Ho Un Biglietto Nei Boxer

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1 mese dopo, centrale di polizia: ufficio di Erwin
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ERWIN POV'S
<<Va bene Mike, tienimi aggiornato sul caso>>
Appena il mio sottoposto uscì dal mio ufficio, mi lasciai scappare un sospiro di frustrazione.
'È da un mese che non lo vedo e la cosa mi sta facendo impazzire'
Era una mese che non vedevo Levi e la cosa mi mandava in crisi. Il sapore di quelle labbra era stato una droga per me, e senza mi sentivo vuoto, incompleto.

Ho bisogno di lui, ma non posso rintracciarlo se non commette un crimine.
Come se i miei pensieri fossero stati ascoltati la ricetrasmittente delle polizia iniziò a mandare forti suoni.
<<Capo, sono Hanji... Cof Cof...>>
<<Hanji è tutto a posto cosa sta succedendo?!>>
<<... Signore... Levi Ackerman... È qui... Sta commettendo un altra sparatoria...>> dalla sua voce si sentiva il suo affaticamento.
<<Arrivo subito, dove ti trovi?>>
<<In un ospedale abbandonato, tra Rose e Sina>>
<<Arrivo>> dissi prima di uscire dalla porta in vetro del mio ufficio, chiamando più uomini possibile e contemporaneamente mettendomi la giacca.

<<Che succede capo?! >> fu la domanda di Jean, uno dei miei impiegati.
<<Una sparatoria tra Sina e Rose in un ospedale abbandonato. Raduna qualche uomo e prendete le volanti, ma non accendete le sirene, ackerman potrebbe sentirvi arrivare>>
<<A-ackerman... Quell'Ackerman?! >> mi chiese il poliziotto con voce tremante.
<<Quanti altri ne conosci?! Adesso muoviti>>
<<Sisignore!>>
Detto questo corse a chiamare altri suoi colleghi.

Uscito dalla centrale mi diressi verso la mia auto, mettendola in moto e mi diressi verso il punto riferitomi da Hanji.
Hanji è una mia cara amica, la conosco da prima di entrare nel mondo della giustizia. Lavora alla centrale come medico legale, è molto brava nel suo campo. Beh lo è sempre stata, anche da giovane si divertiva nel dissezionare animali di vario genere.

Spari... Spari erano quelli che si udivano.
In poco tempo parcheggiai la mia auto, scendendo velocemente e avvicinandomi al palazzo.

<<Erwin... Ehi Erwin! >> la sua voce era inconfondibile. Hanji mi stava chiamando da dietro il bancone della reception dell'ex ospedale.
Con uno scatto mi ci buttai dietro facendo attenzione a non colpire la mia amica.
<<Hanji mi spieghi perché diamine sei qui?!>>
<<Non è questo il momento te lo spiegherò più avanti. Più che altro, sai già come lavora Ackerman vero?>>
<<Si lo so, hai mica visto chi sono le vittime sta volta? >>
<<Non conosco i nomi, ma ho riconosciuto i volti: ci sono di sicuro tre o quattro killer seriali, uno dovrebbe essere Nile, quello di cui ti hanno affidato il caso... Poi dire due ragazzi, apparentemente mi sembrano innocenti ma conoscendo il modo di uccidere di Ackerman credo che sappia qualcosa sul loro conto che noi non sappiamo>>
<<Ok... Dove si trova la sparatoria? >>
<<È nella mensa, corridoio di destra, in fondo a sinistra grande porta con maniglie antipanico>>
<<D'accordo, Jean e altri stanno arrivando, e cerca di uscire da questo posto>>
Feci per alzarmi quando udì altri spari e acute urla provenire dalla mensa.

Arrivai in pochi secondi davanti alla porta descritta i dalla mia amica.
Spari seguiti da urla continuavano incessanti.
'Non può essere così spietato' pensai prima di aprire l'entrata della mensa.
<<LA PREGO CI AIUTI!!!>>
Lo riconobbi subito... Nile mi stava implorando in ginocchio mentre Levi sparava altro colpi ai suoi piedi.
Vicino a loro tre corpi inermi erano immersi in una pozza di sangue.
Disgusto, disgusto era quello che provavo vedendo quella scena.
<<ACKERMAN METTI GIÙ LA PISTOLA SUBITO!>>
<<Uh?! CHI CAZZO SI È PERMESSO DI INTEROMP... oh sei tu Erwin>> disse il corvino con un ghigno a fior di labbra.
<<Non sono dell'umore, Levi, perciò metti giù quella pistola, da bravo>> in fondo nel mio cuore, speravo davvero che Levi gettasse l'arma, non avrei sopportato vederlo dietro le sbarre.
<<Non credo proprio dolcezza>>
Una pallottola fu diretta verso di me... Anzi più che verso di me fu diretta sopra la mia spalla destra.

Vedendo il mio sguardo sorpreso Levi rise per poi rivolgermi la parola: <<Davvero pensavi che ti avrei colpito? Sarò pure un criminale ma non sono pazzo, non potrei mai ferire la persona che amo>>
'Cosa? Lui... Mi ama?'
Delle sirene si sentirono fuori dall'edificio.
<<Cazzo, ce ne sono altri>> imprecò lui.
Come un mese prima mise la sicura alla sua pistola, infilandola nei suoi pantaloni neri.
<<Non ho avuto neppure la possibilità di parlarti civilmentente sarà per una prossima volta>> dicendolo si era avvicinato a me, per poi, dopo essersi alzato sulla punta dei piedi, posare le sue labbra sulle mie dando vita ad un bacio umido e voglioso, segno che anche a lui ero mancato. Non capii più niente, non volevo capire più nulla. Gli palpai il sedere facendogli cingere le gambe ai miei fianchi.
Volevo di più ma sapevo che in quel momento era impossibile. Sentí la sua mano infilarmi qualcosa nei boxer, ma non ci feci molto caso.
Ci staccammo per mancanza di fiato, un rivolo di saliva univa ancora le nostre labbra.

Sentimmo dei pesanti passi provenienti dal corridoio: i miei colleghi erano arrivati.
Gurdai nella direzione di Levi, ma di lui non c'era più traccia.

LEVI POV'S

'Non ci credo, il mio piano ha funzionato!'
Ero più che esaltato del fatto che il mio piano per rivedere Erwin fosse riuscito.
Mi erano mancate così tanto le sue labbra, il suo odore di dopobarba e rosmarino (non so perché ma... Erwin sa di rosmarino, ok?!), la sua voce possente e le sue mani calde sul mio corpo. Mi era mancato così tanto che per rivederlo avevo messo in scena una sparatoria. Certo Nile e le mie vittime erano totalmente reali, ma non lo era il sangue su cui giacevano le altre tre semisvenute.
Ovviamente nessuno si era accorto della mia messinscena, neanche il polizzioto che tanto mi annebbiava la mente.... Chissà se è riuscito a trovare il mio biglietto....

ERWIN POV'S

Tornammo alla centrale, e con mia grande sorpresa con tutte le 'vittime' senza neppure un graffio. Anche i tre corpi distesi nella pozza del 'finto sangue' erano immacolati.
'Hai fatto tutto questo solo per rivedermi... Eh Ackerman?' pensai con un mezzo sorriso da ebete stampato in faccia.

<<Capitano ecco il rapporto>>
<<Oh, grazie Mike, puntuale come al solito>> dissi con un accenno di sorriso.
Mike restò lì a fissarmi come se avesse visto un fantasma.' Non è la prima volta che capita'
<<Mike è tutto ok?>> dissi destandolo dai suoi pensieri.
<<Mh? Ah, si si certo.... Scusi tolgo il disturbo>> mi riferì prima di chiudere la porta.
'Che strano' pensai.

Cercai di alzarmi dalla mia sedia, ma uno strano fatsidio nei miei boxer catturò la mia attenzione.
Così mi risedetti, e dopo essermi assicurato che non ci fosse nessuno, calai i pantaloni trovando una strana piega sul tessuto che copriva la mia intimità.
'Cos' infilai una mano nei boxer presi lo strano oggetto e con uno scatto mi rimisi i pantaloni.
'Un foglio?'
Iniziai a spiegarlo.... Non potevo credere ai miei occhi
'Luna Park abbandonato, quartiere di Trost, ore 21:30, non accetto ritardi
Levi'
Un appuntamento, quello era un appuntamento?!

Ero al settimo cielo.
Non potevo crederci avevo appena ottenuto una serata col criminale più sexy di tutta la città. Col criminale che amavo....
<<A stasera Ackerman>> dissi guardando una sua foto sul suo fascicolo, dove erano descritti tutti i suoi crimini.
'Nessuno però è a conoscenza del più grande reato che tu abbia mai commesso, quello di avermi rubato il cuore'

𝘐 𝘤𝘰𝘶𝘭𝘥𝘯'𝘵 𝘭𝘰𝘷𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘣𝘶𝘵 𝘐 𝘸𝘢𝘯𝘵 𝘵𝘰 𝘥𝘰 𝘪𝘵Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora