giornalisti, né prendeva parte alle feste per il rilascio di album o singoli; ma anche se fosse Chaeyoung probabilmente avrebbe rimosso in fretta l'immagine del suo volto: lei apprezzava solo il suo talento come autore di grandi canzoni piene di significato.

E lavorare con lui sarebbe stato un onore.

La macchina sfrecciava per le strade trafficate di Seoul, senza incappare in semafori rossi o ingorghi, come se Tom conoscesse a memoria le strade da evitare ogni mattina nel tragitto dall'attico di Jennie a Gangnam alla sede della KJE a Yeoui-Do. Chaeyoung gettò un'occhiata fuori dal finestrino, sorprendendosi di tutti i grattacieli e aziende che le stavano passando di fianco: era molto diversa da Daegu, anche perché i luoghi che era solita frequentare erano la periferia e il quartiere universitario.

Jennie bevve un sorso di caffè rumorosamente, facendo ritorcere lo stomaco a Chaeyoung, che ancora non era riuscita a digerire la colazione che JinSeok, il maggiordomo della famiglia Kim, le aveva preparato.

Chaeyoung aveva passato la notte nella piccola ala degli ospiti dell'attico di Jennie, in un letto grande il doppio di quello che aveva a casa a Daegu. Le finestre si affacciavano sulle strade trafficate e piene di luci del quartiere più caro di Seoul.

Sembrava di vivere in un sogno.

Riusciva a toccare le stelle da quanto fossero vicine.

"Tom, passa da dietro: non voglio che qualcuno veda Rosè." Comunicò con voce fredda all'autista, che annuì e svoltò in una strada secondaria "Mi spiace per questa deviazione ma i giornalisti sono sempre in agguato davanti alla KJE; tu sei la mia arma segreta, nessuno deve vederti al di fuori dell'azienda." Disse rivolgendosi a Chaeyoung, che annuì nervosamente: presto avrebbe conosciuto il suo nuovo spazio di lavoro e i suoi nuovi colleghi.

Per l'ennesima volta sperò di non aver preso una decisione sbagliata.

La macchina si fermò davanti ad una porta nera con su scritto "custodi." Jennie sorrise e si rivolse a Tom "Grazie mille, ti mando un messaggio per stasera, va bene?" L'uomo annuì e salutò le due con la mano. Chaeyoung lo ringraziò con un inchino veloce prima di uscire dalla macchina e seguire Jennie dentro l'edificio.

Chaeyoung si aspettava di ritrovarsi in una stanza dei custodi, piena di scope e attrezzi per pulire ma era ovvio che Jennie Kim non potesse avere una via di fuga così sporca e così poco nel suo stile. La porta si affacciava sull'atrio del palazzo, decorato da un enorme lampadario in cristallo e con i paventi in marmo. "Wow," Chaeyoung non riuscì a trattenere un'esclamazione di sorpresa. Jennie sorrise nel vederla così felice e la prese gentilmente per le spalle, guidandola verso le porte degli ascensori "Sono felice di sapere che ti piaccia."

Empire - BTS x BLACKPINKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora