Capitolo 3

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Jimin's pov

Chiusi gli occhi per un secondo cercando di calmare il cuore che batteva all'impazzata. Appena li riaprii non trovai nessuno. Mi guardai intorno scuotendo la testa da tutte le parti in cerca del suo sorriso. Trovai il nulla. Ero da solo nel corridoio. Il vasetto di marmellata era caduto in terra, rompendosi in mille pezzi. Il liquido gelatinoso contenuto all'interno iniziò a spargersi da tutte le parti raggiungendo i contorni delle piastrelle del pavimento.

<<Signore che succede? L'ho sentita urlare, sta bene?>>, domandò un commesso. Separai le labbra per dire qualcosa ma non uscii neanche una sillaba. Dov'era Jungkook? Perché era scappato così improvvisamente? Come mi aveva trovato? La testa divenne pesante, mille pensieri la occuparono insieme a piccoli flash back della nostra vita insieme. Mi mancò il respiro, cercai di respingere le lacrime che minacciavano di uscire, la paura di perderlo di nuovo mi stava sopraffando.

<<Mi può rispondere? Qualcuno le ha fatto del male? È stato derubato?>>, proseguì il commesso. Scossi la testa.

<<Non ha visto un ragazzo con i capelli castani scuri? Era qui un momento fa, mi ha aiutato a prendere la marmellata....deve essere scappato>>, spiegai. Si abbassò, prese uno straccio dalla tasca e pulii il casino che avevo combinato. Lo raggiunsi, dovevo avere delle risposte.

<<Non c'era nessuno qui signore, solo lei, è sicuro di stare bene?>>, domandò. Non posso essermelo immaginato, anzi, non me lo sono immaginato di certo. Il modo in cui mi guardava, il suo sorriso radioso, quel tocco così leggero...era lui. È qui da qualche parte e lo devo trovare. Così lasciai il carello e il povero commesso da soli. Inizia a correre attraversando ogni corridoio. Non poteva essere andato troppo lontano, non ne ha avuto il tempo.

Ad ogni scaffale superato la delusione aumentava, fra mille volti, il suo non c'era. Era così bello...come sempre d'altronde. Era corso in mio aiuto, e la sua mano sulla mia la ricordo bene, posso ancora sentire il suo calore stringerla. Guardai nei bagni, ad ogni cassa, chiesi addirittura di utilizzare il microfono per annunciare il suo nome. Nessuna risposta. Così uscii, guardai nel parcheggio, ma nulla, come se si fosse volatizzato. Tornai a casa correndo, sbattei più volte contro qualcuno, ma non mi curai di chiedere scusa. La vista era appannata, il corpo tremava e tutto il mondo sembrava ridere di me. Mi guardavano incuriositi, cercando di capire chi fosse quel pazzo che stava facendo uno show in una tranquilla, per loro, mattina di un sabato qualunque. Per me invece era il mondo che stava crollando, proprio sopra di me.

Tornai a casa. Aprii la porta, la sbattei per chiuderla e andai dritto in camera mia. Nel farlo spinsi Jin hyung che si era alzato per salutarmi. Mi barricai in camera e piansi, come non avevo mai fatto.

<<Jimin-ah apri subito questa porta e dimmi cos'è successo! Non ti ho mai visto così sconvolto!>>, urlò Jin da dietro la porta. Non lo ascoltai. Mi misi un cuscino sulla testa per nascondere le urla. Non può essere qui e comparire alle mie spalle dopo due anni che non lo vedo, non può farmi questo. Sentii la porta cigolare, segno che era stata forzata e qualcuno stava entrando. Passi rumorosi si avvicinarono al mio letto, spaventandomi ancora di più. Una mano grande prese il cuscino e lo sostituì con il calore sprigionato dal suo corpo. Mi voltai per incontrare i suoi occhi. Namjoon hyung mi abbracciò accarezzandomi capelli.

<<Jimin...qualsiasi cosa sia accaduta, non sarà così importante da distruggerti. In questi due anni abbiamo imparato a reagire ad ogni prova posta dalla vita, non rovinare tutto>>, affermò. Mi strinsi fra le sue braccia e sospirai.

<<H-Ho visto J-Jungkook>>, risposi. Namjoon sussultò, seguito da Jin che spalancò gli occhi.

<<Cosa? Dove?>>, affermarono in coro.

<<Al supermercato. Stavo cecando di prendere il vasetto della marmellata ma non ci arrivavo. All'improvviso mi sono ritrovato un braccio afferrarla prima di me. Mi sono girato ed eccolo lì, ad un millimetro dal mio viso>>, risposi. Descrissi la scena come se la stessi vivendo ancora. Quell'immagine non mi permetteva di calmarmi. Vederlo mi ha destabilizzato completamente, non avrei mai pensato di reagire così. Sapevo che prima o poi ci sarebbe stato un incontro, ma non così presto.

<<Ci hai parlato?>>, domandò Jin. Scossi la testa. Era scappato, come sempre. Non ha mai avuto il coraggio di affrontarmi davvero, è sempre stato più facile addossarmi le colpe di tutto invece di amarmi e lottare per rimanere insieme. Forse è rimasto sorpreso anche lui, non mi ha riconosciuto, sono molto cambiato dall'ultima volta in cui ci siamo visti. Non sono più biondo, ma nero, e cosa più importante, non ho più problemi alimentari. Il mio peso è nella norma adesso. Non credo si sia spaventato, una persona di ghiaccio come lui non può aver paura di me.

<<Sei sicuro che fosse lui? Non sei troppo stanco in questi giorni? Lavori troppo e non hai neanche un'ora libera>>, affermò Namjoon.

<<Mi stai dicendo che sono pazzo? Che mi sono immaginato tutto?>>, urlai. Non mi credevano. Potrei stare così male per un allucinazione? Direi di no.

<<Mi ha preso la mano, eravamo vicini, lui è qui, e lo devo trovare>>, affermai a bassa voce. Lo dissi più per me stesso, questa questione è rimasta irrisolta per troppi anni, è necessario mettere una fine a tutto. Mi alzai di scatto e gli scrissi. Le dita si muovevano a raffica, gli mandai mille messaggi al minuto. Non aveva nessun diritto di piombare di nuovo nella mia vita e scombussolarla, non dopo aver lavorato ben due anni per dimenticarlo. Aprii WhatsApp, e andai nella sua chat. Il nome mi fece rabbrividire. "Kookie❤️"

Non avevo avuto il coraggio di cambiarlo.

Eri tu vero?

Sei qui in Giappone

Perché non me lo hai detto?

Perché sono ancora bloccato?

Perché non mi lasci in pace?

Cosa vuoi da me?

Perché sei qui, ora, perché mi cerchi?

-impossibile mandare un messaggio a questo utente-

——————

Chi crede a Jimin? Ha visto davvero Kookie o è la mancanza che gli gioca brutti scherzi?




Love Never Gives Up (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora